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In aumento i decessi legati al rialzo delle temperature e cresce l’allarme per le ondate di calore e per la siccità Il cambiamento climatico ha portato negli ultimi anni a una crescita del fenomeno delle ondate di calore che aumentano il rischio di mortalità. Lo rileva uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change che ha esaminato i documenti disponibili pubblicati tra il 1980 e il 2014 trovando 783 casi di mortalità associati al calore in eccesso, in 164 città e 36 paesi. Sulla base delle condizioni climatiche presenti in queste occasioni, gli studiosi hanno individuato una soglia globale al di là della quale la temperatura media giornaliera aggravata dall’umidità relativa diventano mortali. Emerge un dato allarmante, ovvero circa il 30% della popolazione mondiale è attualmente esposta a condizioni climatiche che superano questa soglia mortale per almeno 20 giorni all’anno. Entro il 2100, questa percentuale è destinata ad aumentare al 48% in uno scenario in cui siano realizzati interventi drastici per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e al 74% in uno scenario di crescita delle emissioni. la situazione già grave è destinata dunque a divenire drammatica se non si faranno interventi concreti per la riduzione dei gas effetto serra. a) Luoghi dove sono stati documentati i rapporti tra calore e mortalità (quadrati rossi) e dove sono stati studiati specifici episodi di calore (quadrati blu) b) soglia oltre la quale umidità e temperatura possono causare decessi Gli studiosi hanno segnalato che le maggiori aree a rischio si trovano sulla fascia equatoriale, ma con criticità in Centro e Nord America. E anche l’Italia rischia di soffrire sempre di più per questi fenomeni. E’ proprio di questi giorni l’allarme siccità, soprattutto in alcune regioni del centro nord Italia e nelle isole, che dopo un inverno poco piovoso e una primavera particolarmente calda, sta creando un vero e proprio stato d’emergenza sia per le persone che per le attività legate all’agricoltura e all’allevamento. Quello del surriscaldamento è un fenomeno che interessa tutto il pianeta, il Noaa, il National Climatic Data Centre ha recentemente pubblicato un rapporto che evidenzia che il maggio 2017 è stato il più caldo dal 1880, primo anno da cui sono stati disponibili i dati, con una temperatura di 0,83 gradi centigradi più alta rispetto alla media del XX secola. Sempre il Noaa denuncia che la temperatura superficie della terra e degli oceani è stata la seconda più alta mai registrata. Una crescente minaccia alla vita umana dal caldo in eccesso sembra quasi inevitabile, ma sarà notevolmente aggravata se i gas a effetto serra non saranno notevolmente ridotti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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