Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Schindler presenta la nuova sede italiana: un progetto tra innovazione, benessere e sostenibilità 06/06/2025
Indice degli argomenti Toggle Temperature record e impatti devastanti: il 2024 è stato l’anno più caldo della storiaEventi estremi e conseguenze sociali: la crisi climatica diventa emergenza umanitariaIl tempo sta scadendo, ma la soluzione è ancora possibile Il 2024 segna un nuovo triste record nella crisi climatica globale. Il rapporto annuale della World Meteorological Organization (WMO) “State of the Global Climate 2024” conferma che l’anno appena trascorso è stato il più caldo mai registrato, con una temperatura media globale di 1,55°C superiore ai livelli preindustriali. Un dato allarmante, che testimonia l’accelerazione del riscaldamento globale e delle sue conseguenze che potrebbero essere irreversibili per centinaia, se non migliaia di anni. Dai ghiacciai in ritirata all’innalzamento del livello del mare, fino a eventi meteorologici estremi sempre più distruttivi, il quadro delineato dalla WMO è quello di un pianeta che sta sempre peggio. Come ha dichiarato il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres: “Il nostro pianeta sta lanciando segnali di sofferenza, ma contenere il riscaldamento globale a 1,5°C è ancora possibile. I leader devono agire adesso”. Temperature record e impatti devastanti: il 2024 è stato l’anno più caldo della storia L’analisi della WMO conferma che il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato da quando esistono misurazioni sistematiche, superando di oltre 1,5°C la media dell’epoca preindustriale. Questo dato, seppur riferito a un singolo anno e non a una tendenza consolidata, rappresenta un segnale chiaro del trend preoccupante che il clima sta seguendo. L’aumento delle temperature non è un fenomeno isolato. L’ultimo decennio è stato il più caldo di sempre, con ogni anno che ha superato il precedente in termini di temperatura media. Gli oceani hanno continuato ad accumulare calore, registrando il livello più alto mai raggiunto per il contenuto energetico. Questo sta portando a conseguenze irreversibili, come lo scioglimento accelerato dei ghiacciai e delle calotte polari. Gli impatti si riflettono su scala globale: la banchisa artica ha raggiunto i suoi 18 livelli minimi negli ultimi 18 anni, mentre l’Antartide ha registrato le tre minime estensioni di ghiaccio della storia negli ultimi tre anni. Anche i ghiacciai montani stanno subendo perdite record di massa, con il più grande calo triennale mai documentato. La conseguenza diretta di questi cambiamenti è l’innalzamento del livello del mare, che sta procedendo a un ritmo doppio rispetto a quando sono iniziate le misurazioni satellitari. Questo fenomeno minaccia le città costiere, ridisegnando i confini geografici e mettendo a rischio milioni di persone in tutto il mondo. Eventi estremi e conseguenze sociali: la crisi climatica diventa emergenza umanitaria L’aumento delle temperature e la trasformazione degli equilibri climatici hanno amplificato la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi. Nel 2024, uragani, inondazioni e siccità hanno causato il più alto numero di sfollati degli ultimi 16 anni, aggravando le crisi alimentari e generando danni economici incalcolabili. Secondo Celeste Saulo, Segretaria Generale della WMO: “I dati del 2024 dimostrano che i nostri oceani continuano a scaldarsi, il livello del mare continua a salire e le aree ghiacciate della Terra stanno scomparendo a un ritmo allarmante. Gli eventi estremi stanno avendo conseguenze devastanti in tutto il mondo”. Nel 2024, il passaggio da un fenomeno di La Niña, che ha un effetto di raffreddamento, a un El Niño, che amplifica il riscaldamento, ha contribuito all’anomalo incremento delle temperature globali. Tuttavia, l’analisi della WMO sottolinea che il principale responsabile resta l’aumento delle concentrazioni di gas serra, che hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 800.000 anni. Questa crisi climatica sta già trasformandosi in una catastrofe umanitaria. Le comunità più vulnerabili sono quelle che pagano il prezzo più alto: le aree costiere vedono il loro territorio scomparire sotto l’acqua, le regioni agricole affrontano crisi alimentari senza precedenti e le economie devono far fronte a danni infrastrutturali di proporzioni enormi. Il tempo sta scadendo, ma la soluzione è ancora possibile Il Rapporto WMO si conclude con una nota positiva: nonostante il quadro attuale sia allarmante, l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro 1,5°C è ancora raggiungibile. Per farlo, però, è necessario un impegno immediato e concreto da parte di tutti i governi. Investire in energie rinnovabili, ridurre le emissioni e potenziare i sistemi di allerta precoce sono le uniche strade per limitare i danni e garantire un futuro più sicuro alle prossime generazioni. Come ribadito da Celeste Saulo: “Stiamo facendo progressi, ma dobbiamo fare di più e più in fretta. Solo la metà dei Paesi ha sistemi di allerta meteo adeguati. Questo deve cambiare”. La pubblicazione di questo rapporto avviene in occasione della Giornata Mondiale della Meteorologia, della Giornata Mondiale dell’Acqua e della Giornata Mondiale dei Ghiacciai, un segnale simbolico per ricordare che il tempo per agire sta scadendo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...
10/06/2025 Investimenti energetici: nel 2025 a livello globale si toccheranno i 3.300 miliardi di dollari Secondo il rapporto World Energy Investment 2025 dell’International Energy Agency (IEA), gli investimenti nel settore energetico ...
06/06/2025 Elisa a San Siro: anche la musica diventa sostenibile Elisa si fa portavoce della transizione ecologica della musica live con un evento a basso impatto ...
05/06/2025 Il Piano dell'Europa per trasformare e rafforzare le reti elettriche Le reti elettriche non sono più il semplice reticolo invisibile che trasporta energia da un punto ...
05/06/2025 Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025: #BeatPlasticPollution A cura di: Raffaella Capritti La Giornata Mondiale dell'Ambiente 2025, organizzata ogni anno delle Nazioni Unite il 5 giugno, si concentra ...
02/06/2025 Il miglior espresso d’Italia? Si realizza con l’acqua della laguna di Venezia A cura di: Tommaso Tautonico Il progetto architettonico Canal Cafè purifica l’acqua attraverso un sistema ibrido naturale-artificiale che mantiene le caratteristiche ...
29/05/2025 Temperature record fino al 2029: cosa ci aspetta secondo l’OMM Le previsioni dell’OMM indicano caldo estremo, temperature record, ondate di calore, impatti globali e scenari preoccupanti ...