Indice degli argomenti: Una panoramica dell’e-mobility La mobilità elettrica in Italia I vantaggi dell’e-mobility Nel 2018 le vendite sono state di oltre 1,6 milioni di veicoli, il 2% del totale. In Paesi come Norvegia, Islanda e Svezia le quote di mezzi più alte del Pianeta. In Italia sfiorano quasi le 5 mila unità nel 2018, con un aumento del 147,3%, e anche il mercato è legato all’arrivo degli incentivi. Il politecnico di Milano prevede un impatto significativo dal 2025. Una panoramica dell’e-mobility Erano tre milioni le auto elettriche che nel 2018 circolavano in tutto il mondo; e cioè il 50% in più rispetto all’anno precedente. Le vendite totali, guardando sempre al 2018, sono state oltre 1,6 milioni, pari al 2% delle vendite complessive di auto di tutto l’anno. I balzi in avanti in questo settore – spiega TÜV Italia (l’associazione che opera per migliorare tecnologia, sistemi e competenze, e con TÜV Sud contribuisce a rendere innovazioni tecniche come Industria 4.0, guida autonoma ed energie rinnovabili sicure e affidabili; ha oltre 24.000 dipendenti in più di 1.000 sedi in circa 50 Paesi) – sono legati alla capacità dell’industria di innovare. Oltre alle auto, anche la mobilità elettrica delle due ruote non può più essere considerata soltanto un fenomeno ma una realtà in crescita. E in nord Europa per esempio questo si avverte in modo evidente; in Paesi come la Norvegia, l’Islanda e la Svezia ci sono le quote di veicoli elettrici più alte al mondo rispetto al totale dei mezzi acquistati nell’anno: un totale di 250 mila veicoli (al 2017) con la Norvegia al 39%, l’Islanda all’11,7% e la Svezia al 6,3%. Un’area del Pianeta, questa, che è considerata il terzo mercato in termini di volumi dopo la Cina e gli Stati Uniti. A livello europeo, il mercato norvegese è il primo, seguito da quello tedesco, inglese e francese; quattro Paesi che insieme arrivano a coprire il 70% della mobilità elettrica europea. La mobilità elettrica in Italia Nel nostro paese le auto elettriche sfiorano quasi quota 5 mila nel 2018: per la precisione, le immatricolazioni di auto ‘full electric’ sono aumentate dal 2017 al 2018 del 147,3% raggiungendo i 4.996 esemplari, segnando però una flessione del 3,3% nel 2018; un decremento che secondo gli osservatori è legato all’attesa degli incentivi che sono poi entrati in vigore a marzo del 2019. Nonostante questa frenata e un mercato italiano ancora ‘basso’ rispetto a quello europeo e mondiale, secondo il rapporto E-mobility 2018 del politecnico di Milano la mobilità elettrica nel nostro Paese è in crescita. E la prospettiva parla di “un impatto significativo sul mercato dal 2025” e “un forte incremento” nei cinque anni successivi. “Pur con numeri ancora ridotti – dichiara Pietro Vergani, Business unit manager per i prodotti di consumo di TÜV Italia – la mobilità elettrica è destinata a crescere, con previsioni di incremento importanti”. Tra le motivazioni che funzioneranno da spinta da un lato vengono individuate la necessità di diminuire l’inquinamento atmosferico e quello acustico e di ridurre il traffico nelle città, dall’altro il sostegno sia nazionale che locale a una mobilità green anche per moto e bici elettriche, l’introduzione di incentivi, e di servizi di bike sharing, di parcheggi dedicati e di stazioni di ricarica. “A questo – rileva Vergani – si aggiunge la diffusione di una cultura e di una consapevolezza da parte dei cittadini, con un progressivo cambiamento delle abitudini sulla mobilità, e indirizzandola verso quella più sostenibile”. E’ per questo che – secondo un recente rapporto (E-Mobility Revolution) di Enel, in cui si disegna lo stato dell’arte in Italia e nel mondo sulla mobilità sostenibile – a livello europeo e mondiale, molti Paesi in Europa (come Francia, Germania, Norvegia) e Stati Uniti e Cina abbiano adottato “un sistema coerente di sviluppo per accompagnare i cittadini verso la mobilità elettrica, definendo strategie e obiettivi a medio e lungo termine”. Ci sono però delle criticità da superare: per esempio la diffusione delle infrastrutture di ricarica su tutto il territorio, che quando mancano giocano anche da “barriera psicologica” all’acquisto dei veicoli elettrici; lo sviluppo di una smart mobility che affianchi, oltre alla necessità di energia, le adeguate informazioni e renda disponibile la rete intelligente per le città; e poi il costo dei veicoli elettrici e un sistema fiscale incentivante per l’acquisto. I vantaggi dell’e-mobility Ma quali sono i vantaggi che derivano dall’acquisto di una vettura elettrica? L’uso di vetture alimentate con energia elettrica al posto dei combustibili fossili permette di ridurre la produzione di CO2, aiutando a mantenere l’aria delle città più salubre e pulita. Ai vantaggi di tipo ambientale si uniscono quelli economici: un’automobile elettrica presenta costi di gestione e manutenzione ridotti rispetto a un’automobile “convenzionale”, e inoltre è possibile ottenere detrazioni fiscali per la spesa d’acquisto e installazione delle colonnine di ricarica elettrica. Le vetture elettriche uniscono ai vantaggi ambientali quelli economici: le auto “intelligenti” sono performanti, hanno costi di gestione e manutenzione ridotti. L’utilizzo di vetture intelligenti ha un impatto positivo nell’abbattimento dell’inquinamento acustico: l’incremento di auto elettriche contribuirà a migliorare le condizioni ambientali nelle città, con ripercussioni positive anche sul valore degli immobili. Secondo Gianluca Cerboni, ingegnere e data analist in Homstate.it, prima agenzia immobiliare online, “nei centri urbani, grazie al miglioramento delle condizioni ambientali dovuto alle auto elettriche, la richiesta di abitazioni aumenterà e il valore degli immobili crescerà del 9%”. Le auto green più vendute al mondo È chiaro che vi è un forte e crescente interesse verso il settore della mobilità intelligente, una scelta eco-sostenibile rispettosa verso l’ambiente. Secondo la società di analisi Jato tra le automobili a batteria più vendute nel 2018 ritroviamo la Tesla Model 3 e la Nissal Leaf che hanno conquistato il mercato a livello globale. Anche i cinesi non si lasciano sfuggire le opportunità del settore: la BAIC EC si è ritagliata un ruolo di rilievo nelle vendite mondiali ed è al secondo posto tra le auto elettriche più vendute nel mondo lo scorso anno. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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