Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Indice degli argomenti Toggle Mattoni solari: energia pulita sotto i piediI progetti presenti in Italia e in EuropaCome funziona il “cemento mangia-smog”Cemento mangia smog, esempi nel mondoFAQ mattoni solari e cemento mangia smogI mattoni solari sono resistenti al traffico pedonale o veicolare?Il cemento mangia-smog ha bisogno di manutenzione particolare?Quanta energia producono i mattoni solari rispetto a un pannello tradizionale?Posso usare questi materiali anche per la mia casa privata? Le nostre città stanno cambiando. L’architettura non è più solo questione di estetica e funzionalità: oggi è chiamata a rispondere a nuove sfide ambientali. In questo contesto nascono i materiali attivi, soluzioni innovative capaci di interagire con l’ambiente circostante, migliorandolo. Tra questi, spiccano due tecnologie promettenti: i mattoni solari e il cemento mangia-smog. Due alleati intelligenti per ridurre l’inquinamento urbano e produrre energia pulita integrata nei nostri spazi quotidiani. Mattoni solari: energia pulita sotto i piedi I mattoni solari (o pavimentazioni fotovoltaiche) sono moduli composti da materiali resistenti come il vetro temperato o il policarbonato, all’interno dei quali sono incapsulate celle fotovoltaiche. La superficie è progettata per essere calpestabile, antiscivolo e trasparente alla luce solare, così da permettere la generazione di energia anche in ambienti urbani ad alta frequentazione (o anche in autostrade). Come funzionano? Esattamente come un normale pannello solare: assorbono la luce solare e la convertono in energia elettrica, che può essere utilizzata per l’illuminazione pubblica, il funzionamento di dispositivi smart (panchine intelligenti, semafori, colonnine di ricarica) o immagazzinata in batterie. I mattoni solari sono modulari e facilmente integrabili in progetti architettonici sia nuovi che di riqualificazione urbana. Tra i campi di applicazione troviamo piazze e marciapiedi, cortili scolastici o aziendali, piste ciclabili e viali pedonali e giardini privati o terrazze. Il vantaggio? Produrre energia là dove si cammina, sfruttando superfici prima passive, senza necessità di tetti o impianti invasivi. I progetti presenti in Italia e in Europa Anche se ancora in fase di sperimentazione e sviluppo, diverse aziende hanno già messo a punto prototipi e sistemi che sono attualmente oggetto di test e analisi. Uno degli esempi più recenti è rappresentata da PLATIO Solar Paver, sistema brevettato nel 2015 e presente in oltre 50 installazioni nel mondo. Si tratta di moduli realizzati in plastica riciclata e vetro temperato, che integrano al loro interno celle fotovoltaiche. Installazione marciapiede fotovoltaico di PLATIO Solar Paver Oltre a essere resistenti e antiscivolo, questi elementi sono ideali per pavimentare cortili e patii di edifici aziendali o residenziali, contribuendo a generare energia pulita in loco. La tecnologia di PLATIO solar paver è stata utilizzata per realizzare Pavimentos Generadores, un progetto del 2021. La prima pavimentazione di 50 mq è stata realizzata in una zona del piccolo parco di Plaça de les Glòries Catalanes a Barcellona. Anche in Italia ci sono stati dei progetti pilota significativi. Nel 2021, Venezia è diventata la prima città italiana a testare una pavimentazione fotovoltaica nell’isola di San Servolo, a cura di Global Power Service Spa e Infinityhub Spa. L’intervento ha previsto l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici con una potenza complessiva di 146 kWp, in grado di generare circa 400mila kWh all’anno. Parte di questa energia è prodotta da pannelli sandwich in vetro temperato ad alta resistenza, posati sui marciapiedi dell’isola, mentre un’altra parte proviene da sei pergole fotovoltaiche integrate nel contesto urbano. Come funziona il “cemento mangia-smog” Il cemento fotocatalitico, noto come “cemento mangia-smog“, contiene un ingrediente speciale: il biossido di titanio (TiO₂). Questo composto attiva un processo simile alla fotosintesi quando esposto alla luce solare: attraverso la fotocatalisi, è in grado di trasformare le sostanze inquinanti dell’aria (come gli ossidi di azoto, NOx) in sali inerti che vengono poi dilavati dalla pioggia o dal vento. In pratica, quando la luce colpisce la superficie del cemento trattato con TiO₂, si innesca una reazione chimica che “ossida” gli agenti inquinanti, rendendoli solubili in acqua. Questo processo rende il materiale ideale per essere impiegato su facciate di edifici, pavimentazioni urbane e marciapiedi, dove può agire in modo continuo e passivo, senza richiedere energia o manutenzione particolari. BlueCity® è la pavimentazione mangia smog di Ferrari BK che utilizza lo speciale cemento antismog TX Active® per la realizzazione dei masselli autobloccanti. I vantaggi del cemento mangia-smog sono molteplici: oltre alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, questo materiale contribuisce alla creazione di ambienti urbani più salubri e alla valorizzazione estetica delle superfici grazie alla sua resistenza allo sporco. Inoltre, la sua azione è continua nel tempo, attivata semplicemente dalla luce solare. Cemento mangia smog, esempi nel mondo Il cemento fotocatalitico è già stato utilizzato in diversi progetti a livello nazionale e internazionale. Un esempio noto è la Chiesa Dives in Misericordia a Roma, progettata da Richard Meier, interamente realizzata con cemento mangia-smog. Grazie alla presenza di biossido di titanio nella miscela, la chiesa non solo mantiene nel tempo il suo candore originale, ma contribuisce anche a ridurre l’inquinamento atmosferico nella zona. Chiesa Dives in Misericordia Altri esempi si trovano nelle pavimentazioni di alcune strade sperimentali a Milano e Bergamo, dove l’utilizzo di questo cemento ha mostrato una riduzione significativa dei livelli di NOx nell’aria. Anche a Parigi e a Tokyo si stanno sperimentando superfici urbane attive con risultati incoraggianti. FAQ mattoni solari e cemento mangia smog I mattoni solari sono resistenti al traffico pedonale o veicolare? Sì, i mattoni solari di ultima generazione sono progettati per resistere a un utilizzo intensivo in ambito urbano. Sono realizzati con materiali robusti come vetro temperato e strutture in plastica riciclata ad alta resistenza, rendendoli adatti al traffico pedonale quotidiano e, in alcuni casi, anche al passaggio di veicoli leggeri. Vengono sottoposti a test di carico e resistenza per garantire durabilità, sicurezza e prestazioni ottimali nel tempo, anche in contesti climatici difficili o soggetti a usura frequente. Il cemento mangia-smog ha bisogno di manutenzione particolare? No, uno dei grandi vantaggi del cemento fotocatalitico, noto anche come “cemento mangia-smog”, è proprio la sua capacità di mantenere l’efficacia nel tempo con una manutenzione minima. Il principio attivo, solitamente a base di biossido di titanio, si attiva con la luce solare e non si consuma nel processo. La pioggia o una semplice pulizia con acqua sono sufficienti a rimuovere polveri e impurità dalla superficie, mantenendo così attiva la funzione di abbattimento degli inquinanti atmosferici. Quanta energia producono i mattoni solari rispetto a un pannello tradizionale? La resa energetica dei mattoni solari è generalmente inferiore rispetto a quella dei pannelli fotovoltaici tradizionali, principalmente perché sono installati orizzontalmente e spesso soggetti a ombreggiamenti o calpestio. Tuttavia, il loro punto di forza è l’adattabilità: possono essere posati su grandi superfici come piazze, marciapiedi e cortili, contribuendo a generare energia pulita in spazi urbani che altrimenti resterebbero inutilizzati. In questo modo, compensano la minore efficienza con un’ampia superficie installabile. Posso usare questi materiali anche per la mia casa privata? Assolutamente sì. Sia i mattoni solari sia il cemento mangia-smog sono soluzioni perfette anche per l’edilizia residenziale. Possono essere utilizzati in fase di nuova costruzione oppure durante interventi di riqualificazione energetica ed estetica. Sono ideali per rivestire terrazze, giardini, vialetti, cortili e persino facciate, offrendo non solo un impatto positivo sull’ambiente ma anche un valore aggiunto in termini di design e innovazione tecnologica della propria abitazione. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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