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Indice degli argomenti Toggle Fotovoltaico, lsviluppo della filiera europea di produzione di pannelliInnovazione nel fotovoltaico: i pannelli flessibili e quelli piegabiliFotovoltaico e risparmio energetico, a che punto siamo in Italia?Fotovoltaico in Italia, il mercato cresce, ma non abbastanzaScegliere il fotovoltaico per essere più greenLa mobilità elettrica cresce, ma ha bisogno delle fonti rinnovabiliProsumer, Smart Grid e accumulo fotovoltaico… cosa ci riserva il futuro?Quanto costa il fotovoltaico residenziale? Come valutare l’investimentoGli incentivi per il fotovoltaicoRassegna prodottiBisol – SpectrumFutura Sun – Zebra Pro All Black e WhiteJodo – kit fotovoltaici monofaseSolaredge – Moduli SmartSun Ballast – No FlexViessmann – Vitovolt 300-MW All BlackEcobel – PV THIN-KLONGi nuovi moduli Hi-MO 6 Northern Power Systems – Moduli fotovoltaici bifaccialiSiemens – Tecnologia per il parco solare più grande d’Italia Anche se il fotovoltaico è cresciuto molto negli ultimi 15 anni, la sua storia ha radici molto antiche. La relazione tra elettricità e “luce” viene scoperta addirittura nella prima metà dell’Ottocento, Einstein vinse il Nobel per la Fisica nel 1921 per lo studio dell’effetto fotoelettrico e il primo pannello prodotto per scopi commerciali risale agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso. A sostenere l’aumento nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni è stato certamente il crescente interesse per la transizione verso fonti energetiche pulite, ma anche la maggior competitività e affidabilità delle soluzioni proposte. Cercheremo in questo articolo di fare un punto sull’andamento del settore in Italia, il suo potenziale di crescita, le tecnologie disponibili e la normativa di riferimento che regola l’industria. Fotovoltaico, lsviluppo della filiera europea di produzione di pannelli Fra gli obiettivi dell’industria europea, di cui si parla proprio in questi giorni all’Intersolar di Monaco, vi è anche quello di far crescere la produzione fotovoltaica nel Vecchio Continente, sia per limitare la nostra dipendenza dagli altri paesi, aumentando la resilienza del nostro sistema energetico, sia perché abbiamo una tecnologia all’avanguardia. E’ però necessario e urgente semplificare la burocrazia e rimuovere gli ostacoli anche lungo la catena di approvvigionamento. Attualmente la domanda in UE di pannelli e componentistica è molto superiore all’offerta interna. Basti pensare che secondo la società di ricerche di mercato PwC, nel 2021 in tutta l’UE sono stati prodotti moduli per una potenza di 8,3 gigawatt (GW), quando la sola Germania nel 2023 prevede di installare impianti per una potenza di 9 GW. A livello globale la situazione è esattamente opposta: l’offerta di moduli in questa prima parte del 2023 ha superato la domanda, con una conseguente diminuzione dei prezzi lungo tutta la filiera, dal polisilicio ai pannelli. L’Unione si sta comunque muovendo e ha fissato un obiettivo al 2030 del 40% di moduli da installare annualmente di provenienza interna, grazie anche al sostegno del piano industriale Green Deal. La European Solar PV Industry Alliance, nata proprio per supportare la crescita di un’industria europea, prevede che entro il 2025 la capacità produttiva annua nel Vecchio Continente sarà di 30GW, con un indotto di 60 miliardi di euro e più di 400.000 persone impiegate. Fra i tanti esempi Futurasun ha annunciato la realizzazione di una fabbrica di moduli da 2 GW a Cittadella (Veneto). Innovazione nel fotovoltaico: i pannelli flessibili e quelli piegabili Intanto è allo studio la progettazione della prima linea di pannelli fotovoltaici flessibili ecosostenibili. E’ stata infatti siglata una collaborazione tra Solbian, specializzata nel fotovoltaico, tra i cui soci fondatori c’è il noto skipper Giovanni Soldini e la società di consulenza per l’innovazione Forethinking, con l’obiettivo di progettare pannelli solari flessibili a basso impatto ambientale in tutte le fasi del ciclo di vita, in modo che possano poi essere smaltiti o riutilizzati. Esempio di modulo fotovoltaico flessibile usato nella nautica Attraverso una metodologia analitica è stata valutata l’impronta ambientale del prodotto lungo il ciclo di vita; quindi è stato sviluppato un modello parametrico basato su dati scientifici per le attività di ricerca e innovazione, con l’obiettivo di migliorare l’impatto ecologico dei prodotti, dei materiali e dei processi, anche di riuso. Un progetto che si colloca nell’ambito dell’economia circolare e dell’Ecodesign e che potrà fare da esempio anche ad altri progetti tesi alla sostenibilità e al rispetto ambientale. “L’azienda si è dotata di uno strumento innovativo” spiega l’Amministratore Delegato di Solbian Luca Bonci “che consente la simulazione dati e l’analisi dell’efficacia delle azioni di riprogettazione in termini di riduzione dell’impatto ambientale. Allo stesso tempo lo screening chimico dei materiali e il report delle metriche relative agli aspetti ambientali critici ha consentito nuove procedure di approvvigionamento sostenibile per tutti gli attori della filiera”. Dal primo report realizzato emergono due sfide principali che dovranno essere affrontate nelle fasi successive di analisi: ridurre ulteriormente l’impatto dei materiali, già inferiore rispetto ai pannelli tradizionali, e progettare nuovi sistemi di riuso dei pannelli o recupero dei materiali in un circuito targato Solbian. Ma non solo pannelli flessibili: all’ultima edizione di Klimahouse la startup Levante ha presentato il pannello fotovoltaico pieghevole, compatto e facilmente trasportabile. Un prodotto brevettato che si ispira agli origami e ai pannelli fotovoltaici usati nei satelliti, che nasce per essere facilmente trasportato per esempio in vacanza: da chiuso occupa poco spazio, una volta aperto diventa una struttura rigida e non vincolata ad una superficie che si può facilmente collegare al pacco batterie del veicolo. Perfetto da portare in barca, in camper e in tutte le situazioni in cui si desideri portare energia pulita in mobilità. Fotovoltaico e risparmio energetico, a che punto siamo in Italia? In Italia la diffusione dei pannelli in ambito domestico è iniziata negli anni ’90, ma in modo contenuto principalmente a causa degli elevati costi necessari all’acquisto e all’installazione del fotovoltaico. Con il passare del tempo, però, la ricerca ha permesso una notevole evoluzione della tecnologia e, combinata con una richiesta sempre maggiore, ha garantito di ridurre notevolmente i costi. Chiaramente, sono diversi i fattori che hanno creato le condizioni favorevoli per questo sviluppo così grande del fotovoltaico, tra cui una sempre maggior sensibilità alle problematiche ambientali, gli incentivi e le detrazioni fiscali, una tecnologia più performante e meno costosa e la necessità di implementare sempre più l’uso delle rinnovabili per garantire il rispetto degli obiettivi fissati dalla COP di Parigi che chiedono di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto alle temperature preindustriali. La potenza installata di fotovoltaico è cresciuta molto nell’ultimo decennio (o poco più), grazie anche agli incentivi predisposti dal Governo per favorire lo sviluppo delle tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La sensibilità sulle problematiche ambientali è aumentata, così come gli impegni presi da Europa e Italia per combattere i cambiamenti climatici e i target da raggiungere sono stringenti e ambiziosi. Ricordiamo che anche il Superbonus 110% ha previsto l’installazione di pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo tra gli interventi trainati per usufruire della maxi detrazione. Il che ha dato decisamente una forte spinta al settore nel suo complesso. Fotovoltaico in Italia, il mercato cresce, ma non abbastanza Secondo il Report aggiornato di ITALIA SOLARE, che ha elaborato i dati Gaudì di Terna, nel primo trimestre 2023 in Italia sono stati connessi 1058 nuovi MW di fotovoltaico, un dato leggermente superiore alla potenza connessa nei primi sei mesi del 2022 (1.012 MW). Abbiamo dunque superato i 26 GW di potenza cumulata. Si tratta per il 54% di impianti di taglia residenziale (con potenza inferiore ai 12kW), che continua a fare la parte del leone, grazie in particolare agli effetti del superbonus 110% ma anche agli strumenti della cessione del credito e sconto in fattura che ora sono, purtroppo, stati stoppati e gli effetti sul settore si stanno già vedendo. Confrontando i dati con quelli dello scorso anno emerge una crescita di almeno il 100% in tutti i settori, con il record del +243% di installazioni per impianti sotto ai 20 kW. A livello regionale crescono le regioni che superano i 2 GW: Lombardia, Puglia, Veneto ed Emilia-Romagna e Piemonte. Eppure se guardiamo alle installazioni di fotovoltaico, anche in relazione agli obiettivi posti, non possiamo non constatare che in Italia siamo molto indietro. Entro il 2030 le rinnovabili in Italia dovrebbero coprire circa il 65/70% della domanda elettrica, per raggiungere gli obiettivi europei bisognerà installare in Italia almeno 60-65 GW di nuova capacità produttiva da fonti rinnovabili, per il solo fotovoltaico dovremmo installare più o meno 8GW l’anno. I recenti dati dell’Energy&Strategy Group ci dicono che nel 2022 sono stati installati circa 3 GW di rinnovabili. La crescita continua, dunque, ad essere troppo lenta e gli impianti di piccola taglia rappresentano ancora la maggioranza delle installazioni. Se si rapportano questi numeri agli obiettivi del PNIEC (che oltretutto potrebbe essere rivisto in chiave più ambiziosa), emerge la necessità di aumentare notevolmente il ritmo di installazione. E’ chiaro che prima di tutto bisogna intervenire snellendo la burocrazia e semplificando l’avvio di grandi impianti. Inoltre non si può pensare di raggiungere certi target installando pannelli fotovoltaici solo su tetti (per quanto se tutti i tetti avessero un impianto FV faremmo un bel passo in avanti), bisogna accelerare anche su altri fronti: ci sono tecnologie estremamente promettenti tra cui per esempio l’agrivoltaico o il fotovoltaico galleggiante che nei prossimi anni potrebbero avere un significativo sviluppo. Scegliere il fotovoltaico per essere più green Può sembrare scontato, ma non lo è. Spingere sulla produzione di energia da fonte rinnovabile, significa favorire la diffusione di soluzioni green e più rispettose dell’ambiente. Sostituire i combustibili fossili con fonti rinnovabili, è importante per due motivi: da un lato non si esauriscono risorse che hanno una disponibilità limitata, dall’altro si riducono le emissioni di inquinanti per la produzione di energia. L’emergenza climatica che stiamo vivendo non può essere ignorata e scegliere le rinnovabili per la propria abitazione significa favorire la sostenibilità ambientale in prima persona. Il fotovoltaico, per produrre energia, non emette emissioni di CO2, che quindi vengono azzerate. I pannelli oggi garantiscono altissime prestazioni tecnologiche e i costi sono sempre più sostenibili. Le aziende si stanno infatti impegnando a sviluppare soluzioni integrate, in grado di rispondere alle diverse esigenze estetiche oltre che funzionali. Negli ultimi anni ci sono stati continui miglioramenti anche in termini di efficienza dei pannelli fotovoltaici. Grazie agli ottimizzatori di potenza è inoltre possibile garantire una maggior produzione di energia. Quando si parla di sostenibilità, però, si deve prendere in considerazione l’intero ciclo di vita di un prodotto e, nel caso del fotovoltaico, è necessario valutare anche aspetti come lo smaltimento dei pannelli. Grazie allo sviluppo della tecnologia, oggi è sempre più facile riciclare i pannelli fotovoltaici, risolvendo anche il problema dello smaltimento. Alcuni produttori hanno investito in questo senso e hanno provato a realizzare pannelli riciclabili anche al 100%. Un altro ambito da considerare è quello del revamping: negli impianti vecchi si verifica una perdita di efficienza delle celle fotovoltaiche che può limitare molto il buon funzionamento dei pannelli. In questo caso è possibile migliorare il rendimento energetico con interventi ad hoc di riqualificazione dell’impianto. La mobilità elettrica cresce, ma ha bisogno delle fonti rinnovabili Il tema della mobilità elettrica è attualissimo e stiamo vivendo proprio in questo momento un importante cambiamento nel settore della mobilità. Si tratta, per lo meno in Italia, di un settore ancora molto giovane che, però, sembra prospettare interessanti possibilità di crescita. Anche in questo caso, la diffusione di veicoli elettrici e l’interesse dei produttori di queste tecnologie, deriva dalla necessità di trovare soluzioni sostenibili per gli spostamenti. Ecco, quindi, che nascono bici, scooter, automobili, ma anche mezzi pubblici, che abbandonano il tradizionale carburante in favore dell’elettricità. Ma la vera svolta green sta nell’assicurare che l’elettricità utilizzata per alimentare i veicoli sia a sua volta sostenibile. Per non spostare le emissioni dal veicolo alla produzione di elettricità utilizzata per farlo muovere, infatti, diventa particolarmente interessante l’abbinamento con gli impianti fotovoltaici. Sempre più italiani parcheggiano in garage un’auto elettrica ed è proprio per questo che ci si augura che si pensi contemporaneamente all’installazione di un impianto di produzione di energia elettrica pulita. Viessmann propone la pensilina fotovoltaica che permette di ricaricare l’auto elettrica, aiutando a soddisfare le necessità energetiche delle abitazioni. Prosumer, Smart Grid e accumulo fotovoltaico… cosa ci riserva il futuro? In realtà, sono molti i temi che fanno pensare alla crescita di sistemi per la produzione di energia rinnovabile in ambito domestico dedicati all’autoconsumo. Con la nascita delle città intelligenti, si è iniziato a rivedere anche tutto un insieme di altri sistemi, tra cui quello della rete elettrica. In futuro, ci si aspetta la crescita delle Smart Grid, ovvero delle reti intelligenti, in cui viene valorizzato il ruolo del “prosumer” e della produzione di energia decentrata. Il consumatore diventa anche produttore e produce l’energia di cui ha bisogno, scambiando in rete quella in eccesso. In questo senso un ruolo sempre più importante lo avranno le Comunità energetiche rinnovabili, associazioni di cittadini, imprese e comunità nate con l’obiettivo di creare un sistema virtuoso di produzione, autoconsumo e condivisione di energia proveniente dalle soli fonti rinnovabili. In parallelo si sviluppano tecnologie come quella dell’accumulo, su cui si sta investendo molto, fondamentali per rendere più semplice il consumo di una fonte di energia che di per sé non è prevedibile, né costante.Abbinare un sistema di accumulo al fotovoltaico, infatti, permette di aumentare lo sfruttamento dell’energia autoprodotta, raggiungendo livelli di autonomia anche del 90%. Questo perché i sistemi di accumulo sono vere e proprie batterie pensate per ottimizzare la produzione e il consumo di energia fotovoltaica, che anziché essere venduta quando in eccesso, viene conservata per un uso differito. Secondo il GSE, la quota di energia media consumata da una famiglia italiana durante il giorno è solo il 30% di quella prodotta. Con un sistema di accumulo, anche il restante 70% può essere (almeno in parte) consumato. I vantaggi riguardano il risparmio sulla bolletta della luce, la maggior indipendenza dalla rete elettrica nazionale e un più rapido ritorno dell’investimento. Si tratta di un settore in fortissima crescita: l’ultimo “Osservatorio sistemi di accumulo“, recentemente pubblicato da Anie Rinnovabili, mostra che al 31 marzo 2023 risultano installati 311.189 sistemi di accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 2.329 MW e una capacità massima di 3.946 MWh. Nel solo primo trimestre sono stati installati 80.199 sistemi storage per impianti fotovoltaici (+270% rispetto all’anno precedente) per una potenza di 741 MW e una capacità di 1.089 MWh. La Legge di Bilancio per il 2022 ha istituito il bonus sistema di accumulo, ovvero un credito d’imposta per chi nel corso del 2022 abbia installato un sistema di accumulo integrato in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Quanto costa il fotovoltaico residenziale? Come valutare l’investimento Per rispondere alla domanda “quanto costa il fotovoltaico?” è necessario fare alcune considerazioni in merito alla tipologia di impianto scelto e alla potenza installata. Il prezzo dei pannelli, infatti, cambia in base alla tecnologia scelta, ad esempio un pannello in silicio monocristallino ha un costo differente e maggiore rispetto ad uno policristallino. Per quanto riguarda la potenza, invece, va detto che generalmente gli impianti domestici vanno dai 3kW ai 6 kW, con valori da definire sulle specifiche esigenze di ciascuna famiglia, anche in base alle abitudini e agli impianti a elettricità installati. Il costo per questa tipologia di impianti fotovoltaici varia da circa 6.000 euro, fino anche a più di 15.000 euro per impianti più grandi e abbinati a sistemi di accumulo. In realtà, l’investimento non dovrebbe essere valutato solo in relazione al prezzo, ma piuttosto si dovrebbe considerare il tempo di ritorno, superato il quale il fotovoltaico rappresenta solo un guadagno. Fino ad alcuni anni fa un impianto di dimensioni come quelle sopra indicate, poteva essere ammortizzato in poco più di dieci anni. Oggi la tecnologia è più efficiente, i costi di acquisto sono inferiori e, quindi, è possibile scendere anche a 6-7 anni. Inoltre, abbinando un sistema di accumulo, la bolletta viene quasi azzerata immediatamente, per quanto a fronte di un investimento iniziale maggiore. Con gli incentivi fiscali, infine, è possibile ridurre ancora il tempo di ritorno dell’investimento, anche fino a 3 anni. Oltre al ritorno dell’investimento è bene ragionare anche sul valore immobiliare della propria abitazione, che sale nel caso sia installato un impianto fotovoltaico. Gli incentivi per il fotovoltaico Come anticipato il fotovoltaico è uno di quegli interventi che rientra nelle misure di incentivazione fiscale a favore della riqualificazione energetica e delle ristrutturazioni degli edifici esistenti. Come sappiamo la Legge di Bilancio 2023 ha modificato il Superbonus, prevedendo tra le altre cose la detrazione al 110% come intervento trainato abbinato cioè ad un intervento trainante, come l’isolamento termico dell’edificio o la sostituzione della centrale termica, solo su villette e per spese effettuate entro il 30 settembre 2023; l’aliquota passerà poi al 90% fino a fine anno. Per i condomini il bonus per tutto il 2023 è del 90%, (anche per le unifamiliari, purché il reddito annuo Isee non superi i 15.000 euro e si tratti della prima casa), scenderà poi al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. E’ possibile comunque accedere al Bonus Casa, l’installazione del fotovoltaico prevede infatti la detrazione del 50% dei costi sostenuti, percentuale restituita in 10 rate annuali di uguale importo, fino a un massimo di spesa di 96.000 €. Per impianti di maggiore potenza superiori a 20 kW, invece, sono da considerare anche gli incentivi gestiti dal GSE e stabiliti nel DM 04/07/2019, che includono anche altre tipologie di sistemi per la produzione di energia rinnovabile, come l’eolico. Ci sono poi 3 Regioni: Sardegna, Lazio e Puglia, dove sono stati pubblicati bandi a sostegno del reddito eneregtico che prevedono la possibilità di installare gratuitamente pannelli fotovoltaici finanziati dalla stessa regione. Rassegna prodotti Bisol – Spectrum BISOL Spectrum BISOL ha sviluppato gli esclusivi moduli fotovoltaici BISOL Spectrum con vetro colorato, che si integrano perfettamente negli edifici, anche in contesti di pregio. I pannelli sono disponibili in vari colori: Rosso (Deep Red), Arancione (Terracotta Orange), Verde (Forest Green), Bianco (Alabaster White). Possono essere installati su tetti o integrati BIPV. Un quartiere residenziale nei paesi Bassi in cui sono stati installati i pannelli Bisol Spectrum. Photo: CORO Zonnepanelen Sono molti i progetti firmati dall’azienda che hanno previsto l’uso dei pannelli Bisol Spectrum tra cui un quartiere residenziale nei Paesi Bassi. Futura Sun – Zebra Pro All Black e White Futura Sun – Zebra Pro All Black e White La nuova serie di moduli fotovoltaici ZEBRA Pro di Futura Sun si caratterizza per tecnologia N-type IBC (Interdigitated Back Contact) che prevede che i contatti elettrici siano posti sul retro, eliminando il ribbon e la formazione di ombre e ottimizzando l’assorbimento della luce. I pannelli vantano 430 Watt di potenza ed efficienza del 21,84% e basso coefficiente di temperatura Pmax: -0,290 . Grazie alle loro caratteristiche sono adatti anche per grandi impianti su tetto o a terra e per installazioni in facciata, garantendo in tutte le applicazioni alte performance in termini di resa nel corso degli anni. Il modulo nella versione All Black ZEBRA Pro è disponibile nella versione con backsheet bianco e cornice nera o nella versione All Black, con backsheet nero e cornice nera, con potenze ancora più alte fino a 425 Wp, per le applicazioni residenziali soprattutto per edifici ad elevato pregio architettonico. I pannelli prevedono 25 anni di garanzia sul prodotto e sulle prestazioni. Jodo – kit fotovoltaici monofase Jodo – kit fotovoltaici monofase I kit fotovoltaici monofase con moduli monocristallini JODO FV assicurano ottimo risparmio energetico e alta resa dei moduli, permettendo massima flessibilità: si può infatti comporre l’impianto a seconda dei consumi elettrici dell’edificio. Il sistema è formato da pannelli fotovoltaici monocristallini e inverter e comprende l’installazione di kit per la ricarica di auto elettriche o di e-bike Solaredge – Moduli Smart Solaredge – Moduli Smart I moduli smart di SolarEdge, a 60 celle monocristalline con ottimizzatore di potenza integrato e tecnologia half-cut, garantiscono una maggiore produzione di energia da ogni modulo, installazioni più veloci, logistica semplificata e semplice manutenzione. E’ prevista una garanzia di 15 anni sui moduli e di 25 anni sulle prestazioni. La funzione SafeDC™ integrata assicura massima protezione. Sun Ballast – No Flex Sun Ballast – No-Flex Per garantire ai pannelli di grandi dimensioni il miglior livello di stabilità e resistenza, Sun Ballast ha sviluppato No-Flex, un sistema semplice e innovativo che permette di raggiungere in modo facile e veloce la massima stabilità e tenuta ai carichi di vento e neve, anche a quelli più intensi. La nuova staffa in acciaio posizionata sulla zavorra aggiuntiva permette infatti di fissare il pannello anche nella parte centrale, aumentando i punti di fissaggio da 4 a 6 e riducendo a zero il rischio di flessioni. Al contempo, i parametri di appoggio indicati dai produttori di moduli vengono rispettati con precisione, e ai pannelli viene assicurata la massima efficienza, resistenza e longevità. Ufficio Tecnico e reparto Ricerca e Sviluppo garantiscono il sistema No-Flex tramite prove di laboratorio con due differenti tipologie di prove di carico: distribuito e puntuale. Viessmann – Vitovolt 300-MW All Black Viessmann – Vitovolt 300-MW All Black Viessmann propone Vitovolt 300 M-WM All Black, pannello fotovoltaico monocristallino, con potenza da 410Wp a 425Wp, che può raggiungere il 21,7% di efficienza. I moduli vengono realizzati utilizzando materiali di alta qualità per una protezione ottimale contro l’effetto Hot-Spot e la degradazione del modulo. Il vetro dello spessore di 3,2 mm è dotato di rivestimento selettivo antiriflesso che garantisce rendimenti solari ottimali. Il pannello è dotato di diverse certificazioni: le IEC 61215 e IEC 61730 assicurano il rispetto degli standard internazionali; la IEC 61701 (nebbia salina) e IEC 62716 (ammonia) garantiscono il funzionamento anche in atmosfere aggressive. Per la totale (o quasi) indipendenza energetica, Viessmann è la sola azienda a fornire un sistema integrato di tecnologie: fotovoltaico, pompa di calore, sistema accumulo e colonnina di ricarica. Ecobel – PV THIN-K Ecobel – Pensilina Fotovoltaica Residenziale in grado di resistere a condizioni ambientali estreme Ecobel ha ampliato l’offerta di moduli fotovoltaici e propone l’innovativo sistema brevettato PV-THIN-K, una gamma completa di pannelli fotovoltaici bifacciali vetro-vetro, particolarmente indicati per soluzioni di integrazione architettonica. Si caratterizzano per alta potenza e dimensioni varie e sono disponibili anche nelle varianti a trasparenza aumentata, con tecnologia shingled, con e senza telaio e/o colorati, adatti dunque per applicazioni particolari e personalizzabili a seconda delle esigenze energetiche, architettoniche e di design. Facciata Ventilata Smart Face® con moduli FV con tecnologia shingled Sono molte le possibili soluzioni progettuali, tra cui la facciata ventilata fotovoltaica: grazie al sistema brevettato Smart Face® di Ecobel, i moduli fotovoltaici vengono installati orizzontalmente o verticalmente in facciata al posto del materiale del rivestimento tradizionale e, utilizzati in cominazione con materiali naturali, si integrano nella struttura permettendo la produzione di energia green e migliorando le prestazioni energetiche dell’edificio. LONGi nuovi moduli Hi-MO 6 LONGi nuovi moduli Hi-MO 6 Hi-MO 6 è l’ultima generazione di moduli fotovoltaici recentemente presentata da LONGi, che si caratterizza per alta efficienza, massima sicurezza, affidabilità e design minimalista ma di impatto, capace di integrarsi nei diversi contesti. Progettato per la generazione distribuita e le applicazioni su tetto, il modulo utilizza l’innovativa tecnologia delle celle solari HPBC (Hybrid Passivated Back Contact) ad alta efficienza, raggiungendo un’efficienza massima del 22,8% nella produzione di energia elettrica. Si tratta di una tecnologia unica sul mercato per il design privo di busbar sul lato anteriore, che riesce a ottimizzare la capacità di assorbimento della luce e di conversione fotoelettrica della cella, regolando in questo modo la struttura interna della cella. Di conseguenza, la potenza di uscita del modulo solare viene aumentata in modo efficace. La tecnologia HPBC assicura che i moduli generino più energia in condizioni di alta temperatura e bassa irradiazione e garantiscono migliori prestazioni nel tempo in termini di degradazione della potenza. Rispetto ai pannelli ad alte PERC (Passivated Emitter and Rear Cell) i moduli Hi-MO 6 che utilizzano la tecnologia HPBC assicurano una maggiore produzione di energia, che può arrivare fino al 10%. Come per tutti i suoi prodotti, LONGi è molto attenta ad affidabilità e sicurezza: l’Hi-MO 6 utilizza la tecnologia di saldatura a contatto posteriore che prevede la struttura di saldatura a una linea al posto di quella tradizionale a Z, in modo da ottimizzare la resistenza del modulo alle crepe. Per soddisfare tutte le esigenze, l’Hi-MO 6 è disponibile in quattro serie: Explorer, Scientist, Guardian e Artist, tutte nel formato standard M10 (182 mm) e nei tipi 72C, 66C, 60C e 54C. E’ anche un prodotto intelligente: se necessario è possibile migliorare ulteriormente la sicurezza e l’ottimizzazione preinstallando lo Smart Optimizer. Inoltre, in caso di guasto dell’impianto fotovoltaico o di ombreggiamento dei moduli, si può intervenire a distanza grazie al sistema back-end di monitoraggio utilizzando il feedback del “cervello digitale” dello Smart Optimizer, garantendo la sicurezza dell’impianto e ottimizzando la potenza del sistema. Northern Power Systems – Moduli fotovoltaici bifacciali Northern Power Systems – Moduli fotovoltaici bifacciali Northern Power Systems, azienda specializzata nel settore dell’eolico di piccola taglia, con oltre 30 anni di esperienza e presenza globale, ha recentemente introdotto una nuova linea di moduli fotovoltaici bifacciali caratterizzati da una tecnologia innovativa. La tecnologia TopCon assicura altissima efficienza, permettendo di generare energia sia dalla parte anteriore che dalla parte posteriore del pannello, utilizzando anche la luce riflessa dalla copertura. Northern Power Systems offre diverse soluzioni in ambito fotovoltaico e un pacchetto completo di servizi che comprende installazione, progettazione, garanzia, manutenzione e assistenza. Siemens – Tecnologia per il parco solare più grande d’Italia Siemens – Tecnologia per il parco solare più grande d’Italia Il più grande impianto fotovoltaico di Italia da 103 MW sorge a Troia, vicino a Foggia, di proprietà di European Energy, è stato ingegnerizzato e realizzato da Siemens prevedendo per il suo dimensionamento soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Simens ha fornito tutti i componenti, dal piccolo quadro elettrico fino alla stazione di alta tensione che collega il parco solare alla rete elettrica nazionale. Grazie in particolare allo schema progettuale innovativo, i tre componenti del Power Skid, ovvero l’isola di potenza centrale composta da un inverter centralizzato, un trasformatore e un quadro elettrico (RMU), sono stati assemblati su una base portante metallica e testati in officina prima di essere trasferiti in situ, rendendo più veloci le varie fasi, con una riduzione dei costi. E’ stato inoltre scelto un grande inverter centralizzato SIVACON PV da 5 MW che ha permesso una maggiore efficienza dell’impianto e un risparmio economico. I test di performance realizzati hanno confermato i più alti standard di sicurezza, affidabilità ed efficienza energetica. Il parco fotovoltaico è gestito dall’innovativo sistema di telecontrollo Siemens SICAM. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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