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Indice degli argomenti: Perché è importante monitorare i propri consumi energetici domestici Risparmiare energia significa anche risparmiare in bolletta Come misurare i consumi domestici Il consumo energetico imputabile agli edifici residenziali è molto elevato, senza considerare che gli impianti di riscaldamento domestici sono ancora responsabili di una elevata percentuale delle emissioni di CO2. L’ultimo report di Enea, I-Com e Fiaip conferma che gli edifici italiani non sono efficienti, tanto che la classe energetica G è ancora la più diffusa. Tutto questo stride con il quadro ambizioso definito per il 2030. Tra gli obiettivi ce ne sono anche relativi all’efficienza energetica, di cui il primo è la riduzione del fabbisogno europeo di energia primaria del 32,5%, che per l’Italia si traduce in un risparmio del 43%. Ambizioso anche l’obiettivo di ridurre ogni anno i consumi finali energia di almeno lo 0,8% mediante politiche attive, coinvolgendo principalmente il settore dei trasporti e dell’edilizia. Necessaria, dunque, una riflessione sull’impegno da mettere in gioco per migliorare le cose, favorendo la riqualificazione energetica, ma anche un comportamento più consapevole degli utenti. Non è sufficiente la tecnologia e la ristrutturazione degli edifici, è necessaria anche una generale sensibilizzazione delle persone, a partire dalla conoscenza dei propri consumi. Perché è importante monitorare i propri consumi energetici domestici Monitorare i consumi domestici è il primo passo per fornire consapevolezza al consumatore. È fondamentale, infatti, migliorare la sensibilità di tutti sul tema del risparmio energetico, in quanto obiettivi ambiziosi sono raggiungibili solo attraverso l’impegno comune. Costruire un edificio ad elevata efficienza energetica è uno sforzo inutile se le persone che lo vivono portano avanti abitudini sbagliate. Per fare un esempio banale, una lampadina LED consuma meno delle tradizionali lampadine ad incandescenza, ma se dimenticata accesa anche quando non serve, sprecherà comunque energia. Avere un’idea chiara dei flussi energetici di casa nostra, però, aiuta anche a prevenire guasti e malfunzionamenti. Anche se spesso lo si dimentica, una manutenzione ordinaria all’impianto e più attenzione allo stato di usura degli elettrodomestici, sono molto importanti. Essere sempre informati sui consumi e sulle dispersioni energetiche, infatti, può aiutare a capire se ci sono malfunzionamenti e anomalie, se un dispositivo è guasto e, di conseguenza, intervenire in modo tempestivo. Questo permette sia di evitare inutili sprechi di energia, che di rendere semplice la manutenzione, passando spesso dalla risoluzione di guasti alla manutenzione preventiva. Inoltre, oggi il consumatore sempre più spesso si trasforma anche in produttore, grazie alla diffusione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. In questo caso è ancora più importante che le persone siano perfettamente in grado di sapere quanta energia producono, quanta ne consumano e dove. Il coinvolgimento di tutti gli utenti, infatti, è determinante per una vera transizione energetica e questo non è possibile senza la giusta informazione e un’adeguata sensibilità al problema dei consumi energetici. Risparmiare energia significa anche risparmiare in bolletta I prezzi delle materie prime sono cresciuti costantemente negli ultimi mesi, a causa di una maggior difficoltà di reperimento e dei costi aumentati anche per le aziende del settore. Questo si riflette anche sui prezzi dell’energia. Il Governo ha già stanziato dei fondi, finalizzati ad attuare l’impatto su milioni di famiglie e imprese italiane. La crescita, però, è continuata. Per questi ultimi mesi dell’anno, infatti, si è stimato un aumento del +29,8% per le bollette dell’elettricità e del 14,4% per quelle del gas. La variazione totale della spesa del 2021 sarà di circa il 30% in più rispetto al 2020 per la luce e del 15% in più per il gas. A maggior ragione, quindi, il tema del risparmio energetico e della riduzione del consumo di energia assumono sicuramente un certo rilievo. Risparmiare energia, evitando gli sprechi, in casa significa anche ridurre i costi in bolletta. In fattura finiscono spesso costi dovuti a una cattiva gestione dell’energia, ad abitudini sbagliate che comportano un notevole spreco che poi si riflette in bolletta. Lo stand-by, elettrodomestici energivori, l’utilizzo di dispositivi che non sono indispensabili, sono tutte piccole cose che fanno crescere nel complesso i consumi. Un monitoraggio costante e una conseguente maggior conoscenza permettono sia di individuare dove si spreca più energia, che di intercettare eventuali guasti, malfunzionamenti o inefficienze dei dispositivi. Come misurare i consumi domestici Lo Smart Meter, anche chiamato contatore intelligente, è un dispositivo che sta gradualmente sostituendo i contatori tradizionali, con lo scopo di migliorare la gestione dei flussi energetici, con monitoraggi puntuali in corrispondenza di ciascuna utenza. In sostanza, i contatori sono telegestiti e le aziende distributrici possono gestire in modo più efficace la rete, mentre i consumatori sono sempre più consapevoli dei propri consumi, con spese corrispondenti ai reali utilizzi di energia. La misurazione dei consumi è precisa e sempre disponibile in tempo reale. I contatori intelligenti sono una delle applicazioni più diffuse dell‘Internet of Things e le prime installazioni in Italia risalgono al lontano 2001, tanto che oggi il nostro Paese si posiziona al primo posto in Europa. Molti nuovi contatori intelligenti permettono una comunicazione bidirezionale, trasmettendo informazioni sia alle compagnie dell’energia, che agli utenti, che possono conoscere costantemente i propri consumi. Esistono ulteriori soluzioni per monitorare i consumi domestici, così da permettere al consumatore di conoscere in ogni momento i dati relativi all’energia utilizzata dai dispositivi installati in casa. Con la diffusione dell’IoT e degli Smart Building, infatti, oggi sono disponibili altri sistemi di Smart Metering basati anche su reti di sensori per il monitoraggio in tempo reale dei consumi elettrici. Appositi software rielaborano e restituiscono i dati sul consumo energetico e sulla potenza assorbita, in modo preciso ed accurato, offrendo agli utenti uno storico dei propri consumi, consultabili mediante applicazioni o display delle unità centrali di controllo. Chiaramente, questi sistemi richiedono che i sensori siano diffusi nell’edificio. In generale, i misuratori di corrente wireless permettono di conoscere i propri consumi grazie all’utilizzo di pinze amperometriche, collocate a “clip” nei pressi del contatore e poi in un punto dell’impianto elettrico. Questa pinza è in grado di monitorare i consumi e trasmetterli ad un display, che fornisce tutte le informazioni necessarie all’utente. testo 770-1 è una pinza amperometrica per la misurazione della corrente senza contatto su conduttori o matasse di cavi di piccolo diametro Però, se si vuole approfondire e conoscere più nel dettaglio i propri consumi, arrivando a ragionare sul singolo elettrodomestico, così da capire cosa consuma e quando, sono necessari altri dispositivi. Una prima soluzione è offerta dal misuratore di corrente, ovvero un dispositivo che va inserito direttamente nella presa e che permette di monitorare i consumi dell’elettrodomestico ad essa collegato. Si trova, quindi, in una posizione intermedia tra presa della corrente ed elettrodomestico. Su un display, è possibile leggere i consumi istantanei o relativi ad un certo periodo, ma anche altre informazioni, come la potenza elettrica prelevata dal dispositivo. Di simile funzionamento, ci sono le Smart Plug, ovvero delle “prese intelligenti” che si connettono alla rete wi-fi e, oltre a monitorare i consumi e conservare i dati storici, permettono anche la gestione a distanza dei dispositivi ad esse connessi. Tramite lo smartphone, ad esempio è possibile accendere o spegnere un elettrodomestico. Il limite di entrambi questi prodotti sta nel fatto che ognuno di essi può monitorare una presa e quindi un solo elettrodomestico. Questo significa che per controllare contemporaneamente i consumi di più dispositivi, è necessario installare più misuratori di corrente o Smart Plug. Per quanto riguarda il riscaldamento, invece, oltre ai contatori intelligenti è possibile ricorrere a sistemi intelligenti che monitorano il funzionamento dell’impianto. Caldaie, condizionatori e termostati Smart sono ormai disponibili in vari modelli sul mercato, con Applicazioni che i consumatori possono utilizzare per gestire nel migliore dei modi i propri impianti e dispositivi. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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