Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
Riqualificazione energetica: tipologie di interventi, soluzioni ed esempi di retrofit edilizio 17/06/2025
Cool Roof e pavimentazioni riflettenti: come ridurre l’effetto isola di calore e risparmiare energia 13/06/2025
Un progetto di vita condiviso: il cohousing sociale come nuovo modello dell’abitare contemporaneo 04/07/2025
Sponge City a Busto Arsizio: via Cavallotti a lavori conclusi Indice degli argomenti Toggle La natura torna in cittàVia l’asfaltoCittà come laboratorio Strade urbane in grado di assorbire le acque meteoriche. Aree verdi che migliorano il microclima. Aiuole a raso in gradi di regolare il deflusso delle acque piovane. E, soprattutto, niente auto in transito o parcheggiate lato strada. Per un centro storico che, nel suo complesso, si prepara a diventare una ZTL Green grazie a una Nature Based Solution. Busto Arsizio, in provincia di Varese, ha inaugurato nei giorni scorsi i primi interventi per la realizzazione della Sponge City, la città-spugna capace di attivare risorse e strumenti di resilienza contro i rischi e i danni causati dal cambiamento climatico, a partire dai fenomeni meteorologici estremi. Reintroducendo natura e biodiversità nell’ambiente urbano. Il progetto ha ottenuto da Regione Lombardia un finanziamento nell’ambito del bando “Sviluppo dei distretti del commercio 2022–2024”, pari alla metà del costo totale di 864mila euro, con lo scopo di valorizzare l’identità e l’attrattività dell’area e favorirne la fruizione libera e in sicurezza di pedoni, ciclisti e utenza debole. La natura torna in città Al centro dell’intervento sono le tre vie Cavallotti, Bramante e Porta, nelle vicinanze della cinquecentesca chiesa santuario di Santa Maria di Piazza, per le quali il progetto ha previsto la trasformazione da strade di transito e parcheggio di autoveicoli a ZTL pedonale, dotata di aiuole, panchine e dehors. Via Cavallotti prima dei lavori Il sistema viario riqualificato costituisce l’estensione della vasta area pedonale già esistente nel centro storico, implementata con nuove aree verdi in piena terra, e definisce un sistema a rete continuo e riconoscibile per coerenza compositiva e paesaggistica tra componenti di progetto (materiali, arredi, trama grigio-verde) e attrezzature per la fruibilità (sedute, dehors, tracciati di percorribilità sicura). L’obiettivo, spiega Flora Vallone, architetto e vice presidente nazionale dell’Associazione italiana per l’ingegneria naturalistica (Aipin), “è valorizzarne identità, attrattività e fruizione a favore di una frequentazione, libera ma in sicurezza, di pedoni, ciclisti e utenza debole, in un rinnovato paesaggio urbano”. Via l’asfalto Togliere lo strato di asfalto è il primo passo per realizzare la Sponge City. Grazie a un intervento di depaving, in tutte le vie interessate dai lavori è stata rimossa la pavimentazione in asfalto sia sulla strada che sui marciapiedi. Il passo successivo è la sostituzione con una nuova pavimentazione in cubetti di porfido alternati a fasce in granito bianco. Il risultato finale è un sistema interamente complanare che assicura l’accessibilità in comfort e sicurezza anche all’utenza debole, e nel contempo drenante attraverso la collaborazione tra la pavimentazione e le aree verdi, che assorbiranno larga parte delle piogge meteoriche in sinergia con le canaline longitudinali, per una gestione sostenibile del deflusso superficiale delle acque. Via Cavallotti: l’architetto Flora Vallone, vice presidente Aipin Tra le sedute e gli spazi per i dehors, le nuove aiuole a raso previste dal progetto giocano un ruolo di punta per ridefinire il rapporto equilibrato fra acqua e suolo. Sono state strutturate come rain garden, capaci cioè di permettere la raccolta e l’infiltrazione delle acque meteoriche, e quindi inverdite utilizzando specie arboree ed erbacee a basse esigenze idriche e manutentive, che le rendono particolarmente adatte alla posa in condizioni urbane e al cambiamento climatico in atto. In questo modo, sottolinea Vallone, “contribuiscono al miglioramento del microclima per ombreggiamento e raffrescamento, al miglioramento della qualità dell’aria, e all’incremento della piccola fauna come gli impollinatori, oltre al benessere del cittadino. I nuovi giardini costituiranno luogo privilegiato in pieno centro storico per entrare in contatto con la natura e forniranno importanti servizi eco-sistemici di tipo anche culturale, favorendo relazione, conoscenza, benessere psico-fisico dei cittadini”. Grazie a un’apposita comunicazione in loco attraverso codici QR, i nuovi giardini narreranno agli utenti le qualità delle piante e le loro caratteristiche anche stagionali, implementando il processo virtuoso di interesse-rispetto-cura per la natura in città, in accordo con gli obiettivi della Strategia Europea sulla Biodiversità. Città come laboratorio Entro ottobre, con la chiusura dei lavori su via Bramante, le opere saranno concluse per tutte le tre vie interessate dal progetto. L’inaugurazione del Cavallotti Garden il 19 settembre scorso: da sinistra Salvatore Lo Schiavo (assessore alla Sicurezza e mobilità sostenibile del Comune di Busto Arsizio), Flora Vallone (vicepresidente Aipin), Lino Zubani (società semplice agricola Flora Conservation) e Davide Tortorelli (direttore dei lavori) Nei prossimi anni, il rinverdimento progressivo delle aree permetterà agli abitanti di sperimentare i vantaggi e il piacere del contatto con la natura. Una tendenza che, a partire dall’esperienza bustese, potrà rappresentare una best practise da seguire per altre realtà urbane. “In città vive la maggior parte della popolazione mondiale – aggiunge ancora Vallone -. In città è la maggior parte del consumo di suolo e la relativa impermeabilizzazione. In città sono le massime concentrazioni di inquinanti di aria acqua e suolo e sono gli effetti più drammatici in termini di costi e vittime del cambiamento climatico tra bombe d’acqua e isole di calore, con temperature che superano anche di 6-8 gradi le aree extraurbane. Ecco perché sempre più diffusamente e rapidamente le città dovranno divenire i laboratori dove attivare nuove prassi trasformative dello spazio pubblico, che ne consentano usi multifunzionali e condivisi in una logica di sharing spaces, attrattivi e accoglienti per il cittadino, in una rinnovata natura in città tra tetti verdi, parcheggi inverditi drenanti e alberati, foreste urbane e corsi d’acqua rinaturalizzati”. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
03/07/2025 Clima UE 2040: nuovo target di -90% emissioni. Opportunità con qualche criticità La Commissione europea ha annunciato il nuovo obiettivo climatico: ridurre del 90% le emissioni nette di ...
25/06/2025 Le miniere di carbone dismesse possono ospitare 300 GW di fotovoltaico A cura di: Raffaella Capritti Oltre 5.800 km² di miniere di carbone dismesse o in via di chiusura potrebbero ospitare 300 ...
24/06/2025 Piani climatici al 2035: la verifica di metà anno rivela gravi ritardi Piani climatici: solo 1 Paese su 40 ha un piano al 2035 compatibile con 1,5°C. Il ...
20/06/2025 Equità sociale e clima: la resilienza è (anche) una questione di giustizia Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: senza giustizia sociale, l’adattamento climatico rischia di aumentare le disuguaglianze
19/06/2025 L’Europa accelera sull’energia: stop alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia entro il 2027 L’UE propone il bando al petrolio e gas russo entro il 2027: nuove regole, infrastrutture e ...
18/06/2025 Cleaner Future: i bambini spingono il cambiamento, gli adulti restano indietro A cura di: Raffaella Capritti I bambini guidano la sostenibilità in casa, ma scarsa conoscenza e costi percepiti rallentano l’adozione delle ...
17/06/2025 Giornata Mondiale della lotta alla Desertificazione e alla Siccità 2025: Restore the land. Unlock the opportunities Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità. Il tema dell'edizione 2025: "Restore the land. ...
16/06/2025 Conferenza Onu sugli oceani, passi avanti per la salvaguardia degli oceani: cosa è stato deciso A cura di: Giorgio Pirani Conferenza ONU sugli Oceani: 90 paesi si sono incontrati per discutere di come salvare gli oceani, ...
12/06/2025 2G Italia: la cogenerazione per un futuro energetico efficiente A cura di: Laura Murgia Attiva in 70 Paesi, 2G è fra le protagoniste mondiali della cogenerazione, e guida la transizione ...
11/06/2025 I rischi climatici influenzano i prezzi degli immobili commerciali. Lo studio della BCE I prezzi degli immobili commerciali reagiscono ai rischi climatici. La BCE lancia l'allarme e analizza gli ...