Bollette, la luce cala del 19,5% ma una famiglia spende 1.400 euro all’anno

Arriva l’aggiornamento dell’Arera per le tariffe dell’energia elettrica in tutela per il primo trimestre 2023. I nuovi prezzi del gas aggiornati il 3 gennaio. Potenziati i bonus sociali per luce e gas per il sesto trimestre consecutivo; valgono per tutto il 2023 e si amplia la platea dei beneficiari con Isee fino a 15mila euro. A zero gli oneri generali di sistema, confermata la riduzione dell’Iva sul gas al 5%. I costi del vecchio nucleare italiano non saranno più in bolletta.

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Il punto dell'Arera, le bollette a +131% per la luce e a +94% per il gas nel primo trimestre 2022 rispetto all'anno scorso
La bolletta della luce scende del 19,5%. E la spesa di una famiglia tipo per l’energia elettrica sfiora i 1.400 euro all’anno, con un incremento del 67%. Arriva così l’aggiornamento dell’Arera (l’Autorità di regolazione per energia, acqua, rifiuti) delle tariffe dell’elettricità in tutela per il primo trimestre 2023. Per quanto riguarda la bolletta del gas il 3 gennaio quando è stato pubblicato l’aggiornamento valido per dicembre.

L’Arera parla di “calo delle quotazioni all’ingrosso” e attuazione delle misure della legge di Bilancio, con gli oneri generali di sistema a zero su elettricità e gas, e il potenziamento del bonus sociale che amplia anche la platea di beneficiari.

“La variazione percentuale pur marcata del costo dell’energia elettrica – osserva il presidente dell’Arera Stefano Besseghini – non deve spingere a conclusioni affrettate. La situazione sui mercati all’ingrosso certamente ha risentito di particolari condizioni ambientali ma anche di una evoluzione e di un rafforzamento della capacità di reazione del sistema”. E’ per questo che Besseghini mette in guardia: “I mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilità, la stagionalità inciderà sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti”.

Le nuove condizioni, “meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas”, portano quindi “anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica” a muoversi “al ribasso”. Anche se dai calcoli messi a punto dall’Arera “in termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il primo aprile 2022 e il 31 marzo 2023) sarà di circa 1.374 euro”, a “+67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente”. Il prezzo finale della famiglia-tipo risulta così di 53,11 centesimi di euro al kilowattora, comprensivo delle imposte.

Potenziati per il sesto trimestre i bonus sociali luce e gas

Poi, vengono potenziati i bonus sociali per luce e gas (per il sesto trimestre consecutivo) che valgono per tutto il 2023; e si amplia la platea dei beneficiari grazie all’innalzamento del livello Isee, necessario per usufruirne, a 15mila euro, dai precedenti 12mila, con una soglia che resta a 20mila euro per le famiglie numerose. Motivo per cui lo stesso Besseghini ricorda “quanto sia importante richiedere la certificazione Isee per il 2023”. Inoltre – in base a quanto previsto dalla legge Bilancio – l’Arera anche per il primo trimestre 2023 è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema; è stata “confermata l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc all’anno”; e viene confermata la riduzione dell’Iva sul gas al 5%.

Infine i costi del vecchio nucleare italiano (gli ‘oneri nucleari’), e quindi le operazioni di decomissioning – cioè quello che serve per lo smantellamento delle centrali – non saranno più in bolletta ma andranno nel bilancio dello Stato.


3/10/2022

Aumento bollette 2022: in quarto trimestre bolletta della luce a +59%

La nuova comunicazione diffusa dall’Autorità di regolazione per energia rifiuti e acqua. Il peso su famiglie e imprese sarà alla fine dell’anno pari a oltre il 100% di aumenti rispetto al 2021 con una spesa di oltre 1.322 euro a famiglia rispetto ai 632 euro dell’anno scorso

Aumento bollette 2022: in quarto trimestre bolletta della luce a +59%

Non proprio un raddoppio ma poco ci manca. Arriva una nuova stangata per le bollette della luce nell’ultimo trimestre del 2022, secondo la nuova comunicazione diffusa dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia rifiuti e acqua. Il peso si abbatte soprattutto su famiglie e imprese italiane con contratto dell’elettricità nel mercato tutelato, che avranno un rialzo del 59%.

“Un raddoppio delle bollette – spiega subito il presidente dell’Arera Stefano Besseghini avrebbe potuto spingere all’aumento della morosità delle famiglie e del sistema energetico”.

Ma, il bilancio finale alla fine dell’anno risulterà oltre il 100% rispetto al 2021, e sarà pari a una spesa di oltre 1.322 euro a famiglia rispetto ai 632 euro dell’anno scorso.

Aumento bollette 2022: intervento straordinario per fronteggiarlo

Per questo quarto trimestre l’Authority ha messo a punto “un intervento straordinario“, in modo da contenere il rialzo, anche per rispondere “all’eccezionale gravità della situazione”, tra guerra in Ucraina, livelli “abnormi” dei prezzi sul mercato del gas, e timori sulla sicurezza delle reti di traporto, senza contare le ulteriori tensioni finanziarie.

La decisione di Arera si aggiunge agli interventi del governo contenuti in particolare nel decreto Aiuti bis. Comunque misure che non sono in grado di annullare l’incremento ma riescono soltanto a limitarlo. Proprio in base al decreto in questione, l’Arera anche per il quarto trimestre ha azzerato le componenti degli oneri generali di sistema, sia per il settore elettrico che per il gas per tutti gli utenti e ha confermato l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi di gas fino a 5mila smc/anno.

Elementi che insieme alla conferma della riduzione dell’Iva sul gas al 5%, hanno comunque un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti.

Le famiglie più in difficoltà saranno ancora aiutate. L’Autorità conferma il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per il quarto trimestre consecutivo; sono confermati tra i beneficiari di questi bonus sociali le famiglie con un livello di Isee fino a 12mila euro (soglia che sale a 20mila euro per le famiglie numerose). I bonus sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un Isee valido ed entro la soglia indicata nel 2022.

Per via del “momento critico”, l’Arera ha anche inviato una segnalazione al governo e al Parlamento affinché venga posticipata anche la fine della tutela elettrica per le microimprese (prevista per il prossimo primo gennaio) e di conseguenza anche quella per i clienti domestici.


4/7/22

Arera su bollette terzo trimestre 2022, gas non aumenta e luce sale +0,4%

L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente aggiorna le tariffe per i prossimi tre mesi. Senza interventi del governo gli incrementi sarebbero stati del 45% per il gas e del 15% per l’elettricità. Per il presidente dell’Arera Stefano Besseghini “tutti gli sforzi devono essere sin da ora concentrati su strumenti e soluzioni per essere efficaci nel prossimo inverno”. Confermato il potenziamento dei bonus sociali.

Arera su bollette terzo trimestre 2022, gas non aumenta e luce sale +0,4%

Nessuna variazione per le bollette del gas nel terzo trimestre 2022. Ma la bolletta luce aumenta dello 0,4%. L’Arera – l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente – aggiorna le tariffe per i prossimi tre mesi, segnalando che senza interventi del governo gli incrementi sarebbero stati del 45% per il gas e del 15% per l’elettricità.

Senza interventi +45% gas e +15% bolletta luce

Nel terzo trimestre 2022 – spiega l’Arera – per la famiglia tipo in servizio di tutela, ci sarà un lieve incremento per la bolletta dell’elettricità di un +0,4%; mentre rimarrà stabile la bolletta gas, “senza alcuna variazione”.

Ma l’Authority mette in evidenza come “il quadro generale avrebbe determinato, in assenza di interventi, una variazione intorno al 45% della bolletta gas e al 15% di quella elettrica”.

Definire strumenti per prossimo inverno

“Viviamo un momento di grande complessità in cui anche piccoli aumenti possono provocare reazioni eccessive – osserva il presidente dell’Arera Stefano Besseghini – la ricerca di una pur difficile stabilità nel segnale di prezzo alle famiglie, assume anche in questa fase estiva un particolare rilievo pur nella consapevolezza che tutti gli sforzi devono essere sin da ora concentrati nel definire strumenti e soluzioni che ci permettano di essere efficaci nel prossimo inverno, sia nel garantire la sicurezza della fornitura che nel contenere i costi per il consumatore finale e l’intero sistema. Commissione Europea, governi e regolatori nazionali – rileva Besseghini – stanno lavorando con comune intento verso questi obiettivi”.

Confermato potenziamento bonus sociali

Arera conferma il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas, che anche per il terzo trimestre dell’anno consentiranno alle famiglie in condizioni di difficoltà economiche di pagare mediamente bollette non superiori a quelle precedenti l’ondata di aumenti.

“Come previsto, e attraverso il finanziamento del governo – prosegue Arera – sono confermate beneficiare di tali bonus sociali le famiglie con un livello di Isee fino a 12mila euro. I bonus sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un Isee valido ed entro la soglia indicata nell’anno 2022”.

Effetti su spesa annuale famiglia, +91% luce e +70% gas

“Per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole – compreso tra il primo ottobre 2021 e il 30 settembre 2022 – sarà di circa 1.071 euro, +91% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.696 euro, con una variazione del +70,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Malgrado l’azione di forte contenimento della variazione dei prezzi – osserva l’Autorità – resta ancora evidente la differenza di spesa rispetto all’anno scorrevole precedente perché i prezzi si mantengono su valori elevati”.

Provvedimenti governo e misure Arera contro aumenti

“Nonostante prezzi all’ingrosso in brusco rialzo, influenzati dalla grande incertezza per il conflitto russo-ucraino – viene osservato – i provvedimenti adottati dal governo e le misure regolatorie dell’Autorità hanno sterilizzato gli aumenti per l’energia elettrica e il gas naturale, per il mercato tutelato e in parte anche per il mercato libero”.

L’Arera è “intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole sia per il settore elettrico che per il gas per la generalità degli utenti”.

In più, come nel trimestre precedente, “per il gas ha utilizzato un’ulteriore componente tariffaria per azzerare i possibili aumenti. Una misura che si applica alla fascia di consumi tipica degli utenti domestici (fino a 5 mila metri cubi all’anno), con effetti positivi su tutti i clienti, sia in tutela che nel mercato libero”.

Misure che consentono anche “di reindirizzare ai clienti domestici risorse dal bilancio dello Stato anche derivanti dalla tassazione degli extra-profitti”.

Impatto su 30 milioni cittadini e 6 milioni imprese

Per limitare ulteriormente la variazione dei prezzi dell’elettricità, l’Arera ha anche deciso “di intervenire sull’allungamento del periodo di recupero degli scostamenti tra previsioni e consuntivo, relativi all’anno precedente. Questi interventi, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, avranno un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti. Sarà rafforzata l’informazione ai nuclei famigliari su tale strumento con appositi messaggi in bolletta nei prossimi mesi”.

Riduzione del 70% del gas della Russia in un anno verso l’Europa

“Complessivamente, i flussi di gas russo verso l’Europa, attraverso i tre principali gasdotti (Nord Stream, Yamal e via Ucraina), si sono ridotti di circa il 40% rispetto alla prima settimana del 2022 e del 70% rispetto ad un anno fa – mette in evidenza l’Authority – le incertezze legate agli sviluppi del conflitto russo-ucraino continuano ad alimentare le tensioni e la conseguente volatilità dei prezzi nei mercati delle materie prime energetiche (petrolio, carbone e gas naturale)”.

Per quanto riguarda il gas naturale, in particolare, “in Europa permangono i rischi di scarsità di offerta. I timori di un blocco totale delle forniture russe verso l’Europa, come conseguenza della riduzione dei flussi del gasdotto Nord Stream 1 a metà giugno, hanno riportato i prezzi europei ben oltre i 100 euro a Megawattora, con valori negli ultimi giorni di 130-140 euro a Megawattora per le quotazioni spot e a termine”.

Stoccaggi gas Europa al 57%

Il riempimento degli stoccaggi europei sono a un livello che attualmente si attesta al 57% della capacità. In questo contesto, “seguendo il trend del prezzo del gas, il prezzo unico nazionale dell’energia elettrica ha consuntivato, nel secondo trimestre dell’anno in corso, un valore medio pari a 249 euro a Megawattora”.


1/03/2022

Il punto dell’Arera, le bollette a +131% per la luce e a +94% per il gas nel primo trimestre 2022 rispetto all’anno scorso

Di fronte alla “forte volatilità dei prezzi che contraddistingue questo periodo è particolarmente difficile fornire” delle previsioni “affidabili”. Una spiegazione dell‘incremento delle bollette di luce e gas risiede nei “fortissimi aumenti del prezzo del gas naturale” che “hanno a loro volta trascinato i prezzi dell’energia elettrica”, e “anche il minore apporto della produzione elettrica da fonti rinnovabili”

La stangata attesa è arrivata. Insieme con le bollette emesse per il primo trimestre 2022 l’impennata dei prezzi dell’energia diventa cosa concreta, e aggrava il bilancio di famiglie e imprese. L’Arera – l’Autorità di regolazione dei servizi pubblici di energia, acqua e rifiuti – registra infatti per questi primi tre mesi dell’anno un aumento del +131% per la luce e del +94% per il gas rispetto allo stesso periodo del 2021. E in base a uno studio della Banca centrale europea la stima, per “l’impatto diretto e indiretto di un ipotetico shock di razionamento del gas del 10% sul settore delle imprese”, potrebbe essere pari a una riduzione del Pil dell’Unione europea dello 0,7%.

Nonostante gli interventi del governo

“L’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia nel 2021 – spiega l’Arera – si è riflessa sui prezzi di vendita nel nostro Paese a partire dal secondo semestre 2021”; tra gennaio e dicembre i prezzi medi mensili dei mercati all’ingrosso hanno registrato un aumento di quasi il 500% per quanto riguarda il gas naturale e del 400% circa per l’energia elettrica. Quindi – continua l’Autorità per l’energia – “pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico” sull’energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro a kilowattora, tasse incluse) e “del 94% per quello del gas naturale” (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse).

Difficile fare previsioni

Di fronte alla “forte volatilità dei prezzi che contraddistingue questo periodo – continua l’Arera – è particolarmente difficile fornire” delle previsioni “affidabili”. Una spiegazione dell’incremento delle bollette di luce e gas risiede nei “fortissimi aumenti del prezzo del gas naturale” che “hanno a loro volta trascinato i prezzi dell’energia elettrica”; e “anche il minore apporto della produzione elettrica da fonti rinnovabili, che ha caratterizzato i mesi estivi del 2021 rispetto allo standard stagionale, ha contribuito al rialzo del prezzo dell’energia elettrica”.

La valutazione della commissione Ue

A questo si somma – riferisce ancora Arera – una valutazione della commissione Europea secondo cui “le principali cause del deciso rialzo dei prezzi energetici in Europa” sono da individuarsi “nell’aumento della domanda mondiale di energia connesso alla ripresa post-pandemia, nonché nello squilibrio tra domanda e offerta nel mercato globale del gas naturale, da cui dipendono circa un quarto dei consumi energetici europei, e nell’incremento del prezzo della CO2, raddoppiato nei primi 9 mesi del 2021 ed oggi pari a quasi tre volte i livelli di inizio 2021”.

Garantire l’accesso economico all’energia

Infine l’Arera ricorda come “negli ultimi mesi” si sia “più volte espressa” ed abbia “contribuito con Parlamento e governo” per cercare “strumenti” in grado di “contrastare gli effetti negativi di questi improvvisi e importanti rincari”, per “garantire” l’accesso economico all’energia “soprattutto alle categorie di clienti più a rischio”, e “senza mettere a repentaglio gli investimenti” sull’avviata “transizione ecologica”.


5/1/2022

Bolletta luce e gas, attesi forti aumenti

L’Arera prevede che, nonostante le risorse stanziate dal Governo, nel primo trimestre 2022 ci sarà un aumento per le famiglie italiane del 42% della bolletta del gas e addirittura del 55% per quella elettrica

Raffaella Capritti

Bolletta luce e gas, attesi forti aumenti

In arrivo una stangata per le famiglie italiane che, da quanto stima l’Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, nel primo trimestre 2022 pagheranno bollette molto più salate di gas ed elettricità rispetto al trimestre precedente e nonostante gli aiuti stanziati dal Governo. Parliamo di un aumento del 55% del costo per l’energia elettrica e del 41,8% per quella del gas naturale. Aumenti che seguono i precedenti del 3° e 4° trimestre del 2021 per far fronte ai quali il Governo ha stanziato risorse straordinarie. Come sappiamo tali aumenti sono legati in particolare al problema del rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all’ingrosso e del prezzo dei permessi di emissione della CO2.

Anche nella Legge di Bilancio 2022 sono state introdotte misure per limitare tali aumenti per le famiglie e le microimprese. Il governo ha infatti stanziato 3,8 miliardi per limitare i rincari. Senza tali interventi secondo Arera gli aumenti sarebbero stati del 65% per la bolletta dell’elettricità e del 59,2% per quella del gas. In particolare parliamo di 1,8 miliardi di euro per il settore elettrico, che azzerano gli oneri di sistema per le utenze fino a 16kwh e 480 milioni per il gas, che, per quanto riguarda l’elettricità  ridurranno la spesa per le famiglie di circa il – 0,6%, mentre per il gas l’impatto sulla spesa sarà del – 0,3%. A questi vanno aggiunti i 912 milioni per il potenziamento dei bonus e la diminuzione al 5% dell’IVA per le bollette gas. 

La Legge di Bilancio ha infatti rafforzato il bonus sociale elettrico e gas, stanziando 910 milioni di euro destinati ai clienti domestici svantaggiati – con Isee non superiore a 8.265 euro, 20.000 se con più di 3 figli.

In caso di clienti inadempienti al pagamento delle fatture di energia elettrica e gas naturale emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 ed il 30 aprile 2022, i venditori – sia dei servizi di tutela sia del mercato libero – devono dare la possibilità di rateizzare gli importi senza interessi, per un periodo massimo di 10 mesi.

Il Presidente di Arera Stefano Besseghini ha sottolineato che la situazione è eccezionale e che è fondamentale “l’azione responsabile dei consumatori. Il risparmio energetico è uno strumento cui guardare con attenzione, ma serve anche la solidarietà tra consumatori, che si esprime anche nella puntualità dei pagamenti per chi ne ha la possibilità.

L’Arera stima che nel periodo tra il 1° aprile 2021 e il 31 marzo 2022 le famiglie spenderanno una media di 823 euro per la bolletta elettrica, in aumento del 68% rispetto ai precedenti 12 mesi (circa 334 euro in più) e 1560 euro per il gas, con un aumento del 64%, pari a circa 610 euro


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