Fotovoltaico residenziale in Italia: un digital twin per sfruttare bene il potenziale solare in città 17/03/2025
Stop agli incentivi per le caldaie a gas: il futuro del tradizionale sistema di riscaldamento 26/02/2025
Un team di ricercatori di Cnr e Istituto italiano di tecnologia ha scoperto i vantaggi dell’uso del cristallo bidimensionale per il miglioramento di durata e prestazioni delle celle fv a perovskite Le celle solari perovskite sono considerate una delle tecnologie fotovoltaiche più promettenti grazie alle loro elevate prestazioni in termini di efficienza e ai bassi costi di produzione. Come sappiamo però uno dei limiti della tecnologia è la mancanza di stabilità in condizioni di continuo funzionamento. Ma potrebbe esserci una soluzione sviluppata da un team di ricercatori degli istituti TEI e FORTH di Creta, Istituto di struttura della materia del Cnr (Cnr-Ism) e Istituto italiano di tecnologia (Iit), che hanno studiato le potenzialità dell’utilizzo del cristallo bidimensionale, ovvero il disolfuro di molibdeno, in termini di aumento di durata a lungo termine, prestazioni e diminuzione dei costi di produzione. Lo studio che fa parte della ricerca europea Graphene Flagship è stata pubblicata su Advanced Energy Materials. In particolare le celle solari a perovskite di grandi dimensioni realizzate dal team, si caratterizzano per la durata a lungo termine: dopo 568 ore di stress test, sotto continua illuminazione in condizioni di stabilità ambientale, le celle conservano l’80% circa della efficienza iniziale, un risultato del tutto simile agli standard di stabilità industriale. Nel comunicato del Cnr si legge che le celle solari a perovskite sono formate da vari strati e in quello “interno fotoattivo di perovskite si generano coppie elettrone-lacuna in conseguenza dell’assorbimento di luce solare. Le lacune e gli elettroni devono essere poi trasferiti dalla perovskite agli strati di materiali di trasporto in maniera efficiente, per evitare la loro ricombinazione prima di giungere agli elettrodi”. Il cristallo bidimensionale è stato utilizzato in questa fase come materiale attivo inserito tra lo strato di trasporto e quello dell’assorbitore di perovskite. Barbara Paci del Cnr-Ism spiega che la maggior stabilità che si viene a creare è dovuta al duplice ruolo del disolfuro di molibdeno, che da una parte protegge l’interfaccia tra materiale fotoattivo e strato di trasporto e dall’altra riduce l’invecchiamento strutturale e dunque la degradazione della perovskite. Un altro vantaggio legato all’utilizzo dell’interstrato di disolfuro di molibdeno nella realizzazione di grandi dimensioni (0,5 cm2) è l’efficienza di conversione di potenza pari a 13,17%, decisamente maggiore di quella dei dispositivi standard (10,64%). “Queste indagini aprono la strada a PSC ad alta efficienza, a grande area e ultrasottili con vite che si avvicinano agli standard industriali” e lasciano dunque ben sperare per una futura commercializzazione e una vasta adozione delle celle solari a perovskite. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
17/03/2025 Ufficiale, il 29 maggio scade lo scambio sul posto per il fotovoltaico: cosa cambia A cura di: Adele di Carlo Finisce l’era dello scambio sul posto per l’energia prodotta da impianti fotovoltaici: cosa prevede l’ultima delibera ...
14/03/2025 KEY 2025: il fermento dell’energia in mostra a Rimini A cura di: Raffaella Capritti KEY 2025 si conferma l’evento di riferimento per le rinnovabili. Trend, innovazioni e sfide del settore ...
12/03/2025 Fotovoltaico galleggiante: in Italia potenziale 1 GW di impianti nei prossimi 5 anni Il fotovoltaico galleggiante offre una soluzione concreta alla crescente domanda di energia sostenibile, riducendo il consumo ...
28/02/2025 Nuove linee guida O&M per massimizzare l'efficienza degli impianti fotovoltaici SolarPower Europe ha pubblicato la versione aggiornata delle "Operation & Maintenance: Best Practice Guidelines Version 6.0" ...
21/02/2025 Fotovoltaico in Italia: crescita del 30% nel 2024, ma calano le installazioni residenziali Il fotovoltaico in Italia cresce del 30% nel 2024, bene gli impianti utility-scale, ma calano le ...
20/02/2025 Fotovoltaico e biodiversità, come gli impianti solari proteggono la natura A cura di: Giorgio Pirani Il fotovoltaico non solo può integrarsi armoniosamente con l'ambiente, ma può contribuire alla tutela della biodiversità.
24/01/2025 Il fotovoltaico supera il carbone nell’UE: record storico per l’energia pulita nel 2024 Nel 2024 il fotovoltaico diventa la principale fonte energetica dell'UE, superando il carbone e riducendo le ...
23/01/2025 Solar Farm all’aeroporto di Roma Fiumicino, 55.000 pannelli e 22 MWp di potenza Aeroporto di Roma Fiumicino: nasce la Solar Farm che con 55.000 pannelli solari e 22 MWp ...
20/01/2025 Terna: nel 2024 i consumi elettrici crescono del 2,2% e record rinnovabili Rapporto Terna: nel 2024 cresce la domanda elettrica, consumi a +2,2% e boom rinnovabili al 41,2%. ...
18/12/2024 Fotovoltaico in Europa: il nuovo report SolarPower Europe lancia un campanello d'allarme A cura di: Raffaella Capritti Il report di SolarPower Europe evidenzia un netto rallentamento per il fotovoltaico in Europa dopo anni ...