Crescita globale di fotovoltaico ed eolico: necessaria una migliore integrazione nei sistemi energetici

Pubblicato un nuovo Rapporto dell’International Energy Agency che lancia un monito chiaro: la crescita del fotovoltaico e dell’eolico rappresenta una straordinaria opportunità per accelerare la transizione verso un’energia pulita, ma il pieno successo di questa trasformazione dipenderà dalla capacità dei governi e delle industrie di pianificare e implementare le necessarie misure di integrazione nei sistemi energetici

Crescita globale di fotovoltaico ed eolico: necessaria una migliore integrazione nei sistemi energetici

Negli ultimi anni, l’energia fotovoltaica ed eolica ha conosciuto una crescita senza precedenti a livello globale. Tuttavia, secondo un recente rapporto dell’International Energy Agency (IEA), per sfruttare appieno il potenziale di queste fonti rinnovabili, è essenziale che vengano integrate con maggiore efficacia nei sistemi energetici nazionali. Senza misure adeguate, il mondo rischia di perdere una parte significativa dei benefici derivanti da questa accelerazione verso un futuro energetico più pulito.

Nel rapporto “Integrating Solar and Wind: Global experience and emerging challenges“, l’IEA ha analizzato 50 sistemi energetici che rappresentano circa il 90% della produzione globale da fonti rinnovabili. Il documento fornisce un’analisi dettagliata delle sfide e delle soluzioni per l’integrazione del fotovoltaico e dell’eolico, evidenziando l’importanza di una pianificazione strategica e di politiche di supporto per evitare colli di bottiglia nello sviluppo delle energie pulite.

Crescita esponenziale di fotovoltaico ed eolico: un’opportunità da non perdere

Tra il 2018 e il 2023, la capacità globale di energia solare ed eolica è più che raddoppiata, trainata da politiche governative favorevoli e da una significativa riduzione dei costi. Secondo le stime dell’IEA, questa crescita continuerà a ritmi sostenuti fino al 2030. Solare ed eolico sono tecnologie centrali per la decarbonizzazione del settore elettrico, contribuiscono infatti per due terzi alla riduzione delle emissioni di CO2 necessarie per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro la metà del secolo.

Nonostante questo boom, la capacità di sfruttare al massimo l’energia prodotta da queste fonti variabili dipende dall’efficienza con cui vengono integrate nei sistemi energetici esistenti. Attualmente, senza misure di integrazione più forti, la produzione di energia da fotovoltaico ed eolico potrebbe essere fino al 15% inferiore rispetto al potenziale previsto per il 2030, riducendo anche la loro quota nel mix elettrico globale di cinque punti percentuali.

Keisuke Sadamori, direttore dei mercati energetici dell’IEA, ha dichiarato: “Abbiamo visto un incredibile aumento della capacità eolica e solare negli ultimi anni. Tuttavia, senza uno sforzo deciso per supportare la loro integrazione, non riusciremo a sfruttare tutti i vantaggi che queste tecnologie offrono”.

Le sfide dell’integrazione: soluzioni tecnologiche e regolamentari

L‘integrazione delle fonti rinnovabili nei sistemi energetici non è solo una questione tecnologica, ma anche di governance e regolamentazione. I paesi che attualmente hanno una bassa penetrazione di fotovoltaico ed eolico possono aumentare la propria quota di rinnovabili senza la necessità di grandi cambiamenti strutturali. Misure come il potenziamento della flessibilità degli asset esistenti e il miglioramento delle previsioni meteorologiche sono spesso sufficienti per gestire questa crescita.

Al contrario, nei sistemi energetici in cui le rinnovabili rappresentano già una quota significativa della produzione, come in Danimarca, Irlanda, Australia Meridionale e Spagna, emergono sfide più complesse. In questi contesti, lo sviluppo di tecnologie di stoccaggio dell’energia e il miglioramento delle infrastrutture della rete elettrica sono fondamentali per gestire le variazioni nella produzione di energia rinnovabile durante il giorno e tra le diverse stagioni.

Secondo il rapporto dell’IEA, molte delle soluzioni tecnologiche per affrontare questi ostacoli sono già mature o vicine alla maturità. Tuttavia, la loro implementazione efficace dipenderà in gran parte dalle politiche adottate dai governi e dalle azioni regolamentari piuttosto che da nuove scoperte tecnologiche.

Un’altra sfida riguarda la necessità di ripensare il modo in cui i sistemi energetici vengono pianificati e gestiti. L’aumento delle fonti rinnovabili variabili richiede una maggiore flessibilità operativa e un utilizzo più intelligente delle reti energetiche. Le strategie di “demand response”, ovvero la capacità di modulare la domanda energetica in base alla disponibilità di risorse rinnovabili, diventeranno sempre più cruciali per mantenere la stabilità delle reti elettriche.

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