Efficienza energetica negli edifici scolastici

Grazie al Fondo Kyoto si possono realizzare interventi di diagnosi energetica ed efficientamento nelle scuole italiane. La Guida di Enea

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L’efficienza energetica, soprattutto per le Pubbiche Amministrazioni, si può pagare da sola, grazie a contribuiti e finanziamenti pubblici nazionali, europei e al Conto Termico che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Nell’ambito degli edifici pubblici un discorso a parte merita l’edilizia scolastica la cui riqualificazione efficiente può diventare una “sfida culturale” per le nuove generazioni, che crescano consapevoli dell’importanza dei temi eneregetici considerando che, come evidenzia  Federico Testa, presidente dell’ENEA, l’apprendimento può essere aiutato anche dalle scuole se realizzate in edifici ad alte prestazioni, più belli, confortevoli e adatti all’apprendimento. In qualche modo si può dire che  la qualità del luogo in cui si studia e si impara condiziona anche la qualità dell’offerta.

Un DM dello scorso giugno ha destinato all’efficentamento energetico delle scuole, di ogni ordine e grado, finanziamenti per 250 milioni di euro messi a disposizione dal fondo Kyoto con tasso agevolato dello 0.25%, per i progetti che porteranno a un miglioramento di due classi del parametro di efficienza energetica dell’edificio. A breve, sottolinea il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Silvia Velo, il nuovo bando verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Inoltre l’efficienza energetica degli istituti scolastici, sottolinea Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri , è un obiettivo strategico per il nostro paese perché consente di ridurre le emissioni di CO2 e il ricorso ai combustibili fossili del patrimonio scolastico. 

Per aiutare amministrazioni comunali e dirigenti scolastici a decidere quali interventi di riqualificazione realizzare nei diversi plessi, ENEA e Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno pubblicato la “Guida all’efficienza energetica negli edifici scolasticirealizzata nell’ambito dell’operazione Green School, per supportare anche dal punto di vista tecnico la riqualificazione energetica degli edifici scolastici.

Il manuale di facile lettura offre chiarimenti sui temi della diagnosi energetica, degli interventi sull’edificio, sugli impianti, con alcuni esempi di scuole efficienti in Italia e degli strumenti finanziari pubblici e privati a disposizione di dirigenti scolastici e Amministratori.

Oggi nel nostro paese si trovano oltre 40mila edifici scolastici, con consumi termici pari a 9,5 TWh/ anno ed elettrici di 3,66 TWh/anno. All’Anagrafe dell’edilizia scolastica risulta che nel 58% degli edifici scolastici sono già state messe in atto misure finalizzate al risparmio energetico, installando pannelli fotovoltaici, doppi vetri e doppi serramenti o isolando le pareti esterne e la copertura.

Federico Testa sottolinea che l’ENEA sta anche lavorando a progetti pilota in cui sono scelte soluzioni tecnologiche innovative e si propone come catalizzatore verso gli stakeholder del settore per facilitare la realizzazione di interventi di per sé abbastanza costosi.

ENEA può essere partner degli Enti locali anche nella valutazione dei progetti (consumi, condizioni dell’immobile, elementi progettuali, costi, finanziamenti, autorizzazioni) e nelle diagnosi energetiche. Allo studio una sorta di ‘bollinatura verde’, a garanzia della qualità dell’intervento proposto, sotto il profilo tecnico-economico e di certificazione del risparmio energetico.

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