Armaroli e il solare termico: «andrebbe installato su tutti i tetti del Centro-Sud Italia» 16/01/2025
La normativa e gli obblighi relativi all’installazione e alla gestione degli impianti termici 15/11/2024
Classificazione energetica delle abitazioni in Italia: che cosa significa “casa green” e come avvicinarsi all’obiettivo 14/01/2025
Industrial Innovation Hub: il presidente di Regione Campania De Luca presente all’inaugurazione 15/01/2025
A cura di: Tommaso Tautonico In occasione della COP28 di Dubai, il Programma delle Nazioni unite per l’ambiente, Unep, ha pubblicato il rapporto “Global cooling watch, Keeping it Chill: How to meet cooling demands while cutting emissions”. Secondo lo studio, l’adozione di misure chiave per limitare il consumo energetico delle apparecchiature di raffreddamento ridurrebbe del 60% le emissioni di settore, fornirebbe accesso all’energia a miliardi di persone e contemporaneamente garantirebbe un risparmio economico 17 mila miliardi di dollari nel periodo 2022-2050. Il cambiamento climatico, la crescita della popolazione e l’urbanizzazione, evidenzia il report, sono fattori che influiscono sulla domanda di energia per il raffreddamento. Tra Africa e Asia circa 1,2 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi di raffrescamento, mettendo a rischio la propria vita, riducendo i redditi degli agricoltori, provocando perdite e sprechi alimentari e ostacolando l’accesso universale ai vaccini. Considerando gli attuali trend di crescita, le apparecchiature di raffreddamento rappresentano il 20% del consumo totale di elettricità e si prevede che raddoppieranno entro il 2050. Le emissioni di gas serra derivanti dal consumo energetico aumenteranno, insieme alle perdite di gas refrigeranti, continua il rapporto. Abbattere del 60% le emissioni Secondo il rapporto, intervenendo su tre aree di intervento, si potrebbero generare benefici per il clima, la salute umana e l’economia. Intervenendo su raffrescamento passivo, efficienza energetica e riducendo l’utilizzo di gas refrigeranti si potrebbero abbattere del 60% (circa 3,8 miliardi di tonnellate di CO2e) le emissioni di settore. La riduzione del 60% delle emissioni permetterebbe ad una serie di vantaggi. Innanzitutto consentirebbe, entro il 2050, ad altri 3,5 miliardi di persone di beneficiare di frigoriferi, condizionatori o di sistemi di raffreddamento passivo. Secondo le stime del rapporto, abbattere le emissioni permetterebbe di ridurre le bollette elettriche di circa 17 mila miliardi di dollari nel periodo tra il 2022 e il 2050, evitando contemporaneamente investimenti nella produzione di energia per un importo attorno ai 4-5 mila miliardi di dollari. Le aree su cui intervenire Per ottenere benefici, continua il report, è necessario agire in tre aree: raffreddamento passivo, standard di efficienza energetica più elevati e una più rapida eliminazione dei gas refrigeranti che si utilizzano nei sistemi di raffreddamento. Le misure di raffreddamento passivo, come isolamento, ombreggiatura e ventilazione naturale, superfici riflettenti possono ridurre la richiesta di energia per il raffreddamento del 24% entro il 2050, riducendo le emissioni di circa 1,3 miliardi di tonnellate di CO2e. Standard di efficienza più elevati, associati ad una migliore etichettatura delle apparecchiature di raffreddamento, triplicherebbero l’efficienza media globale rispetto ai livelli odierni, garantendo risparmio energetico e miglioramento della sostenibilità finanziaria delle catene del freddo. La riduzione dei refrigeranti gassosi, così come previsto dall’emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, porterebbe ad una riduzione del 50% delle emissioni entro il 2050. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
17/01/2025 L'UE riduce le emissioni di gas serra del 7% nel 2023 Secondo i dati di Eurostat, nel 2023 le emissioni di gas serra in Europa sono scese ...
17/01/2025 Il Global Risks Report 2025: troppi, e in aumento, i rischi ambientali Il Global Risks Report 2025 del World Economic Forum 2025 conferma i rischi ambientali come la ...
16/01/2025 Italia, Albania ed Emirati Arabi: accordo da 1 miliardo per rinnovabili e infrastrutture Italia, Albania ed Emirati firmano un accordo da 1 miliardo su rinnovabili e infrastrutture per accelerare ...
16/01/2025 Inquinamento urbano nell’UE: aria più pulita ma lontani gli obiettivi e troppo rumore A cura di: Raffaella Capritti Inquinamento atmosferico e acustico nelle città in UE: miglioramenti nella qualità dell’aria, ma obiettivi futuri ancora ...
15/01/2025 Rifiuti urbani: in aumento la raccolta differenziata nazionale A cura di: Fabiana Valentini La gestione sostenibile dei rifiuti urbani è una priorità per le città italiane, con la raccolta ...
14/01/2025 Sostegno finanziario innovativo per le economie emergenti: un passo decisivo per l’energia sostenibile La transizione energetica globale chiede di investire nelle economie emergenti per triplicare la capacità delle rinnovabili ...
13/01/2025 Inquinamento atmosferico da riscaldamento e raffreddamento: urgente aumentare l'uso di energia pulita Uno studio JRC mette in luce il ruolo dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento nell'inquinamento atmosferico ...
10/01/2025 Iren inaugura il primo impianto europeo per il recupero di metalli preziosi dai RAEE IREN avvia in Toscana un innovativo impianto per il recupero di metalli preziosi e materie prime ...
09/01/2025 Asvis, regioni italiane molto indietro sull'attuazione dell'Agenda 2030 A cura di: Giorgio Pirani L'Asvis fotografa la situazione in Italia riguardo i progressi dei territori nello sviluppo sostenibile. Molte regioni ...
08/01/2025 Cambiamento climatico 2024: un anno di record, crescono le sfide globali Cambiamento climatico: il 2024 segna l'anno più caldo di sempre, con record gas serra e l'aumento ...