Si torna all’ora solare e si riaccende il dibattito: ora legale tutto l’anno per risparmiare energia?

Con il ritorno dell’ora solare nella notte tra il 26 e 27 ottobre, le giornate si accorciano, portando un aumento dei consumi energetici. Proprio per questo sempre più voci chiedono l’adozione permanente dell’ora legale, che garantirebbe un’ora di luce in più ogni giorno, con benefici non solo economici ma anche ambientali e sanitari.
Quanto potrebbero risparmiare gli italiani sulle bollette di luce e gas?

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Si torna all'ora solare e si riaccende il dibattito: ora legale tutto l’anno per risparmiare energia?

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre  torna l’ora solare e alle 3 dovremmo spostare indietro gli orologi di un’ora. Si tornerà all’ora solare il 30 marzo 2025. Come sempre in questo periodo dell’anno si ripropone la questione se abbia o meno senso abolire l’ora solare per favorire il risparmio energetico.

La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) – nota a livello internazionale per il suo impegno nella ricerca scientifica sulla qualità dell’acqua, dell’aria e il risparmio energetico – e l’associazione Consumerismo No Profit spingono affinché il Governo e l’Unione Europea prendano in seria considerazione questa opzione. I risparmi stimati supererebbero il miliardo di euro e si taglierebbero emissioni di CO2 per oltre 200.000 tonnellate l’anno.

Cosa succederebbe se l’ora legale restasse tutto l’anno? Secondo gli esperti i vantaggi sarebbero diversi, si potrebbero infatti ridurre i consumi di energia, guadagnando un’ora di sole al giorno, con benefici anche psicofisici.

Secondo Sima: “Il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio”.

La stessa Sima ha da tempo presentato al Governo una proposta per l’istituzione dell’ora legale tutto l’anno, avviando anche – insieme a Consumerismo No Profit – una petizione online, che ha raggiunto quasi 350.000 firme.

Si tratta di una possibilità garantita dall’Unione Europea sin dal 2019 quando è stata approvata una Direttiva che dava la possibilità agli Stati Membri di scegliere per la sola ora legale, ponendo fine al cambio di orario.

Ora legale e risparmio energetico, cosa prevede la petizione

Privati cittadini, commercianti e imprese rischiano di trovarsi in serie difficoltà a causa della fluttuazione del prezzo di luce e gas, con possibili ripercussioni sull’aumento delle bollette. Ma, oltre a questo, non si può non considerare che dovremmo tutti adottare uno stile di vita “green” quindi più sostenibile e rispettoso per l’ambiente.

Istituire l’ora legale in via permanente, eliminando il passaggio all’ora solare, secondo la Società di Medicina Ambientale aiuterebbe a far risparmiare i cittadini, garantendo al contempo un comportamento più sostenibile.

Ora legale e risparmio energetico, cosa prevede la petizione
Senza dimenticare, spiega Alessandro Miani, presidente di Sima, le ripercussioni sulla salute umana del passaggio dall’ora legale a quella solare e viceversa. “Si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore”. Il che può avere effetti sulla pressione e sul cuore, come dimostrato da alcuni studi, tra cui quello pubblicato dall’Università di Stoccolma che ha calcolato un aumento del 4% di attacchi di cuore nei 7 giorni che seguono il passaggio al nuovo orario.
Ma non solo, molte persone lamentano problemi di insonnia nei giorni di passaggio, perché si tratta comunque di uno sfasamento concepito come un piccolo jet-leg, con “conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali”, continua Miani. Inoltre si è registrato un aumento di incidenti stradali e sul lavoro, proprio a causa di una minore concentrazione.

Cosa cambia tra ora solare e ora legale

Per contestualizzare quanto detto e non fare confusione è bene conoscere la differenza tra ora legale e ora solare. La prima è un orario convenzionale che prevede di spostare le lancette dell’orologio un’ora in avanti per sfruttare quanto più possibile l’irradiazione del sole. Generalmente è in vigore da metà marzo fino a settembre/ottobre.

Ora legale tutto l’anno per risparmiare energia, serve davvero?

Al contrario l’ora solare è usata nel periodo invernale, inizia in autunno e finisce in primavera, coincide con il fuso orario nazionale del Paese di appartenenza in base al meridiano di riferimento. Spesso l’ora solare è chiamata anche “ora civile” o “convenzionale”.

Dunque passare permanentemente all’ora legale significherebbe guadagnare un’ora di luce e di calore del sole con grandi benefici sul versante dei consumi.

Risparmio energetico ed economico

Uno dei principali vantaggi dell’adozione permanente dell’ora legale è il risparmio energetico. Secondo i dati di Terna, l’ora legale nei 7 mesi in cui è stata in vigore nel 2022  ha permesso un risparmio di 420 milioni di kWh, pari a 190 milioni di euro. In un contesto di aumento del prezzo del gas e di crisi energetica globale, estendere l’ora legale a tutto l’anno potrebbe ridurre sensibilmente il consumo di energia, garantendo un taglio delle emissioni per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 all’anno, grazie alla riduzione dei combustibili fossili specialmente per illuminazione e riscaldamento.

Il risparmio non si fermerebbe qui: proiettato su due anni, il risparmio complessivo è stimato in circa 1 miliardo di euro. Questo perché avere un’ora di luce in più significa posticipare l’accensione delle luci artificiali e, nei mesi freddi, ridurre il fabbisogno di riscaldamento grazie all’aumento dell’esposizione solare.

Benefici per l’ambiente e la salute

Oltre ai vantaggi economici, il mantenimento dell’ora legale tutto l’anno avrebbe un impatto significativo sulle emissioni di CO2. Evitando l’uso eccessivo di fonti fossili per la produzione di energia elettrica, si stima che si possano ridurre le emissioni climalteranti di circa 200.000 tonnellate all’anno. Questo contribuisce non solo alla lotta contro il cambiamento climatico, riducendo l’inquinamento atmosferico, ma anche alla salute pubblica.

Inoltre, una maggiore esposizione alla luce solare è stata associata a benefici per il benessere psicofisico delle persone. Le giornate più lunghe migliorano l’umore, favoriscono la produzione di vitamina D e incentivano attività all’aperto, contribuendo a uno stile di vita più sano.

Detto tutto questo, vale la pena guadagnare un’ora di sonno in più?

Faq Ora legale

Che cos’è l’ora legale?

L’ora legale (DST, dall’inglese Daylight Saving Time) è una convenzione secondo la quale l’orologio viene spostato avanti di un’ora rispetto all’ora solare standard durante i mesi estivi. L’obiettivo principale è quello di sfruttare al massimo le ore di luce naturale, riducendo così il consumo energetico derivante dall’uso dell’illuminazione artificiale.

L’idea di modificare l’ora per risparmiare energia risale a Benjamin Franklin nel 1784, ma fu adottata per la prima volta in modo sistematico dalla Germania durante la Prima Guerra Mondiale nel 1916. Oggi, molti paesi in tutto il mondo adottano l’ora legale, sebbene le date di inizio e fine possano variare.

Come funziona l’ora legale per il risparmio energetico?

Secondo le stime elaborate da Terna Spa, società operatrice delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, nei 7 mesi dell’anno in cui è in vigore l’ora legale, “l’Italia risparmia circa 90milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 400 milioni di kWh, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di più di 150 mila famiglie”. Si tratta di un valore calcolato a partire dal costo del kWh medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’ARERA).

Grazie all’ora legale, sempre secondo i dati elaborati da Terna, dal 2004 al 2023, nel complesso ci sono stati minori consumi di energia elettrica di circa 11,7 miliardi di kWh, con un risparmio di 2,2 miliardi di euro per i cittadini.

I mesi in cui generalmente si registra il maggior risparmio di energia elettrica sono aprile e ottobre nei quali rispetto agli altri mesi, la luce naturale dura meno tempo ma quella artificiale viene accesa più tardi, visto che le lancette sono spostate avanti di un’ora.

Ora legale: Si risparmia davvero? E se sì, quanto?

L’evidente risparmio non è l’unico aspetto positivo: ci sono infatti benefici ambientali, a partire dalla riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera grazie all’ora di luce in più di cui beneficeremo in questi mesi e al posticipo dell’accensione della luce artificiale. Un fattore che, accompagnato ad uno stile di vita più sostenibile e alla implementazione delle fonti di energia rinnovabile, potrebbe davvero fare la differenza.

Qual è l’impatto dell’ora legale sui consumi di energia?

Come abbiamo visto, l’obiettivo l’obiettivo dell’ora legale è quello di ridurre il consumo di energia, sfruttando al massimo le ore di luce naturale durante i mesi estivi, il suo impatto sui consumi di energia varia a seconda di diversi fattori, tra cui la regione geografica e le abitudini di consumo energetico. Certo, avere un’ora di luce in più significa accendere più tardi le luci artificiali, risparmiando in bolletta.

Alcuni studi hanno però sollevato dubbi sull’effettiva efficacia dell’ora legale nel risparmio energetico. Ad esempio, una ricerca condotta in Indiana, USA, da da Matthew Kotchen e Laura Grant, ha rilevato un aumento del consumo energetico dopo il 2006, anno in cui è stata introdotta l’ora legale in tutto lo Stato, a causa dell’incremento dell’uso del condizionatore nelle ore serali più calde. Le stime parlano di un incremento complessivo di circa l’1%, con picchi che raggiungono il 2-4% durante l’estate e l’inizio dell’autunno. Tale incremento ha più che compensato il risparmio nell’illuminazione.

Come influisce l’ora legale sulla nostra salute?

L’ora legale, introdotta principalmente per ottimizzare il consumo energetico, può avere qualche effetto sulla salute, parliamo soprattutto di benefici, ma in alcuni casi possono esserci anche piccoli disturbi.  L’aumento delle ore di luce diurna durante i mesi estivi può contribuire a migliorare l’umore e ridurre i sintomi della depressione stagionale. La maggiore esposizione alla luce solare è infatti correlata a un incremento dei livelli di serotonina, l’ormone del benessere. Le ore di luce prolungate possono inoltre incentivare le persone a svolgere più attività fisica all’aperto.

Tra i possibili disturbi evidenziamo possibili difficoltà nel dormire e una sensazione di affaticamento generale, effetti simili a quelli del jet lag.


31/3/2020

Grazie all’ora legale minori emissioni di CO2 e risparmi economici

Da domenica 29 marzo è tornata l’ora legale e abbiamo spostato le lancette avanti di un’ora. Secondo le stime elaborate da Terna nei prossimi 7 mesi ci saranno importanti risparmi per il sistema elettrico e minori emissioni di CO2 in atmosfera, pari nel 2019 a 250 mila tonnellate

Dal 29 marzo in Italia siamo tornati all’ora legale e dopo cinque mesi abbiamo riportato le lancette avanti di un’ora. Il 25 ottobre torneremo all’ora solare.

E’ interessante l’analisi realizzata da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, relativa ai risparmi generati per il sistema elettrico e alle minori emissioni di CO2

Lo scorso anno l’Italia nei mesi 7 di ora legale ha risparmiato nel complesso 505 milioni di kWh, ovvero il consumo medio annuo di elettricità di circa 190mila famiglie, il che ha significato minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250mila tonnellate e un risparmio economico pari a circa 100 milioni di euro, considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte.

Terna spiega però che i risparmi nel 2020 saranno certamente influenzati dalla diminuzione dei consumi registrata in questo periodo di chiusura delle attività a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Considerando un arco temporale più lungo, dal 2004 al 2019 i risparmi di elettricità in Italia legati all’ora legale sono stati di circa 9,6 miliardi di kilowattora, ovvero un quantitativo pari alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna, e ha assicurato un risparmio economico per i cittadini superiore a 1 miliardo e 650 milioni di euro.


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