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“Il Parco di Polcevera e il Cerchio rosso” è il nome del progetto di rigenerazione urbana che verrà realizzato a Genova sotto il nuovo ponte progettato da Renzo Piano al posto del Morandi, crollato il 14 agosto 2018. Un progetto innovativo, basato sull’utilizzo dell’energia pulita, su percorsi ciclo-pedonali e sulla biodiversità. a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Il parco urbano sostenibile tra sostenibilità, innovazione e simbolismo Il Cerchio rosso Ideato dal team di architetti dello Studio Stefano Boeri, il progetto “Il Parco di Polcevera e il Cerchio rosso” è il vincitore del concorso indetto per realizzare un nuovo parco urbano per trasformare la valle di Polcevera a Genova in un faro di sostenibilità. Il nuovo progetto dell’architetto Boeri, che sarà realizzato a Genova sotto il nuovo ponte progettato da Renzo Piano al posto del ponte Morandi, ha l’obiettivo di capovolgere l’immagine attuale della valle del Polcevera, trasformandolo da luogo tragicamente noto a territorio dell’innovazione sostenibile per il rilancio del capoluogo ligure. “Il Cerchio rosso, la Torre, gli edifici e il Parco Polcevera con la sua varietà vitale, cromatica e botanica sono il saluto di Genova ai passanti del futuro” dichiara Boeri. “Il saluto al mondo che l’attraversa e che vi approda da parte di una città di infrastrutture che si sviluppano da est a ovest connettendo l’Italia all’Europa, di parchi inerpicati su pareti verticali, di camalli e nobildonne, di cantanti-poeti e ingegneri navali” conclude. Il parco urbano sostenibile tra rinnovabili, innovazione e simbolismo Progettato in collaborazione con lo studio di architettura Metrogramma Milano e lo studio di architettura del paesaggio olandese Inside Outside, il Parco di Polcevera e il Cerchio rosso comprendono un sistema di verde ed edifici intelligenti alimentati a energia solare che fungeranno da hub di produttività e innovazione per guidare la rivitalizzazione economica dell’area. Il nuovo parco botanico si estende per un totale di 23 ettari e si compone di una serie di campi lineari – con una larghezza che va dai 7 ai 20 metri – disposti parallelamente l’uno all’altro e di un percorso a zigzag che li intercetta perpendicolarmente. Ogni campo presenta una tipologia di giardino completamente diversa, con una gamma di 43 specie arboree diverse. Inoltre il progetto avrà un valore aggiunto, quello di promuovere una progettazione sostenibile attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, la realizzazione di spazi verdi e rivolgere una particolare attenzione alla mobilità sostenibile. Il Cerchio rosso A collegare i due lati della valle Polcevera, è stato ideato il Cerchio Rosso, una particolare struttura circolare in acciaio di colore rosso lunga 1.570m, larga 6m, con un diametro di 250m. Il Cerchio rosso, passerà sotto il nuovo ponte, e collegherà tutti gli edifici con un percorso ciclo-pedonale, corsie di smart mobility, shared surfaces e zone di parcheggio intelligenti. Al termine della struttura anulare sorgerà la Torre del vento, una struttura sempre in acciaio rossa alta 120 m che produrrà energia rinnovabile. L’anello rosso avrà quindi il compito di distribuire l’energia pulita prodotta dai collettori solari, termici e fotovoltaici presenti sui tetti degli edifici, dalla Torre del Vento e quella prodotta dalle sue pavimentazioni piezometriche. Il progetto sostenibile però non si ferma agli impianti ad energia rinnovabile, va oltre. I parchi e gli edifici di tutta la valle includeranno sistemi di raccolta dell’acqua piovana e saranno circondati da un’esplosione di biodiversità, fatta perlopiù da specie di piante tipiche dell’area del bacino del Mediterraneo. A contorno saranno realizzate aree ricreative, educative e di aggregazione sociale. Non potrà mancare nel cuore del parco un monumento dedicato alle vittime del ponte Morandi, con un’installazione artistica fatta da 43 alberi, uno per ogni vittima, dal titolo Genova nel bosco. “Genova è una città superba seppure affranta da una struggente Malinconia” continua Boeri nel Manifesto che sintetizza i punti cardine su cui è basato il progetto. “Bellissima seppur nell’asprezza delle sue irriducibili contraddizioni. Una città di acciaio e mare, scolpita dal vento e dalle tragedie, ma sempre capace di rialzare la testa”. img by Stefano Boeri Architetti Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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