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Il CdM ha approvato due decreti, uno in via preliminare e uno in via definitiva, su produzione e distribuzione dei carburanti alternativi Il Consiglio dei Ministri nella seduta n°2 del 14 dicembre 2016 ha approvato in esame preliminare 5 decreti tra cui una norma, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, sulla qualità della benzina e del combustibile diesel e la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, in attuazione delle direttive UE 2015/652 e 2015/1513. Il decreto in oggetto integra precedenti direttive comunitarie già recepite, la 98/70/CE e la 2009/28/CE, con novità che interessano principalmente 5 aspetti: 1. la possibilità di conteggiare i biocarburanti ad uso aviazione, finora esclusi dal campo di applicazione della normativa di settore, per poter raggiungere l’obbligo di diminuzione delle emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita dei carburanti e dell’elettricità fornita; 2. chiarimenti sugli obblighi di comunicazione da parte dei fornitori di carburanti agli Stati membri 3. viene fissato un tetto massimo al contributo dei biocarburanti prodotti a partire da materie prime in competizione con il mondo alimentare, per ridurre i consumi da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti 4. l’introduzione di un sotto obiettivo per i biocarburanti avanzati, definiti come quelli provenienti da materie prime riportate in un elenco specifico 5. viene reso più rigoroso il sistema di tracciabilità attraverso una revisione delle premialità previste per i biocarburanti Il Consiglio dei Ministri nella stessa seduta ha approvato in via devinitiva, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, un decreto attuativo della direttiva 2014/94/UE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, con l’obiettivo di diminuire la dipendenza dal petrolio e l’impatto ambientale nel settore dei trasporti. Nello specifico il provvedimento è stato predisposto in attuazione della legge 9 luglio 2015 n. 114 recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione degli altri atti dell’Unione Europea – legge di delegazione 2014 -ed è relativo alla direttiva 2014/94/UE (di cui all’allegato B della citata legge delega) che chiedeva agli Stati di adottare un quadro strategico nazionale per la crescita del settore dei combustibili alternativi nei trasporti e per la realizzazione della relativa infrastruttura. La stessa direttiva definisce requisiti minimi per l’infrastrutturazione per i combustibili alternativi, attraverso una disciplina delle misure necessarie a assicurare la realizzazione e l’esercizio di un’infrastruttura per i combustibili alternativi e per l’attuazione delle specifiche tecniche comuni per tale infrastruttura. Il decreto definisce come obbligatori gli obiettivi per elettricità e gas naturale (gnl – gas naturale liquefatto e gnc – gas naturale compresso). Sono facoltativi gli obiettivi per idrogeno (per il quale sono previste misure solo in via sperimentale) e gpl. Sono previsti inoltre, a tutela dei consumatori, specifici obblighi, relativi alle informazioni, che devono essere chiare, circa i combustibili che possono essere utilizzati in un veicolo, mediante un’etichettatura standardizzata, oltre a indicazioni nei punti di ricarica e rifornimento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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