Impianti vecchi, perdite fisiologiche e cambiamento climatico: perchè in Italia si spreca così tanta acqua 06/11/2024
Img @Ministero delle Imprese e del Made in Italy Il Consiglio dei Ministri il 16 febbraio ha approvato un decreto-legge che ha l’obiettivo di semplificare e accelerare la programmazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), per evitare ritardi. Il decreto inoltre prevede disposizioni per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune. Il testo si compone di 3 parti: Governance Per velocizzare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, la sua regia passa alla Presidenza del Consiglio attraverso una nuova “Struttura di missione PNRR” istituita ad hoc, con incarico fino al 31 dicembre 2026, che acquisisce le funzioni della segreteria tecnica per il supporto alle attività della Cabina di regia e quelle del Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale. La nuova struttura sarà il punto di contatto nazionale per l’attuazione del PNRR. “Inoltre, si legge nel comunicato, si riorganizzano le unità di missione PNRR presso le amministrazioni centrali, che potranno anche essere internalizzate e poste all’interno di Direzione Generali già esistenti”. Sono stati rafforzati i poteri sostitutivi in caso di inadempienze delle Regioni, prevedendo che il commissario possa svolgere più interventi per l’esecuzione dei progetti del PNRR, anche in caso di progetti infrastrutturali. In caso di dissenso, potranno intervenire il Consiglio dei Ministri, il Ministro competente e la Struttura di missione PNRR. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrà il compito di monitorare la spesa dei fondi PNRR. Rafforzamento capacità amministrativa Sono previste misure per aumentare la capacità amministrativa dei Ministeri e dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato per l’attuazione dei progetti del PNRR. Semplificazione Sono state introdotte disposizioni per semplificare le procedure per gli appalti pubblici e grandi opere, estendendo l’iter previsto “per l’edilizia penitenziaria, ferroviaria e giudiziaria, in materia di conferenza dei servizi, VIA e acquisizione degli assensi dei Beni Culturali”. L’Agenzia del demanio e al Ministero della difesa potrà contribuire ai progetti del PNRR mettendo a disposizione immobili per alloggi universitari, infrastrutture sportive ed energetiche da fonti rinnovabili. Saranno semplificate le procedure per l’acquisto di strumenti informatici utili alla realizzazione del PNRR, per posa in opera di infrastrutture a banda ultralarga e per la realizzazione della piattaforma digitale nazionale dati (PDND). Sono inoltre previsti meccanismi per accelerare gli interventi sull’edilizia scolastica, per esempio i “soggetti attuatori potranno procedere all’affidamento diretto per servizi e forniture (anche di ingegneria e architettura) entro un determinato importo (inferiore a euro 215.000,00)”; verranno velocizzate le procedure per le scuole “innovative”. Sono inoltre introdotte procedure semplificate in materia di ambiente e sicurezza, per promuovere per esempio la realizzazione di impianti per la produzione di idrogeno verde e rinnovabile e sarà introdotta una disciplina disciplina della posa in opera di pannelli solari e installazione di infrastrutture energetiche da fonti rinnovabili. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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