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Progetto Idee, finanziato con 700 mila euro dall’Unione europea e coordinato dall’università di Udine che ha lo scopo di aiutare il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 Il progetto europeo di ricerca Idee, coordinato dal Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura dell’Università di Udine è dedicato alla progettazione integrata di sistemi energetici efficienti in aree urbane. Il progetto avrà una durata di 30 mesi ed è finanziato con circa 700 mila euro dall’Unione europea, Fondo europeo di sviluppo regionale, Programma Interreg VA Italia-Austria. Lo scopo principale è aiutare il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa 2020 e del Piano d’azione europeo per l’economia circolare, documenti in cui la competitività dei territori risulta essere assolutamente collegata a sostenibilità e efficienza nella gestione delle risorse. Solo attraverso l’uso di tecnologie efficienti e innovative, come il teleriscaldamento a bassa temperatura e le pompe di calore, il recupero di calore ed energia di scarto nell’industria, lo sfruttamento del potenziale della biomassa, i nostri sistemi energetici potranno diventare più efficienti e meno inquinanti. Il progetto Idee, in un’ottica di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, vuole proporre gli strumenti avanzati dedicati all’analisi e riprogettazione di sistemi energetici urbani, considerando le potenzialità offerte dai sistemi informativi geografici e dagli enormi flussi di dati (big data) ambientali, insediativi ed economici che l’evoluzione tecnologica rende disponibili a livello territoriale. Damiana Chinese, coordinatrice del progetto sottolinea a questo proposito quanto sia importante che i dati siano interpretati in maniera integrata, combinandoli con metodi di valutazione di interventi di efficientamento energetico realizzabili in ambito civile ed industriale. Le amministrazioni potranno più facilmente definire le soluzioni tecnologiche più innovative applicabili in funzione delle caratteristiche del loro territorio, considerando anche gli impatti ambientali e i ritorni economici. L’iniziativa è coordinata dall’Università di Udine in collaborazione con i partner Certottica Scrl, Research Studios Austria Forschungsgesellschaft mbH, Università Iuav di Venezia e Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Piave appartenenti alla provincia di Belluno. La fase applicativa del progetto coinvolgerà direttamente le amministrazioni locali e, per quanto riguarda l’Italia soprattutto le zone industriali. I partner hanno individuato come casi studio per l’applicazione sperimentale dei modelli di ricerca il Consorzio Nip di Maniago e l’area urbana adiacente per la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Feltre per la Regione Veneto e l’area turistica del Salzburger Seenland per il Land Salzburg. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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