Human Technopole HQ, il Progetto a Piuarch



Lo studio milanese Piuarch ha vinto il concorso internazionale di progettazione dello Human Technopole Headquarter nell’area di Mind a nord di Milano. Il progetto si organizza attorno a tre spazi fondamentali: un parterre attrezzato, una piazza coperta e un giardino pensile. L’edificio sarà alto 61 metri, avrà 11 piani fuori terra e si svilupperà su una superficie di 35mila metri quadrati. L’investimento è di oltre 94 milioni di euro. Previsti tre anni di lavori

a cura di Pietro Mezzi

Human Technopole HQ, il Progetto a Piuarch

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È lo studio milanese Piuarch ad essersi aggiudicato il concorso internazionale di progettazione dello Human Technopole Headquarter nell’area della Milano Innovation District (Mind).

Lo hanno comunicato venerdì scorso i vertici di Arexpo e della Fondazione Human Technopole.

L’edificio andrà a completare il campus dell’istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, che al termine di tutti i lavori previsti occuperà una superficie di 55mila metri quadri, di cui 35mila destinati a laboratori, e si comporrà dei tre edifici esistenti – Palazzo Italia, Padiglione Nord, Padiglione Sud – più un altro palazzo di nuova costruzione, il South Building, che sarà completato per il 2025.

I fabbricati ospiteranno i vari centri di ricerca e le facilities scientifiche. L’area del campus è stata pensata per mantenere una continuità con gli spazi circostanti del Decumano e del Cardo dell’impianto di Milano Expo2015 e preservare al contempo il rapporto visivo con Palazzo Italia, che diventa così parte integrante dello spazio pubblico.

A regime, lo Human Technopole impiegherà fino a mille scienziati in diversi settori tra cui biologia, bioinformatica, chimica, ingegneria, fisica, matematica, scienze della salute, studi computazionali e informatica che lavoreranno insieme su tematiche di ricerca di rilevanza biomedica.

Tre gli spazi fondamentali

Lo Human Technopole Headquarter progettato dagli architetti di Piuarch – che negli anni si sono affermati anche per una serie di interventi di riqualificazione sul territorio milanese come il Mecenate District e Porta Nuova – sarà alto 61 metri, avrà undici piani fuori terra (e uno interrato) e si svilupperà su una superficie complessiva di 35mila metri quadrati, di cui 16.500 dedicati a laboratori per la ricerca scientifica e 3mila a terrazze e coperture verdi.

Vi troveranno posto laboratori di biochimica e biologia molecolare, strumentazioni scientifiche d’avanguardia tra cui microscopi ottici, spazi per un ampliamento della facility di microscopia crio-elettronica e 800 postazioni di lavoro per i ricercatori.

In aggiunta saranno disponibili spazi comuni, sale riunioni e aule per eventi e corsi di formazione. Il progetto si organizza attorno a tre spazi fondamentali: un parterre attrezzato, una piazza coperta e un giardino pensile; i tre spazi formano una sequenza ininterrotta dal piano terra fino alla sommità dell’edificio.

A livello del suolo il parterre mette in relazione la nuova sede con le altre architetture del campus, tra cui Palazzo Italia.

Il nuovo edificio sarà costituito da due volumi funzionali e flessibili, che si svilupperanno intorno al common ground, il punto focale da cui si genera l’intera costruzione: uno spazio centrale che sarà il cuore dell’edificio, sia per collocazione che per funzione.

Sarà infatti centro di snodo delle attività attorno al quale si distribuiscono i laboratori e gli uffici e sarà caratterizzato da un piano terra, parte aperto e parte vetrato.

Da un lato, il gigantesco vuoto a tutt’altezza, inondato di luce naturale, è attraversato da un sistema di rampe e passerelle che connettono tutti i livelli dell’edificio. Al tempo stesso, la piazza coperta, su cui affacciano tutti gli uffici e i laboratori, è uno spazio cruciale d’interazione e di scambio: la gradinata centrale e diverse aree d’incontro ne fanno un luogo ideale per il dialogo tra i ricercatori.

Human Technopole HQ, la piazza centrale

Partendo dal piano terra, lo spazio comune si snoderà all’interno fra i dieci piani creando un unicum interconnesso che arriva fino al tetto, dando vita a nuovi spazi di aggregazione e relax.

I piani dal primo al nono saranno dedicati ai laboratori e agli uffici amministrativi, mentre all’ultimo piano saranno ospitate le zone ristoro, le aule per attività formativa, sale riunioni e di rappresentanza, uffici dirigenziali e le terrazze con accesso alla copertura.

Human Technopole HQ, lo spazio centrale interno

Le terrazze verdi e la sostenibilità

Queste ultime rappresentano l’elemento iconico dell’edificio: sono composte da falde asimmetriche e da una sequenza di terrazze verdi esposte a sud con vista sulla città. Il sistema di copertura permette il corretto controllo delle acque e contribuisce, grazie all’impianto fotovoltaico e allo stesso tetto verde, alla produzione di energia rinnovabile in coerenza con l’approccio green progettuale perseguito.

Human Technopole HQ, la copertura verde

Il giardino pensile è il naturale complemento della piazza coperta: qui, il campus verticale introverso si apre al suo intorno e alla città.

Sulle falde asimmetriche si alternano pendii verdi e piantumati, gradinate e ampie piattaforme in legno, che moltiplicano la disponibilità di spazi polifunzionali, utilizzabili liberamente.

Il progetto concepisce il nuovo edificio come un ecosistema altamente sostenibile. Le superfici verdi al livello del suolo e in quota permettono la gestione corretta delle acque meteoriche.

Gli impianti fotovoltaici installati sulle pensiline al piano terra, in facciata e in copertura, contribuiscono al fabbisogno energetico dell’edificio.

I frangisole orientati che scandiscono i prospetti calibrano l’apporto della luce solare nei diversi periodi dell’anno.

Il concorso di architettura

L’assegnazione del progetto è stata l’esito di un concorso internazionale pubblicato sul sito di Arexpo e sulla piattaforma Concorrimi.it dell’Ordine degli architetti della provincia di Milano. La gara ha previsto due fasi consecutive: la prima caratterizzata da procedura anonima per individuare le sette migliori proposte progettuali (su 31 pervenute), che hanno avuto poi accesso alla fase successiva. Nella seconda parte del processo di selezione, sempre in forma anonima, è stato individuato il vincitore. L’investimento per il nuovo fabbricato è stimato in 94,5 milioni di euro. La durata dei lavori sarà di circa tre anni.



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