Le due torri verdi di Utrecht



Due edifici multipiano con centinaia di alberi e migliaia di arbusti saranno realizzati in una zona centrale della città olandese. I progetti sono che si sono aggiudicati il concorso di progettazione del programma immobiliare Wonderwoods. La consegna è prevista per il 2022

a cura di Pietro Mezzi

Prospetto delle due torri verdi di Utrecht

Prospetto delle due torri (credits MVSA Architects)

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Stefano Boeri Architetti e MVSA Architects di Amsterdam hanno vinto il concorso di riqualificazione della zona di Jaarbeursboulevard a Utrecht in Olanda.

La zona è una delle più trafficate dell’intera città: si calcola che ogni anno vi transitino un milione e mezzo di pedoni.

Il progetto dei due studi di architettura si è concentrato sulla realizzazione di due torri verdi che fanno parte del programma immobiliare Wonderwoods, che si sta sviluppando nei pressi della stazione ferroviaria di Utrecht.

Oltre a residenze e uffici, il paino di intervento prevede la realizzazione di ristoranti, negozi, strutture per l’istruzione, parcheggi per bici e auto elettriche, spazi pubblici per il tempo libero, oltre al servizio di mobilità intelligente “we drive solar”.

Le due torri verdi di Utrecht di Stefano Boeri Architetti e MVSA Architects

Le due torri verdi di Utrecht: in primo piano l’edificio progettato da MVSA Architects; sullo sfondo quello progettato da Stefano Boeri Architetti (render ©A2Studio)

Il progetto, proposto dal Consorzio G&S Vastgoed e Kondor Wessels Projecten, prevede la costruzione di due edifici multipiano, distinti dal punto di vista architettonico, ma affini nella volontà di ricreare natura all’interno dell’abitare contemporaneo, senza rinunciare all’apporto della tecnologia.

Il progetto è animato dalla relazione dinamica tra architettura, natura e tecnologia. La torre di Stefano Boeri Architetti (lotto A) è definita da forme angolari e linee orizzontali, mentre la torre di MVSA Architects presenta angoli senza curve e un ritmo verticale. Entrambe le torri condividono un abbondante presenza di elementi verdi e una chiara struttura a gradoni, simile a terrazze, che corrispondono alle differenti destinazioni: uffici, residenze, commercio e spazi pubblici. La superficie complessiva è di 65mila metri quadrati.

Le dotazioni di verde ai piani inferiori delle due torri verdi di Utrecht

Le dotazioni di verde ai piani inferiori delle due torri (render ©A2Studio)

La torre di Boeri Architetti

La torre del lotto A è un’architettura introversa, circondata dalla natura. È alta 90 metri e ospiterà 360 alberi e 9.640 arbusti e piante fiorite (l’equivalente di un ettaro di bosco).

Secondo i progettisti ogni anno, a pieno regime, gli alberi della torre assorbiranno circa 5.400 chilogrammi di CO2 e produrranno circa 41.400 chilogrammi di ossigeno.

I piani inferiori della torre progettata da Stefano Boeri Architetti a Utrecht

I piani inferiori della torre progettata da Stefano Boeri Architetti (render SBA)

Con le sue quattro facciate sovrapposte l’edificio di Boeri definisce una rotazione del corpo del fabbricato che si solleva e si stacca progressivamente dall’allineamento della via sottostante (Croeselaan), per posizionarsi secondo un orientamento est-ovest.

Piano terra della torre A di Utrecht

Piano terra della torre A (credits SBA)

In relazione della composizione cromatica, dello spessore della massa biologica, dell’incidenza solare e della stagionalità, le facciate della torre cambieranno spesso aspetto e immagine.

L’ingresso alla torre rogettata da Stefano Boeri Architetti a Utrecht

L’ingresso alla torre A (render SBA)

Al piano terra, direttamente connesso con il giardino al sesto piano, sarà realizzato il Vertical Forest Hub, un centro di documentazione e ricerca sulla forestazione urbana nelle città del mondo: uno spazio dove apprendere le soluzioni tecniche e botaniche delle torri verdi di Utrecht e di monitorare gli stati di avanzamento delle realizzazioni simili in costruzione nel mondo.

Il sistema del verde della torre A di Utrecht

Il sistema del verde della torre A (credits SBA)

La torre di MVSA

La seconda torre (lotto B), progettata da MVSA, è un’architettura estroversa: nel progetto degli architetti olandesi la vegetazione si trova all’interno dell’edificio e da lì punta verso l’esterno.

La torre è alta 70 metri ed è stata progettata pensando alla serra, con giardini illuminati naturalmente e altri di tipo invernale.

La scomposizione dei volumi della torre B di Utrecht

La scomposizione dei volumi della torre B (credits MVSA Architects)

Grazie a finestre dalle dimensioni generose il verde emerge dall’interno verso l’esterno: ciò permette alla natura di connettersi con quella collocata al di fuori del fabbricato.

Le altezze sfalsate dell’edificio creano delle terrazze di oltre duemila metri quadrati di superficie. L’edificio infine ha finiture eleganti, con elementi in ceramica che richiamano la storia artigianale di Utrecht.

L’architettura della torre è stata concepita per ospitare differenti attività come negozi (noleggio di biciclette, snack bar), un giardino del tè, un supermercato biologico, una palestra e diversi atelier.

La sostenibilità di Wonderwoods si caratterizza anche per le certificazioni ambientali che i due edifici intendono conseguire, come la Well Building Standard per le residenze e il Breaam Excellent per gli uffici.

Il termine dei lavori, emergenza sanitaria permettendo, è previsto per il 2022.

Utrecht città sostenibile

L’intervento di Wonderwoods si colloca all’interno di una strategia urbana che prevede che i tetti delle case debbano diventare verdi o essere equipaggiati con pannelli solari.

L’obiettivo è accrescere la biodiversità in città e creare un ambiente cittadino sostenibile, all’interno del quale anche l’intervento di Wonderwoods fa parte.

Di recente, il consiglio comunale cittadino ha introdotto l’obbligo di rendere più verdi i tetti della città, anche di quelli di proprietà privata, aiutando i singoli proprietari con incentivi finanziari (il 50% dei costi di investimento sarebbe coperto dal Comune fino a un massimo di 20mila euro per domanda).

In uno studio del 2019, l’organizzazione Natur & Milieu ha dichiarato Utrecht città sostenibile d’Olanda per quanto riguarda l’acquisto di energia verde, le zone ambientali, lo sfruttamento dell’energia solare e lo sviluppo della mobilità ciclistica.

Lo scorso anno il Comune ha completato l’installazione di tetti verdi su 316 fermate delle linee di autobus. Le coperture sono state piantumate con sedum, una pianta grassa dai piccoli fiori gialli apprezzata da uccellini, api e farfalle.

Le stesse fermate degli autobus sono equipaggiate con panchine di bambù, illuminazione a Led e 96 di esse sono dotate di pannello solare. Le fondazioni delle pensiline sono realizzate in cemento riciclato. Infine, a dimostrazione del carattere green, il comune olandese ha deciso di mettere al bando le campagne pubblicitarie di società che promuovo l’uso di combustibili fossili.



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