Quattro Università italiane tra le 100 più sostenibili al mondo

Pubblicato l’UI GreenMetric Ranking 2018 che valuta la sostenibilità delle Università: al primo posto la Wageningen University & Research. Tra le prime 100 anche l’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna, l’Università degli Studi di Torino, Ca’ Foscari di Venezia e Milano Bicocca

L'Alma Mater di Bologna è la più sostenibile tra le Università italiane

Lo scorso dicembre sono stati pubblicati i risultati dell’UI GreenMetric World University Ranking, iniziativa di Universitas Indonesia, che dal 2010, unica al mondo, valuta la sostenibilità ambientale degli atenei, l’impegno a ridurre la propria impronta di carbonio, contribuendo a combattere il cambiamento climatico globale. 

Le Università sono classificate in base a un sistema a punteggio che considera 6 indicatori principali: ambiente e infrastrutture, energia e cambiamenti climatici, rifiuti, acqua, trasporti e istruzione, voce quest’ultima che considera che quanti corsi sono dedicati ai temi legati alla sostenibilità ambientale.

Nel Ranking si valutano anche le dimensioni degli Atenei, sia in termini spaziali sia di popolazione, le tipologie di strutture, la posizione del campus e la quantità di spazio verde.

Infine una sezione dedicata agli investimenti e finanziamenti valuta quanti progetti di ricerca sono presenti in ambito di sostenibilità ambientale.

Quest’anno hanno partecipato 719 università di 81 paesi, in aumento rispetto all’anno scorso con 619 università provenienti da 76 paesi. Per la prima volta hanno aderito nuovi Paesi tra cui Belgio, Bulgaria, Costa Rica, Croasia, Malta.

  

L’università più sostenibile del mondo è l’Ateneo di Wageningen, nei Paesi Bassi.

 L'Ateneo di Wageningen, nei Paesi Bassi, il più sostenibile al mondo

Per quanto riguarda l’Italia, prima è l’Università di Bologna, al 15° posto della Classifica, che ha scalato in un anno 14 posizioni, seguita dall’Università degli Studi di Torino, al 47° posto, dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, in 88esima posizione e da Milano Bicocca, al 98° posto, che sale di otto posizioni rispetto allo scorso anno, grazie soprattutto ai molti progetti avviati nell’ambito dell’energia, dei rifiuti, della mobilità, dei cambiamenti climatici, dell’acqua, del cibo e dell’education.

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