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Il settore edilizio e quello dei trasporti rappresentano il 58% del consumo energetico globale e sono responsabili del 26% delle emissioni di gas serra. Ridurre drasticamente queste emissioni per contrastare il cambiamento climatico è un obbligo. La domanda non è più se possiamo ridurre le emissioni, ma come possiamo farlo nel modo più efficace e rapido possibile. Uno studio pubblicato su Nature Energy, condotto da un team internazionale di esperti tra cui i ricercatori del CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), dimostra che è possibile ottenere riduzioni significative delle emissioni grazie a tecnologie già disponibili. Attraverso una combinazione di elettrificazione, maggiore efficienza energetica e cambiamenti nel consumo di energia, possiamo accelerare la decarbonizzazione senza attendere innovazioni future. Secondo i risultati della ricerca, l’elettrificazione di edifici e trasporti può ridurre le emissioni fino all’85% negli edifici e fino al 91% nei trasporti entro il 2050. Tuttavia, per evitare un sovraccarico delle reti elettriche e rendere la transizione più efficace dal punto di vista economico, è necessario combinare diverse strategie. Per la transizione di edilizia e trasporti servono elettrificazione, efficienza e ottimizzazione La ricerca evidenzia tre strategie fondamentali per ridurre le emissioni nei settori edilizio e dei trasporti , che devono essere integrate per massimizzare l’efficacia della transizione energetica. La prima strategia è l’elettrificazione, ovvero la diffusione di tecnologie come i veicoli elettrici e le pompe di calore, che da sole potrebbero abbattere le emissioni dirette fino al 77% negli edifici e del 22-86% nei trasporti entro il 2050. A questa si affianca il miglioramento dell’efficienza energetica, che passa attraverso interventi strutturali come un isolamento termico più avanzato, l’impiego di materiali ad alte prestazioni e l’adozione di sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento (HVAC) più performanti, tutti elementi in grado di ridurre significativamente il fabbisogno energetico. Infine, un ruolo essenziale è giocato dai cambiamenti comportamentali e dall’ottimizzazione dell’uso dell’energia: soluzioni come una gestione più intelligente dei termostati, la riduzione delle dimensioni delle abitazioni e un approccio più sostenibile alla mobilità possono contribuire in modo determinante a limitare il consumo complessivo di energia. Uno degli aspetti più interessanti dello studio è la dimostrazione che un approccio combinato può ridurre la domanda complessiva di elettricità tra l’8% e il 33% all’anno. Questo significa che la transizione verso l’energia pulita non solo riduce le emissioni, ma evita anche una pressione eccessiva sulle infrastrutture elettriche, rendendo il cambiamento più sostenibile dal punto di vista economico e gestionale. “Questi risultati dimostrano che la transizione verso l’energia pulita negli edifici e nei trasporti può essere più gestibile di quanto si pensasse”, spiega Johannes Emmerling, Senior Scientist al CMCC. “Combinando l’elettrificazione con una maggiore efficienza e un uso più intelligente dell’energia, possiamo ottenere riduzioni drastiche delle emissioni e allo stesso tempo ridurre la pressione sui sistemi elettrici”. Un approccio integrato: la vera sfida è l’attuazione A differenza di studi precedenti che analizzavano singole misure in modo isolato, questa ricerca utilizza un approccio più ampio, basato su sette diversi modelli di valutazione integrata (Integrated Assessment Models). La ricerca sottolinea come l’efficacia delle strategie dipenda fortemente dalle politiche adottate. Una transizione basata solo sull’elettrificazione, ad esempio, potrebbe sovraccaricare le reti elettriche e risultare più costosa rispetto a un mix equilibrato di soluzioni. “Il nostro studio mette in evidenza l’importanza della domanda nel processo della decarbonizzazione, un aspetto spesso trascurato”, afferma Alice Di Bella, ricercatrice del CMCC. “Confrontando i risultati di più modelli, forniamo prove solide che l’elettrificazione, l’efficienza e i cambiamenti comportamentali sono soluzioni fattibili ed efficaci per la mitigazione del clima”. Lo studio sottolinea che i responsabili politici devono agire rapidamente per implementare strategie integrate, incentivando non solo la diffusione delle tecnologie elettriche, ma anche interventi di efficienza energetica e scelte di consumo più sostenibili. La sfida principale, infatti, non è di natura tecnologica, ma politica e strategica. “Il nostro lavoro evidenzia che gli strumenti per ridurre le emissioni sono già nelle nostre mani”, conclude Emmerling. “La difficoltà principale non riguarda la tecnologia, ma la politica e l’attuazione strategica. Combinando queste strategie in modo intelligente, possiamo ottenere riduzioni significative delle emissioni rendendo la transizione più accessibile, riducendo la pressione sulle reti elettriche e garantendo un futuro più sostenibile”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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