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Pubblicata in GU la Direttiva UE 2018/844: entro il 2050 edifici a energia quasi zero, riduzione delle emissioni in UE dell’80-85%. Misure per la mobilità elettrica, nuovi strumenti per edifici smart Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (L 156/75) la Direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Obiettivo della nuova direttiva, che entrerà in vigore il prossimo 9 luglio, è arrivare entro il 2050 alla realizzazione di edifici pubblici e privati a consumo di energia vicino allo zero (NZEB), assicurare la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto al 1990, aumentare la quota di consumo di energia da fonti rinnovabili, migliorare il risparmio energetico, la sicurezza energetica, la competitività e la sostenibilità dell’Europa. Entro 20 mesi dalla pubblicazione in GU (10 marzo 2019) gli Stati membri dovranno recepire le nuove norme con specifiche disposizioni legislative, sviluppare piani nazionali a lungo termine a sostegno della riqualificazione efficiente degli edifici sia pubblici che privati, tali da garantire la diminuzione delle emissioni in UE dell’80-85% rispetto ai livelli del 1990. Ogni Stato membro dovrà (articolo 2 bis Strategia di ristrutturazione a lungo termine) definire una strategia a lungo termine a sostegno della “ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e non residenziali, sia pubblici che privati, al fine di ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, facilitando la trasformazione efficace in termini di costi degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero”. A questo proposito gli Stati membri sono tenuti a definire una tabella di marcia con misure e indicatori di progresso, con tappe indicative per il 2030, il 2040 e il 2050, misurabili e stabiliti a livello nazionale in vista dell’obiettivo di lungo termine per il 2050 di ridurre le emissioni di gas a effetto serra nell’Unione dell’80-95% rispetto al 1990. Ricordiamo che oggi circa il 40% del consumo finale di energia nel Vecchio Continente dipende dalle costruzioni. Gli interventi previsti Tra le principali novità è previsto il forte sostegno alla mobilità elettrica (art. 8): – Gli edifici non residenziali di nuova costruzione e quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, nel caso in cui siano previsti più di 10 posti auto, dovranno integrare almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici ai sensi della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio. Dovranno inoltre essere installate infrastrutture di cablaggio per la ricarica di veicoli elettrici nei nuovi edifici residenziali e in quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti. – Per quanto riguarda gli edifici residenziali di nuova costruzione e gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti con più di dieci posti auto, gli Stati membri assicurano l’installazione, in ogni posto auto, di infrastrutture di canalizzazione, segnatamente condotti per cavi elettrici, per consentire l’installazione in una fase successiva di punti di ricarica per i veicoli elettrici. Strumenti intelligenti per aumentare l’efficienza energetica Entro la fine del 2019 la Commissione dovrà introdurre un “indicatore d’intelligenza” capace di monitorare i miglioramenti degli edifici relativi a operatività e interazione con la rete, adattando il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti. Su tutti gli immobili, nuovi o ristrutturati, su cui vengano installati nuovi generatori di calore, si dovranno prevedere dispositivi automatizzati per regolare i livelli di temperatura. Diventeranno più severe le norme sull’ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento e sull’automazione degli edifici. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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