300 sensori IoT a Milano per monitorare inquinamento e piante

La smart city per una città meno inquinata e piante in salute: succede a Milano grazie al progetto Prospettiva Terra. I 300 sensori IoT, posti su altrettante piante alla Biblioteca degli Alberi di Milano, aiuteranno a monitorare e analizzare l’inquinamento.

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300 sensori IoT a Milano per monitorare inquinamento e piante

300 sensori IoT, Internet of Things, sviluppati da Stefano Mancuso e PNAT e posizionati su altrettante piante di Milano, permetteranno per i prossimi 18 mesi di analizzare i dati relativi all’inquinamento, monitorare lo stato di salute delle piante di BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano, e mettere in campo azioni di sostenibilità ambientale. È quello che prevede il progetto Prospettiva Terra, che vuole dare “voce” agli alberi.

Uno dei 300 sensori posizionati sugli alberi della Biblioteca di Milano per monitorare la qualità dell'aria

I sensori sono stati sviluppati da PNAT- spin-off dell’Università di Firenze, insieme a Stefano Mancuso, Accademico, Professore universitario e divulgatore, oltre che co-fondatore di Prospettiva Terra insieme a Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group Italia.

Prospettiva Terra è un progetto senza scopo di lucro che vede il coinvolgimento di aziende, no profit, comunità scientifica e istituzioni, che sostengono progetti di ricerca per affrontare il problema del riscaldamento globale.

Sensori IoT a Milano: i risultati

I 300 sensori IoT applicati sugli alberi del Parco in Portanuova nei primi tre giorni di funzionamento, in aprile, hanno consentito di stoccare più di 101 tonnellate di CO₂ e di rimuovere 570 grammi di sostanze nocive. Si stima che i benefici arriveranno a 71 kg in un anno. E non saranno solo ambientali, ma anche economici: circa €5.013,38.

Posa di uno dei 300 sensori posizionati sugli alberi della Biblioteca di Milano per monitorare la qualità dell'aria

Tutti i dati generati dai sensori IoT saranno messi a disposizione della Pubblica Amministrazione e anche della cittadinanza., permettendo così di comprendere il lavoro fondamentale che le piante svolgono per mitigare il micro-clima urbano, migliorare la qualità dell’aria e contrastare il cambiamento climatico. Temi particolarmente sentiti dai milanesi che risultano essere i più preoccupati per l’ambiente tra i cittadini delle grandi metropoli europee (82%) e chiedono alle istituzioni di “fare di più” come emerge dalla ricerca “Milanesi e sostenibilità ambientale, un confronto con i cittadini di altre metropoli del mondo”, elaborata dalla divisione Annalect di Omnicom Media Group.

Per una gestione più efficiente e sostenibile del verde urbano

I dispositivi IoT permetteranno di ottenere, in tempo reale, i dati dello stoccaggio di CO₂, della rimozione delle polveri sottili e della stabilità degli alberi. Quest’ultimo dato, in particolare, è una novità assoluta nel panorama scientifico. I sensori potranno rilevare le frequenze di oscillazione della pianta nel tempo e fornire preventivamente anche dati utili per valutare il rischio di caduta o di instabilità, rendendo più efficiente la gestione del verde urbani, a vantaggio della Pubblica Amministrazione.

Uno dei 300 sensori posizionati sugli alberi della Biblioteca di Milano per monitorare la qualità dell'aria

Secondo la ricerca Annalect, sarebbero proprio le istituzioni a dover promuovere azioni sostenibili e a dover fare di più, dotandosi anche di forme di collaborazione nuove: il 27% dei milanesi e il 28% degli italiani ritengono, infatti, che collaborare con i privati sia necessario per concretizzare più progetti.

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