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A cura di: Tommaso Tautonico La domanda globale di elettricità crescerà in media del 3,4% annuo fino al 2026. Lo dichiara il rapporto “Electricity 2024” pubblicato dall’International Energy Agency (Iea), l’Agenzia internazionale dell’energia, che offre un’analisi annuale sugli sviluppi e le politiche del mercato elettrico, con previsioni sulla domanda, l’offerta e le emissioni di anidride carbonica del settore fino al 2026. Il calo dei consumi energetici nelle economie avanzate, evidenzia il rapporto, ha frenato la crescita della domanda globale di energia nel 2023 ma nei prossimi tre anni si prevede una crescita ad un ritmo sostenuto. Nel 2023 la domanda è aumentata del 2,2%, una crescita inferiore rispetto al 2,4% registrata nel 2022. Mentre Cina, India e numerosi Paesi del Sud-est asiatico hanno registrato uno sviluppo importante, le economie avanzate hanno registrato cali sostanziali a causa di un contesto macroeconomico poco brillante e di un’inflazione elevata, che hanno ridotto la produzione manifatturiera e industriale. Le rinnovabili crescono più della domanda Nei prossimi tre anni, continua il rapporto, le cose cambieranno. Il miglioramento delle prospettive economiche sarà il principale driver nella crescita della domanda sia nei Paesi con economie avanzate e sia nei Paesi con economia emergenti. Una crescita che, come anticipato in apertura arriverà al 3,4% annuo fino al 2026. La produzione record di elettricità da fonti energetiche a basse emissioni (che comprende il nucleare e le energie rinnovabili come solare, eolico e idroelettrico), dichiara il rapporto, è destinata a coprire tutto l’aumento della domanda globale dei prossimi tre anni. Si prevede che le fonti a basse emissioni, oltre a ridurre il ruolo dei combustibili fossili nella produzione globale di elettricità, rappresenteranno quasi la metà della produzione mondiale di elettricità entro il 2026. Nei prossimi tre anni, la produzione di energia a basse emissioni è destinata ad aumentare al doppio del tasso di crescita annuale registrato tra il 2018 e il 2023. Una crescita destinata a sostituire la produzione globale alimentata a carbone, che si prevede diminuirà in media dell’1,7% annuo fino al 2026. Un cambiamento che produrrà una diminuzione di oltre il 2% nel 2024 delle emissioni globali di CO2, seguita da lievi diminuzioni nel 2025 e nel 2026. Inoltre, continua il rapporto, si prevede che le energie rinnovabili forniranno, entro l’inizio del 2025, più di un terzo della produzione totale di elettricità a livello globale, passando dal 30% registrato nel 2023 al 37% nel 2026. Crescita supportata in gran parte dall’espansione del solare fotovoltaico, sempre più economico. Durante questo periodo, le energie rinnovabili sono destinate a compensare la crescita della domanda nelle economie avanzate come Stati Uniti e Unione Europea, sostituendo l’offerta derivante dai combustibili fossili. “Il settore energetico produce più emissioni di CO2 di qualsiasi altro settore dell’economia mondiale” ha dichiarato Fatih Birol, Direttore Esecutivo dell’Agenzia. “E’ incoraggiante che la rapida crescita delle energie rinnovabili e una costante espansione dell’energia nucleare siano sulla buona strada per soddisfare l’aumento della domanda globale di energia nei prossimi tre anni” conclude. Il panorama mondiale Si prevede che circa l’85% della domanda aggiuntiva di elettricità fino al 2026 deriverà dalle economie non avanzate, con Cina e India player principali. Mentre la Cina fornisce la quota maggiore della crescita della domanda globale di elettricità in termini di volume, l’India registra il tasso di crescita più rapido, tra le principali economie. Nel 2023, la domanda di elettricità della Cina è aumentata del 6,4%, trainata dai servizi e dai settori industriali. Con lo sviluppo economico del Paese che dovrebbe rallentare, secondo le previsioni dell’Agenzia il ritmo di crescita della domanda di elettricità cinese scenderà al 5,1% nel 2024, al 4,9% nel 2025 e al 4,7% nel 2026. Negli Stati Uniti la domanda di elettricità è diminuita dell’1,6% nel 2023 dopo essere aumentata del 2,6% nel 2022, ma si prevede una ripresa nel periodo di previsione 2024-26. In Unione Europea, nel 2023, la domanda di elettricità è diminuita per il secondo anno consecutivo. Come nel 2022, il fattore principale che ha ridotto la domanda di energia è il consumo più debole del settore industriale. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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