Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Inondazioni, ondate di calore e crisi climatica: in l’Europa il 2023 è stato l’anno nero per il clima 08/05/2024
Le soluzioni Viessmann per l’efficienza energetica, in linea con la direttiva “Case Green” 16/05/2024
Pompa per il vuoto testo 565i: la soluzione per l’evacuazione degli impianti di condizionamento 14/05/2024
Big Aquarea T-CAP Serie M di Panasonic: la pompa di calore per case multifamiliari ed edifici commerciali 10/05/2024
A cura di:La Redazione Parlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo per definire la nuova direttiva sulla qualità dell’aria volta a ridurre l’inquinamento atmosferico in UE – che ad oggi causa circa 300.000 decessi prematuri all’anno, garantire un ambiente pulito e sano per i cittadini, gli ecosistemi naturali e la biodiversità, con l’obiettivo di raggiungere un inquinamento atmosferico pari a zero entro il 2050. L’accordo deve ancora essere adottato dal Parlamento e dal Consiglio, dopodiché la nuova legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. I Paesi dell’UE avranno poi due anni di tempo per applicare le nuove regole. Obiettivi più severi di qualità dell’aria Le nuove norme fissano limiti e obiettivi più severi al 2030 rispetto a quelli attuali, per diversi inquinanti, tra cui il particolato (PM2,5, PM10), l’NO2 (biossido di azoto) e l’SO2 (biossido di zolfo). Successivamente gli standard della qualità dell’aria saranno rivisti ogni 5 anni, o anche più spesso se lo richiedessero le nuove scoperte scientifiche. Per i due inquinanti con il più alto impatto documentato sulla salute umana, PM2,5 e NO2, i valori limite annuali saranno più che dimezzati, passando rispettivamente da 25 µg/m³ a 10 µg/m³ e da 40 µg/m³ a 20 µg/m³. Verranno inoltre aumentati i punti di campionamento della qualità dell’aria nelle città. In determinate condizioni gli Stati membri potranno chiedere di posticipare la scadenza del 2030 fino a 10 anni, per esempio nel caso in cui si possano raggiungere i target richiesti solo sostituendo una parte considerevole dei sistemi di riscaldamento domestico esistenti. L’accordo prevede inoltre di fornire ai cittadini le informazioni e gli indici di qualità dell’aria, dei possibili sintomi associati all’inquinamento e sui rischi per la salute dovuti alle varie sostanze. Inoltre i cittadini avranno diritto a un risarcimento in caso di problemi di salute dovuti alla violazione delle nuove norme nazionali. Tabelle di marcia per i singoli paesi Entro il 31 dicembre 2028 tutti gli Stati membri dovranno fissare piani e tabelle di marcia che definiscano le misure a breve e a lungo termine per garantire la qualità dell’aria e conformarsi ai valori limite proposti dal parlamento. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/05/2024 300 sensori IoT a Milano per monitorare inquinamento e piante A cura di: Federica Arcadio 300 sensori IoT, posti su altrettante piante alla Biblioteca degli Alberi di Milano, aiuteranno a monitorare ...
15/05/2024 Smog in Lombardia, l'allevamento responsabile del 25% dell'inquinamento A cura di: Tommaso Tetro Un nuovo studio evidenzia che l'allevamento contribuisce fino al 25% sullo smog in Lombardia, una delle ...
10/05/2024 Il ruolo delle città europee per combattere il cambiamento climatico A cura di: Raffaella Capritti La maggior parte degli europei vive in aree urbane e le città svolgono un ruolo fondamentale ...
03/05/2024 Ma quale uscita dal carbone: nel 2023 si registra un aumento del 2% A cura di: Tommaso Tautonico Nel 2023 la capacità operativa di carbone è aumentata del 2%: secondo il Global Energy Monitor ...
01/05/2024 Italia taglia 7,7% emissioni CO2 in 2023 con forte crescita rinnovabili A cura di: Tommaso Tetro Taglio emissioni di CO2 e crescita rinnovabili: Italia in linea con target 2030. L'energia consumata deriva ...
30/04/2024 G7: firmata la Carta di Venaria. Stop del carbone dal 2030 al 2035 A cura di: Raffaella Capritti Si è concluso il G7 di Torino: stop al carbone entro il 2035, incremento delle rinnovabili. ...
29/04/2024 Cambiamento climatico: rischi per la salute per il 70% dei lavoratori A cura di: Raffaella Capritti Il cambiamento climatico sta avendo gravi ripercussioni sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori in tutte ...
24/04/2024 Clima: raddoppiare gli investimenti per raggiungere gli obiettivi del 2030 A cura di: Tommaso Tautonico Nonostante gli investimenti climatici nei Paesi UE siano cresciuti del 9% nel 2022, non saranno sufficienti ...
17/04/2024 Crisi climatica minaccia numero per la salute, oltre 250mila morti all'anno al 2050 A cura di: Tommaso Tetro Il Wwf in occasione del World health day chiede interventi urgenti per abbattere le emissioni di ...
15/04/2024 Overshoot day 2024: in Italia è il 19 maggio A cura di: Federica Arcadio In soli cinque mesi l’Italia arriva all'overshoot day, consuma cioè tutte le risorse naturali “dell’anno”. Solo ...