Condizionatori, si può scaricare la spesa anche senza ristrutturare casa?

Come avere i bonus destinati a condizionatori e pompe di calore: le agevolazioni previste per chi non vuole o non può eseguire ristrutturazioni interne.

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Bonus Condizionatori, si può scaricare la spesa anche senza ristrutturare casa?

Grazie a numerosi bonus, sconti e detrazioni fiscali, oggi è possibile installare condizionatori e pompe di calore a prezzi agevolati. Il requisito da rispettare è che gli apparecchi installati siano di classe energetica alta, con prestazioni ottimali in grado di abbattere consumi e costi in bolletta.

Non esiste un unico bonus condizionatori, al contrario esistono diverse “vie” per scaricare i costi nella Dichiarazione dei redditi e recuperare parte di quanto speso. Stima parlando del bonus mobili, del Superbonus e dell’Ecobonus. Soltanto uno di questi non richiede come requisito indispensabile la presenza di lavori di ristrutturazione interna.

I bonus in vigore per detrarre condizionatori e pompe di calore

L’acquisto di condizionatori e pompe di calore è agevolato dallo Stato tramite diversi bonus, da richiedere sia in presenza di ristrutturazione edilizia che senza.

Le detrazioni per l’installazione dei condizionatori sono state introdotte dalla Legge di bilancio 2021 e confermante fino al 31 dicembre 2024 dalla Legge di bilancio per il 2022.

I bonus attualmente disponibili per detrarre la spesa sono due:

Per detrarre la spesa dei condizionatori esiste anche un’altra via, il Superbonus, possibile solo in presenza di interventi trainanti in grado di migliorare la classe energetica dell’edificio di almeno due classi.

I condizionatori per i quali si può ottenere il bonus sono;

  • quelli a basso consumo energetico
  • i deumidificatori
  • pompe di calore e termopompe

A chi spetta

Possono usufruire del bonus sia le persone fisiche che le aziende, precisamente: contribuenti, esercenti arti e professioni, società di persone e di capitali, associazioni di professionisti, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, condomini, istituti autonomi per le case popolari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

A chi spettano il bonus climatizzatori e pompe di calore

Può richiedere il bonus condizionatori sia il proprietario dell’immobile nel quale si eseguono i lavori, sia l’affittuario (e chiunque abbia sull’immobile un diritto reale di godimento), ciò che conta è che a richiedere la detrazione sia colui che ha effettivamente pagato le spese (anche il familiare convivente, il coniuge separato, la parte dell’unione civile e il convivente more uxorio).

Bonus condizionatore, come detrarre la spesa senza ristrutturare casa

Via libera al bonus condizionatori senza ristrutturazione ricorrendo all’Ecobonus. Questo intervento rientra nei lavori di efficientamento energetico e, per questo, dà diritto alla detrazione Irpef 65%.

Bisogna però soddisfare una condizione: la tipologia di condizionatore deve avere una classe energetica pari o superiore ad A (ad esempio la classe A+++).

Bonus condizionatore, come detrarre la spesa senza ristrutturare casa

Per essere sicuri di avere i requisiti per richiedere il bonus condizionatori senza ristrutturazioni serve il parere di un tecnico abilitato; sarà suo dovere certificare la nuova classe energetica dell’edificio raggiunta attraverso l’APE (Attestato di Prestazione Energetica).

L’importo massimo sul quale si applica il bonus 65% è di 46.154 euro. La detrazione si può richiedere in fase di presentazione del modello 730 o del modello RF (ex modello unico) in 10 rate di pari importo per 10 anni.

Rientrano tra le spese detraibili nel bonus il costo del condizionatore, il trasporto e il montaggio; l’importante è che tali spese siano documentate ed eseguite con mezzi di pagamento tracciabili come bonifico, carte di credito o debito.

Come detrarre il condizionatore in caso di nuova installazione

Spetta il bonus in caso di acquisto di un nuovo condizionatore o pompa di calore? La risposta è affermativa, la legge riconosce delle agevolazioni fiscali non soltanto in caso di sostituzione ma anche per l’installazione ex novo.

In tal caso si ha diritto alla detrazione del 50% sia sul costo di acquisto del condizionatore sia sulla manodopera. Ma c’è una condizione da rispettare per avere la detrazione in caso di nuova installazione: il richiedente deve aver eseguito lavori di ristrutturazione o restauro conservativo. Solo in questi casi si può richiedere congiuntamente il bonus mobili e detrarre il 50% della spesa in Dichiarazione dei redditi.

Ricapitolando, ecco quando spetta il bonus condizionatori:

  • in concomitanza con lavori di ristrutturazione edilizia, sia in sostituzione di condizionatori già presenti sia in caso di nuova installazione;
  • senza ristrutturazioni, ma solo se si va a sostituire un impianto esistente con un apparecchio di classe energetica A o superiore attraverso l’Ecobonus

In conclusione, la detrazione non si può richiedere in caso di acquisto di un nuovo condizionatore/pompa di calore e senza opere di ristrutturazione interna.

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