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Indice degli argomenti: Primo step: analisi dell’esistente e diagnosi energetica Valutare l’intervento migliore di riqualificazione Gli interventi che si possono realizzare per migliorare l’efficienza energetica Per migliorare le prestazioni di un edificio esistente è possibile intervenire tramite opportuni interventi di efficientamento energetico. Le azioni da attuare, però, dipendono dalla specifiche caratteristiche dell’edificio oggetto di analisi e la loro scelta deve essere affidata a tecnici e progettisti competenti, in grado di valutare lo stato di fatto, le principali criticità in essere e i benefici attesi per ogni intervento. Primo step: analisi dell’esistente e diagnosi energetica Il primo e più importante consiglio è quello di affidarsi a professionisti competenti che possano valutare quali interventi di efficientamento energetico è meglio realizzare. Saranno loro a condurre specifiche indagini, anche tramite l’uso di strumentazione ad hoc, finalizzate a individuare i punti deboli dell’edificio e, al contempo, le sue potenzialità. Si parla, infatti, di diagnosi energetica, finalizzata proprio allo studio dell’edificio esistente in ottica di efficientamento energetico. Si analizzano eventuali forme di degrado, le strutture esistenti, ma anche i consumi energetici, gli impianti in essere e il loro funzionamento e si effettuano dei sopralluoghi. L’obiettivo finale è quello di arrivare a stimare il fabbisogno energetico globale dell’immobile, per poi ipotizzare come ridurlo, indagando criticità e cause di elevati consumi. Come? Tramite appositi interventi di efficientamento energetico. Per ogni criticità rilevata, si valuta l’intervento migliore di riqualificazione Procedendo in questo modo, tutti gli interventi di riqualificazione che si attueranno saranno strettamente connessi allo studio dello stato di fatto e alle criticità individuate, che si risolveranno. Non si procede a priori eseguendo attività ritenute efficaci, ma si individuano le migliori soluzioni su misura per il caso specifico. Detto ciò, è chiaro che esiste un ventaglio di soluzioni da cui attingere, che poi possono essere declinate a seconda delle necessità. In generale, quindi, le macro categorie di intervento sono: Isolamento termico dell’involucro opaco; Miglioramento nelle prestazioni dell’involucro trasparente; Sostituzione degli impianti esistenti; Installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile; Introduzione tecnologie innovative. Gli interventi che si possono realizzare per migliorare l’efficienza energetica Una volta compreso quali sono le esigenze da soddisfare, ognuno dei macro interventi sopra citati può essere implementato in differenti modi. Quando si parla di isolamento dell’involucro opaco è possibile distinguere, ad esempio, tra la posa di un cappotto esterno e l’inserimento di uno strato coibentante interno. L’obiettivo condiviso è sicuramente quello di migliorare le prestazioni dell’involucro e ridurre le dispersioni termiche, ma non è detto che la soluzione del cappotto sia sempre percorribile. Anche l’isolamento del tetto può essere eseguito in diversi modi, sia dall’interno, che dall’esterno. Stesso discorso per i serramenti: la sostituzione è sempre la soluzione più efficace, ma in alcuni edifici vincolati, ad esempio, non è possibile modificare nulla in facciata e si procede installando un doppio serramento. In altri casi ancora, il problema potrebbe riguardare una particolare caratteristica degli infissi, ad esempio la sola tenuta all’aria, richiedendo interventi di manutenzione specifici e non la totale sostituzione. Discorso ancora più ampio nel caso si parli di sostituzione degli impianti per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, che possono essere scelti in base alla tipologia di edificio, alla località, alla necessità di sostituire solo una parte dell’impianto o di rifacimento totale, l’eventuale compatibilità con altri impianti esistenti. Anche l’installazione di soluzioni per la produzione di energia rinnovabile, come ogni altra voce finora vista, andrebbe valutata attentamente. Si prendono in considerazione la disponibilità della risorsa a cui attingere (ad esempio il micro eolico non è adatto a qualsiasi luogo), lo spazio a disposizione, la tipologia di impianti presenti in casa. Quindi, come scegliere? La scelta degli interventi da eseguire, quindi, dipende sia dalle criticità individuate che si vogliono risolvere, che dalle caratteristiche dell’edificio esistente. Ad esempio, si evidenzia un’eccessiva dispersione del calore attraverso l’involucro, quindi si decide di migliorarne l’isolamento, valutando quale soluzione tecnologia sia effettivamente la più vantaggiosa ed adeguata. In conclusione, quindi, possiamo dire che per ogni criticità individuata, una volta indagate le cause, si possono individuare gli interventi più efficaci in termini di efficientamento energetico. A questo, si dovrebbe abbinare un’analisi costi/benefici, che metta in relazione i costi necessari per l’investimento, con i vantaggi attesi in termini di risparmio energetico, che inevitabilmente si traduce anche in risparmio economico. Infine, si prende in considerazione ance la possibilità di accedere a meccanismi di detrazione fiscale a seconda dell’intervento svolto. Molto spesso, spinti proprio da questo motivo, si studia un pacchetto di interventi che permette di accedere in modo vantaggioso ai bonus in essere. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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