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Indice degli argomenti Toggle Che cos’è e che cosa misura la termografiaA cosa serve la termografia in ediliziaTermocamera: i vantaggi per l’efficienza energeticaControlli degli edifici: la termografia per individuare le perdite d’ariaAnalisi termografica per la gestione delle struttureLa termografia a servizio della manutenzione impiantistica degli edificiAnalisi termografica per la ricerca dell’umiditàQuanto costa un’analisi termografica? Il tema dell’efficienza energetica, oggi, ha una grande rilevanza, anche in relazione agli obiettivi di sostenibilità che l’Unione Europea – e quindi l’Italia – si è posta per il 2030. L’edilizia può avere un ruolo chiave per il loro raggiungimento, in quanto ha un potenziale di miglioramento notevole in termini di efficienza energetica. Del resto, l’attenzione è sempre maggiore e la normativa stessa, ormai da anni, vincola ad un approccio progettuale e costruttivo incentrato su sostenibilità e risparmio energetico. Un futuro più “verde”, dove le risorse ambientali sono valorizzate e rispettate: sulla base di questi input la bio-edilizia ha migliorato sempre di più il suo approccio, puntando su soluzioni che garantiscano risparmio energetico e al contempo alte prestazioni. L’obiettivo è quello di ridurre le dispersioni di energia: uno dei metodi più efficaci si è rivelato essere quello della termografia, una tecnologia sfruttata in diversi settori, tra cui anche quello delle costruzioni. In realtà, le sue applicazioni sono molte anche focalizzandosi solo sul campo dell’edilizia e, tra i possibili utilizzi, sono particolarmente interessanti quelli relativi all’efficienza energetica. La riqualificazione degli edifici, del resto, richiede un livello di conoscenza delle strutture e delle condizioni dell’esistente elevato. Il rischio, altrimenti, è quello di ottenere un risultato deludente e attuare interventi non efficaci. Per le indagini preliminari necessarie, le analisi diagnostiche realizzate con termocamera sono un ottimo alleato. Ma prima di addentrarci nell’uso di questa tecnologia, vale la pena aprire una parentesi sul che cos’è la termografia e cosa misura. Che cos’è e che cosa misura la termografia La storia della termografia nasce nel 1800 con la scoperta della luce infrarossa, una radiazione non visibile dall’occhio umano e che ha trovato nel tempo diverse applicazioni. Le termocamere, infatti, sono inizialmente state studiate per applicazioni in ambito militare, divenendo poi uno strumento utilissimo anche in settori decisamente differenti, come l’edilizia. La termografia è una tecnica di indagine che ricorre all’uso di una macchina termografica, una speciale fotocamera in grado di rilevare e mostrare le variazioni di temperatura delle superfici degli oggetti. Il funzionamento della termocamera si basa sulla misura della radiazione infrarossa emessa dalle superfici inquadrate, differente a seconda proprio della loro temperatura. Il risultato viene sottoposto all’operatore sotto forma di un immagine colorata, dove ognuno dei colori presenti rappresenta un range di temperatura superficiale differente. Queste immagini si possono ottenere inquadrando qualsiasi oggetto. È una tecnica completamente sicura e permette di effettuare indagini di diversa natura, anche sugli edifici, senza dover interferire in alcun modo sulla struttura. Di conseguenza, non essendo invasiva, è adatta a qualsiasi tipologia di ambiente e contesto, anche nel caso di edifici storici. A cosa serve la termografia in edilizia Come anticipato, sono molte le applicazioni utili della termografia in edilizia, in quanto permette di conoscere informazioni preziose dell’edificio, andando oltre ciò che è semplicemente visibile all’occhio umano. Per fare alcuni esempi, la termografia può essere utilizzata per: Ispezionare l’edificio e ricercare criticità o problematiche a livello strutturale; Verificare il posizionamento di tubature e impianti; Indagare la presenza di infiltrazioni, perdite d’acqua o umidità; Verificare la sicurezza di tecnologie quali caldaie e centrali termiche. A questi, si aggiungono poi ulteriori utilizzi, particolarmente significativi quando si parla di efficienza energetica. La termocamera testo 883, grazie alla risoluzione a infrarossi da 320 x 240 pixel, espandibile a 640 x 480 pixel, assicura ottima qualità delle immagini, rendendo visibili anche le più piccole differenze di temperatura, ottimizza la consulenza energetica fornendo report professionali. Con la testo Thermography App è possibile collegarsi live streaming allo smartphone/tablet del cliente in modo da mostrargli i dati in diretta. A completare la proposta l’azienda ha sviluppato il software testo IRSoft che analizza le immagini termografiche in modo rapido e semplice, scaricando i risultati in un report. La tecnologia testo ScaleAssist regola in automatico la scala della termocamera sull’impostazione ottimale una volta immesse le temperature interne ed esterne. testo 883 ha una sensibilità termica <40 mK, che permette di rilevare anche le più piccole differenze di temperatura, la modalità umidità aiuta a trovare le aree a rischio di formazione muffe. Nel caso dell’edilizia, quando si parla di termografia non si può non citare il risparmio energetico, in quanto la termografia ad infrarossi rappresenta il metodo più facile e rapido per rilevare eventuali perdite energetiche, presenza di umidità e problemi elettrici negli edifici. Un’immagine ad infrarossi realizzata con una termocamera, infatti, permette un’analisi degli edifici rapida ed accurata perché rileva le aree problematiche invisibili ad occhio nudo, senza dover demolire, “spaccare”, “aprire”, ecc… Oltre al fatto che eseguire un intervento efficace di riqualificazione energetica permette di ridurre i consumi e, quindi, le emissioni, va detto anche che compiere errori nella ristrutturazione può causare la presenza di umidità, di difetti di isolamento e dispersioni energetiche, costosi per i proprietari di edifici residenziali e commerciali. Termocamera: i vantaggi per l’efficienza energetica Gli interventi di riqualificazione energetica sono sempre di più ed è anche per questo che poter ricorrere a strumentazione in grado di restituire informazioni e dati importanti in poco tempo e senza tecniche invasive e/o distruttive è davvero importante. La termografia è molto utilizzata per le indagini sugli edifici esistenti che precedono gli interventi di riqualificazione energetica. Conoscere l’edificio e i suoi punti deboli, infatti, è fondamentale per attuare strategie efficaci e vincenti. Per aumentare l’efficienza energetica si devono risolvere le criticità in essere e, per indagarle, si può usare una termocamera. Questo strumento si rivela particolarmente utile per verificare le condizioni dell’involucro e il livello di isolamento, in quanto permette di ottenere un’immagine che racconta, per ogni punto dell’edificio, quanto calore viene ceduto attraverso le pareti esterne. Infine, può essere utilizzata anche in combinazione con il Blower Door Test, necessario per verificare la tenuta all’aria dell’edificio. Durante questo test, infatti, si creano condizioni di pressione tra interno ed esterno particolari, verificando quanto è impedito o permesso il passaggio dell’aria. Una situazione che, chiaramente, incide anche sulla temperatura superficiale dei componenti dell’involucro, che può essere rilevata mediante la termocamera. Sul mercato si trovano differenti tipologie di termocamere, inoltre è possibile rivolgersi a esperti nel settore che potranno svolgere un’analisi approfondita della situazione energetica consigliando soluzioni per i problemi riscontrati. Chi usa questa tecnologia, lo fa con lo scopo di migliorare l’efficienza e la sostenibilità degli edifici, ma anche ridurre i costi per la loro gestione. Sul mercato sono disponibili soluzioni pensate per uso domestico, sempre più piccole, comode e accessibili, altamente efficienti, che permettono di trovare importanti dispersioni di calore in casa che, diversamente, passerebbero inosservate: FLIR ONE®di Teledyne FLIR è una termocamera compatta ad uso domestico che si collega allo smartphone, per accedere a potenti funzioni termografiche direttamente nel palmo della mano. È supportata dall’app FLIR Home Inspect, facile da usare, che offre indicazioni su come intervenire una volta individuato un problema. Analisi termografica per la diagnosi degli edifici ed il risparmio energetico Gli interventi di riqualificazione energetica dovrebbero sempre iniziare con una fase di diagnosi energetica, utile a comprendere le problematiche e le criticità dell’edificio. È qui che entrano in gioco le termocamere a infrarossi, in grado di fornire preziose informazioni per individuare facilmente infiltrazioni d’aria, difetti di isolamento (se presente), valutare danni provocati dall’acqua e le dispersioni energetiche. Una termocamera a infrarossi permette l’analisi della temperatura senza contatto, ma attraverso immagini termiche. Controlli degli edifici: la termografia per individuare le perdite d’aria Le perdite d’aria possono essere un problema rilevante, che compromette il comfort interno e il risparmio energetico. Perdite eccessive, infatti, possono rappresentare anche il 50% dell’energia consumata per il condizionamento degli edifici. Il percorso delle perdite è spesso complesso e, senza un’analisi termografica, estremamente difficile da visualizzare. C5 di Teledyne FLIR è una robusta termocamera tascabile che aiuta a identificare i fusibili surriscaldati, trovare le perdite d’aria intorno a porte e finestre, individuare le perdite idrauliche e molto altro ancora. Si collega automaticamente al servizio cloud FLIR IgniteTM per archiviare le immagini in modo pratico e sicuro. I test di impermeabilità all’aria e l’analisi di immagini ad infrarossi sono importanti misure di controllo della qualità, sia quando si costruisce, che quando si ristruttura una casa. Le dispersioni termiche possono essere dovute ad infiltrazioni d’aria attraverso i camini, gli attici, aperture nei muri, finestre/porte mal sigillate, ecc. L’analisi ad infrarossi permette ai costruttori di identificare rapidamente le aree problematiche, in quanto vengono rilevate differenze di temperatura in corrispondenza delle perdite. Per quanto riguarda le nuove costruzioni, non si tratta solo di essere virtuosi, ma di veri e propri requisiti normativi, che impongono precisi standard di impermeabilità all’aria. Analisi termografica per la gestione delle strutture La termografia ad infrarossi è un metodo estremamente efficace e non invasivo per monitorare le condizioni degli edifici e risolverne gli eventuali difetti strutturali. Una termocamera a infrarossi, infatti, permette di valutare in modo semplice e sicuro l’integrità degli edifici e scoprire anche i più piccoli problemi e difetti che risulterebbero invisibili ad occhio nudo. Grazie alla termografia è possibile, infatti, verificare la presenza di ponti termici consentendo la valutazione accurata delle criticità energetico-costruttive e provvedere alla risoluzione in maniera efficace. Anche eventuali errori nella coibentazione sono facilmente individuabili. Nell’immagine è possibile vedere come il termografo riesca a evidenziare i ponti termici all’esterno dell’edificio Quando si verifica un ponte termico? Dall’analisi con il termografo sarà evidente la presenza di alcune zone con caratteristiche termiche diverse dalle zone circostanti: tutto ciò produce uno squilibrio di temperatura e altri effetti negativi collegati allo scarso isolamento termico. Le aree poste in prossimità del ponte termico si raffreddano velocemente: ciò comporta la formazione di condensa sulle pareti dell’edificio e la formazione di muffe. Occorre individuare immediatamente questo fenomeno, prima di incorrere in problematiche più serie: la parete della costruzione potrebbe, infatti, ridurre il suo potere isolante e comportare agli abitanti un uso maggiore degli impianti di riscaldamento con conseguente aumento dei costi in bolletta. Non si rilevano solo le dispersioni termiche ed energetiche, l’infrarosso si è rivelato uno strumento accurato ed efficiente anche nei programmi odierni di manutenzione preventiva delle strutture (PdM). I differenti materiali che compongono l’edificio, infatti, hanno differenti livelli di conducibilità termica e, con l’esposizione al sole, si riscaldano in modo differente. È così che si possono individuare discontinuità strutturali o parti di strutture in materiali differenti nascosti dall’intonaco. I saggi della muratura, si riducono notevolmente. La termografia a servizio della manutenzione impiantistica degli edifici La termografia nel settore edilizio fornisce immagini ad infrarossi preziose per la manutenzione preventiva di impianti elettrici, meccanici e strutturali, per individuare i guasti, prevenire i fermi macchina, guidare le azioni correttive e migliorare la sicurezza sul lavoro. Il mercato offre ai professionisti della manutenzione un’ampia gamma di termocamere a infrarossi che consentono di acquisire facilmente e a costi contenuti le immagini e condividerle nei report di ispezione finali. Grazie alle immagini ad infrarossi realizzate con la termocamera, ad esempio, è estremamente facile esaminare un intero edificio per scoprire i problemi che interessano l’impianto HVAC e l’impianto idraulico. La termografia viene utilizzata efficacemente anche per “mappare” il sistema di riscaldamento a pavimento. Il funzionamento di tale sistema prevede che l’acqua (calda o fredda) scorra all’interno di tubi posti sotto la superficie calpestabile. L’analisi termografica riesce a evidenziare eventuali perdite nel sistema di riscaldamento a pavimento Con l’analisi termografica è possibile controllare attentamente la temperatura dell’acqua, mantenendola nei giusti valori secondo la norma Europe e garantire così il perfetto comfort termico. Oltre a controllare il livello di temperatura del riscaldamento a pavimento, il termografo consente di rilevare le perdite di acqua nel sistema evitando che venga compromesso l’intero impianto di riscaldamento. Anche nel caso del distaccamento dell’intonaco la termografia si rivela essere la misura preventiva più efficace. Non sempre il distaccamento comporta la caduta d’intonaco e dunque non è evidente ad un’analisi superficiale; il termografo può far emergere le aree interessate dal problema consentendo riparazioni non invasive. Analisi termografica per la ricerca dell’umidità Per eliminare la presenza di umidità in modo efficace, è di fondamentale importanza avere a portata di mano informazioni complete ed accurate. A maggior ragione se si deve richiedere un indennizzo, per cui le compagnie di assicurazioni hanno bisogno di informazioni in tempi rapidi. Diverse sono le cause che comportano la presenza dell’umidità in casa: dalle infiltrazioni di acqua piovana, risalite capillari o perdite legate ai sistemi di riscaldamento non funzionanti. Questo fenomeno, se non corretto in tempo, provoca la formazione di muffe dannose per la salute. Come è strutturata l’analisi termografica finalizzata a evidenziare la presenza di umidità? Con lo strumento di analisi si procederà a studiare la temperatura della superficie, facendo attenzione alle differenze di temperatura. Il termografo, se presente umidità, indicherà delle aree con una temperatura inferiore rispetto all’intera zona studiata. In questo modo lo studio termografico consentirà di intervenire sul nascere, senza lasciar progredire il problema. Per tenere sempre sotto controllo lo stato di salute delle superfici vi consigliamo di effettuare delle analisi cadenzate nel tempo: in questo modo controllerete l’evolversi del fenomeno anche in base al variare delle condizioni climatiche. Le termocamere a infrarossi possono aiutare a semplificare gli interventi di ristrutturazione e riparazione, dall’inizio alla fine. Funzioni avanzate aiutano a effettuare rapidamente scansioni di grandi aree per valutare le problematiche. Quanto costa un’analisi termografica? Per effettuare un’analisi temrografica accurata è necessario rivolgersi ad un tecnico competente, attrezzato con strumentazione di qualità. Infatti, esistono differenti modelli di termocamere sul mercato con livelli di precisione e attendibilità differenti. Per essere certi della competenze del tecnico, è possibile verificare che sia abilitato secondo la normativa ISO 9172, con rilascio di apposito certificato di abilitazione. Il costo dell’analisi varia in base a molti fattori, tra cui le dimensioni dell’edificio da sottoporre all’indagine, le finalità dello studio e la presenza di eventuali ingombri o “disturbi” che possono rendere più complicato il lavoro. Generalizzando, comunque, è possibile dire che il prezzo medio si aggira tra i 400 e i 500 euro per situazioni “standard” e non eccessivamente complesse o relative ad edifici particolarmente grandi. Articolo aggiornato Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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