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A cura di: la redazione La luce costa meno, con le bollette dell’elettricità che calano del 55,3%. E’ quanto delineato dall’Arera nell’aggiornamento delle tariffe per il mercato in tutela dell’energia elettrica per il secondo trimestre 2023. In termini di effetti finali – spiega l’Arera – la spesa per la famiglia tipo nell’anno scorrevole, compreso tra il primo luglio 2022 e il 30 giugno 2023, sarà di circa 1.267 euro, pari a +33,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (nel periodo primo luglio 2021 e 30 giugno 2022). In particolare, per le singole componenti in bolletta per l’energia elettrica la variazione del -55,3% del prezzo finale della famiglia tipo risulta di 23,75 centesimi di euro al kWh (kilowattora) è sostanzialmente legata alla forte diminuzione della voce energia del meno 60,9%, ad un leggero calo della voce dispacciamento del meno 1,2%, ad un adeguamento delle voci di commercializzazione (+0,5%) e all’aumento della voce oneri di sistema (+6,3%) a seguito della loro riattivazione. Rimaste invariate le tariffe di rete regolate (trasporto, distribuzione e misura). “Siamo in un passaggio nuovo e per un verso ancora delicato di questa lunghissima crisi – osserva il presidente dell’Arera Stefano Besseghini – i prezzi all’ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture. I segnali li vediamo velocemente trasferiti ai consumatori finali, anche grazie ad un impianto regolatorio che funziona. Non dobbiamo però perdere la focalizzazione sugli impegni presi e sull’implementazione delle scelte fatte”. Attuando quanto previsto dal governo nel decreto approvato lo scorso 28 marzo, l’Arera è intervenuta sugli oneri generali di sistema azzerandoli anche per il prossimo trimestre per la generalità dei clienti gas e confermando il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15mila euro (con il livello Isee per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, che sale a 30mila euro). Gli oneri generali di sistema vengono invece riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche. A tal proposito viene fatto presente che l’Isee ha una validità coincidente con l’anno solare ed è quindi importante ripresentare la dichiarazione sostitutiva unica per ottenere la certificazione per il 2023. Interventi che si affiancano alla conferma della riduzione Iva sulla gestione calore, sul teleriscaldamento e sul gas al 5%. Sempre per il gas viene gradualmente ridimensionata e poi azzerata nel corso del II trimestre 2023 la componente tariffaria negativa UG2, introdotta da aprile dello scorso anno dall’Arera e applicata ai consumi fino a 5mila standard metri cubi all’anno. Una misura speciale che ha permesso di contrastare per famiglie e piccoli utenti il picco dei prezzi gas. L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso del gas in deciso calo nel trimestre in corso, influenzate da diversi fattori: una domanda europea in riduzione (-13% nel 2022 rispetto al 2021), una ripresa contenuta della domanda asiatica di Gnl, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa. Le temperature miti dell’inverno 2022-2023 hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei (a metà marzo ancora pieni al 57% circa della loro capacità) e i prezzi a termine indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel secondo trimestre del 2023. In questo quadro anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse verso il ribasso, dopo i forti cali già registrati. Già nel primo trimestre 2023, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità infatti è risultato in calo del 36% circa rispetto al quarto trimestre 2022. In base al metodo di calcolo introdotto lo scorso luglio dall’Arera il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela, per il gas consumato nel mese di marzo, verrà pubblicato il prossimo 4 aprile 2023. 30/3/23 Bollette, nuove misure e attenzione al risparmio. Arriva decreto da 5 miliardi Il provvedimento contro il caro-energia è stato approvato dal Consiglio dei ministri per prorogare le agevolazioni per famiglie e imprese in scadenza al 31 marzo. Ci sono quindi bonus sociale per i nuclei con Isee fino a 15mila euro, sconti sul riscaldamento dall’autunno, credito d’imposta per le imprese, proroga dell’Iva al 5% sul gas, oneri di sistema a zero per il gas. Un nuovo decreto contro il caro-energia è stato approvato dal Consiglio dei ministri, per prorogare sconti e agevolazioni. Il provvedimento, che sostanzialmente ha l’obiettivo di continuare ad attenuare le bollette di famiglie e imprese, vale quasi 5 miliardi di euro (4,9 miliardi per la precisione). Sono inclusi anche 1,1 miliardi dedicati alla sanità e alcune misure fiscali come la proroga dei termini per i ravvedimenti. Il decreto si compone di 22 articoli Le ‘nuove’ misure per l’energia sono tarate in base all’evoluzione trimestrale dei prezzi (in discesa) e con una maggiore attenzione al risparmio (che dall’autunno sarà anche premiato). Il decreto varato dal governo – su proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – arriva a pochi giorni dalla scadenza delle misure contenute nella legge di Bilancio (il 31 marzo). Bonus sociale fino al 30 giugno A sostegno delle famiglie è stato prorogato il bonus sociale fino al 30 giugno, cioè lo sconto sulle bollette di luce e gas per i nuclei con Isee fino a 15mila euro; secondo i calcoli del ministero dell’Economia si tratta di una platea di oltre 4,5 milioni. Dal primo ottobre obiettivo risparmio Viene introdotto il nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito, che a partire dal prossimo primo ottobre al 31 dicembre 2023 avranno un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento. I criteri verranno definiti con un decreto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il ministero dell’Economia. Sarà poi l’Arera (l’Autorità di regolazione per l’energia, l’acqua, i rifiuti) a determinare le modalità applicative e la misura del contributo che verrà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche. Credito d’imposta per le imprese fino a giugno Le imprese potranno continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019. Proroga dell’Iva al 5% sul gas Per il gas è confermato il taglio dell’Iva al 5% fino al 30 giugno 2023, con estensione anche al teleriscaldamento e all’energia termica prodotta con il metano. A zero gli oneri di sistema sul gas Gli oneri generali di sistema sul gas vengono azzerati per i tre mesi che vanno da aprile a giugno. Allo stesso tempo viene ridotto il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5mila metri cubi. Mentre nel decreto non menziona gli oneri sull’elettricità che finora erano stati eliminati; quindi dal prossimo aggiornamento tariffario – che arriverà alla fine del mese – dovrebbero tornare in vigore. Agevolazioni per fotovoltaico imprese agricole Per l’anno di imposta 2022 agli imprenditori agricoli che producono e cedono energia fotovoltaica è garantita, per la componente riconducibile all’energia ceduta, un regime di tassazione più favorevole basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’Arera, e il valore di 120 euro al Megawattora (MWh). Articolo aggiornato Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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