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Lo scorso 31 agosto la Commissione Europea ha deciso di rimuovere le misure anti-dumping per l’importazione in Europa di moduli e celle fotovoltaiche provenienti dalla Cina Da ieri, 3 settembre sono stati rimossi i dazi antidumping, introdotti dal 2013 per l’importazione nel Vecchio Continente di moduli wafer e celle solari provenienti dalla Cina. La decisione che è stata assunta dalla Commissione europea lo scorso 23 agosto, è stata presa a sostegno di interessi di produttori, utenti e importatori di pannelli solari ed è stata accolta positivamente da diverse associazioni di categoria, tra cui ITALIA SOLARE che, durante l’assemblea dell’8 maggio a Roma si è espressa all’unanimità contraria ai dazi anti-dumping. Anche l’associazione europea SolarPower Europe ha accolto con favore la decisione dell’UE di porre fine a 5 anni di dazi commerciali. In particolare Christian Westermeier, Presidente di SolarPower Europe, ha sottolineato che si tratta di un momento di svolta per l’industria solare europea. “Eliminando i dazi commerciali, la Commissione europea ha oggi rimosso la principale barriera alla crescita solare in Europa. Ci aspettiamo un aumento significativo dei posti di lavoro e della diffusione dell’energia solare, che non farà che alimentare la transizione energetica in Europa”. James Watson, CEO di SolarPower Europe ha commentato che è iniziata una una nuova era dell’energia fotovoltaica in Europa. Le misure commerciali hanno reso il solare molto più costoso del necessario in Europa, rimuovendoli, il solare sarà ora la forma di elettricità più economica in molti paesi dell’UE – questo significa che molti più consumatori e governi nazionali saranno in grado di investire nel fotovoltaico. L’abolizione delle misure aiuterà anche i produttori dell’UE lungo la catena del valore dell’energia solare, grazie all’aumento della domanda dei loro prodotti”. Ricordiamo che le misure antidumping, dal 27,3% al 64,9% e antisovvenzione, dal 3,5% all’11,5%, sulle importazioni nell’UE di moduli, pannelli solari e componenti cinesi, sono state introdotte nel 2013, per contrastare le importazioni a basso costo e forme di concorrenza sleale e sono state prorogate per l’ultima volta di 18 mesi nel marzo 2017. I produttori cinesi a questo punto possono vendere prodotti fotovoltaici in Europa senza tariffe daziarie rispettando un prezzo minimo, che verrà gradualmente abbassato. Le vendite al di sotto di questo prezzo saranno soggette a dazi doganali fino al 64,9%. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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