Sindrome da edificio malato: prevenirla progettando correttamente

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Quando si progetta un edificio è molto importante prestare attenzione a una serie di aspetti che influiscono su temperatura, umidità e qualità dell’aria. Un progetto realizzato a regola d’arte, infatti, permette di ovviare alla problematica dell’inquinamento indoor e contrasta il manifestarsi di quella che viene definita “sindrome da edificio malato”. Il progettista assume, quindi, un ruolo chiave.

Sindrome da edificio malato: prevenirla progettando correttamenteMa perché è così importante parlare di inquinamento indoor? Bisogna considerare che l’89% del patrimonio edilizio italiano si trova in una classe di efficienza energetica compresa tra la D e la G, sinonimo di un settore per lo più energivoro e insalubre.

Avere un patrimonio edilizio poco efficiente, infatti, non ha conseguenze negative solamente sull’ambiente, ma influisce anche sulla salute delle persone.

Si stima che il 30% delle persone che permangono a lungo in edifici chiusi e insalubri manifestino febbre, mal di testa, irritazioni e dolori muscolari, riconducibili a una sensibilità chimica multipla, e che negli ultimi 20 anni la percentuale di bambini allergici in Italia è passata dal 7% al 25% (fonte Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica)

Generalmente siamo portati ad associare qualità dell’aria indoor a ventilazione meccanica controllata (VMC), ma questo strumento da solo non è più sufficiente per risolvere il problema dell’inquinamento negli spazi chiusi, sempre più pregni di agenti chimici, fisici e organici generati sia da fonti esterne che interne.

Questi elementi, che influiscono negativamente sulla salute, devono essere necessariamente debellati e, se possibile, prevenuti già in fase di progettazione.

Il contributo di MORE contro la sindrome da edificio malato

Per poter rendere gli edifici più confortevoli MORE si è specializzata su tre fattori essenziali per la salute, combinandoli è possibile raggiungere il pieno benessere abitativo:

  • temperatura,
  • umidità,
  • qualità dell’aria

A questo punto diventa essenziale il ruolo del progettista, che deve considerare nella fase progettuale l’aspetto dell’inquinamento indoor e scegliere di utilizzare soluzioni volte a contrastarlo per preservare sia lo stato di salute di chi vive l’edificio che quello dell’edificio stesso.

MORE utilizza un approccio integrato, controllando temperatura, umidità e qualità dell’aria in maniera organica e prevenendo anche danni sui pavimenti o sui muri, sulle porzioni in legno e sulle parti antiche e di pregio più vulnerabili. Tutto questo è possibile affiancando il progettista nella scelta della soluzione più adatta per ogni situazione.

MORE progetta sistemi caratterizzati da assenza di correnti d’aria e di rumore, incrementando ulteriormente il benessere abitativo e favorendo il wellbeing degli spazi a partire da un concetto molto semplice: imitare la natura adattandosi alle abitudini, alle necessità e alle esigenze di chi li abita.

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