Arriva la Carta delle aree per il deposito di rifiuti nucleari, 67 siti possibili in 7 Regioni 08/01/2021
Anie Rinnovabili presenta l’Osservatorio dell’intero comparto a maggio che indica una situazione in miglioramento anche se le nuove installazioni sono in calo del 2%. I commenti sul decreto Rinnovabili non fotovoltaiche L’Osservatorio di maggio di Anie Rinnovabili su dati Gaudì mostra un quadro del settore in miglioramento, anche se cè stato un leggero calo, del 2%, delle nuove installazioni di eolico, fotovoltaico e idroelettrico rispetto allo stesso periodo del 2015. Da un confronto con i dati del primo quadrimestre si registra un miglioramento della nuova potenza eolica e fotovoltaica installata, mentre frena notevolmente l’idroelettrico. L’analisi dei dati congiunturali dell’ultimo trimestre conferma un andamento positivo solo per il fotovoltaico (+27%), mentre scendono eolico (-36%) e idroelettrico(-22%). Fotovoltaico Analizzando le variazioni congiunturali si nota la crescita del fotovoltaico del 58% rispetto allo stesso periodo del 2015, che nei primi cinque mesi del 2016 raggiunge circa 165 MW. Cresce del 10% anche il numero di unità di produzione. A livello di taglie a maggio le piccole taglie fino ai 20 kW, scendono al 53% della nuova potenza fotovoltaica installata rispetto al precedente osservatorio, per via dell’installazione di un impianto da 19 MW in Abruzzo, e sono corrispondenti al 96% degli impianti connessi. Le Regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, mentre quelle con il maggior decremento sono Liguria e Umbria. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione sono Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta, mentre quelle con il maggior decremento sono Molise, Trentino Alto Adige e Umbria. Eolico e Idroelettrico A maggio 2016, rispetto al precedente anno, la potenza dei nuovi impianti eolici installati (circa 66 MW) si è ridotta del 37%, mentre le unità di produzione da fonte eolica connesse in rete sono aumentate del 3%. Le richieste di connessione di unità di produzione di taglia superiore ai 200 kW costituiscono il 73% degli impianti installati. Per ragioni di conformazione del territorio e ventosità, la quasi totalità (92%) della potenza connessa è localizzata nel Sud e nelle Isole. Il comparto dell’idroelettrico registra una riduzione del 52% la nuova potenza installata, mentre il numero di unità di produzione rispetto allo stesso periodo del 2015 è cresciuto del 3%. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Sicilia e Toscana. Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore ai 3 MW connessi nei primi cinque mesi dell’anno costituiscono l’ 80% del totale. Anie Rinnovabili plaude alla pubblicazione in GU del Decreto Ministeriale sulle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, sottolineando comunque che il ritardo accumulato dal decreto, atteso da gennaio 2016, “ha bloccato temporaneamente gli investimenti futuri del nostro paese nelle tecnologie “verdi” per supportare la transizione dalle fossili alle rinnovabili. Con la pubblicazione del provvedimento tali investimenti finalmente ripartiranno”. In un’analisi del decreto Anie evidenzia alcuni elementi positivi, tra questi: “la modifica del calcolo del contatore incentivi del GSE, che si auspica dia una boccata di ossigeno al temuto raggiungimento del tetto di spesa degli incentivi e la possibilità di intervenire sugli impianti in esercizio – anche del fotovoltaico – per manutenzione ed ammodernamento degli stessi. Siamo molto contenti che sia stata accolta la richiesta di ANIE Rinnovabili con riferimento all’art. 3 comma 2 lettera a) per consentire la validità di questo D.M. fino a tutto il 2017 per tutte le tipologie degli impianti ad accesso diretto a differenza della versione in bozza nella quale solo il mini-idroelettrico beneficiava di una validità sino al 2017”. Perché il comparto riparta con forza è necessario programmare il prossimo triennio in modo da garantire una maggior penetrazione delle fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico nel mix produttivo italiano ed il mantenimento in esercizio degli impianti esistenti, per i quali decadrà la convenzione delle tariffe incentivanti con il GSE. “ANIE Rinnovabili è attiva in questi ultimi giorni su più fronti. Tra i principali temi in esame figurano la consultazione sulla riforma tariffaria degli oneri generali di sistema della bolletta elettrica per gli utenti non domestici, incluso il capitolo delle imprese energivore, la consultazione sulla riforma del mercato per il servizio di dispacciamento e la consultazione sulla revisione della disciplina degli sbilanciamenti effettivi”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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