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A cura di: Tommaso Tautonico @Moreno Maggi Il nuovo rettorato dell’Università Roma Tre è concepito come un campus universitario contemporaneo e sensibile al clima. Progettato dallo studio di architettura Mario Cucinella Architects, il masterplan, che si estende per circa 12 mila metri quadrati, ruota attorno a tre edifici ellittici, contraddistinti da facciate vetrate, circondati da una struttura in acciaio di colore verde e bianco e un baldacchino che ripara la piazza sottostante. Il progetto, frutto di un’operazione di project financing, sorge lungo l’antica Via Ostiense – l’antica strada che collegava Roma al porto di Ostia – e riflette una nuova immagine per Roma Tre, riprendendo elementi dell’architettura storica e dell’ingegneria di questo ex quartiere industriale, situato a sud-ovest della città. “Il Rettorato di Roma Tre vuole essere un’opportunità per gli studenti di inserirsi in questo nuovo ambiente” ha dichiarato Mario Cucinella. “Fin dall’inizio della fase di progettazione, abbiamo dato molto valore all’auditorium attorno al quale ruota lo schema. Volevamo che fosse trasparente e visibile dalla strada in modo che i passanti potessero vedere le attività – convegni, incontri e mostre – che si svolgeranno qui” aggiunge. “Vogliamo che l’università si proietti in città e che anche le persone fuori si sentano benvenute qui” conclude. Indice degli argomenti Torri ellittiche e strutture in acciaioSostenibilità e design industriale Torri ellittiche e strutture in acciaio Sviluppatosi nel primo decennio del XX secolo, l’area del nuovo rettorato è stata oggetto di una radicale trasformazione negli ultimi anni, con l’inserimento di edifici dedicati all’istruzione e alle attività culturali. Il progetto si colloca in un’ulteriore fase di trasformazione, in continuità con la storica vocazione industriale della via, caratterizzata proprio dalla presenza di landmark dalla morfologia cilindrica, come i gasometri. Cuore del nuovo rettorato è una grande piazza pubblica coperta, dalla quale sorgono tre elementi di forma ellissoidale, con altezze diverse ma con facciate completamente vetrate, collegati tra loro da un grande giardino sopraelevato che si erge come una seconda piazza. Una sorta di pertinenza per uffici e utenti dell’università, ma anche un nuovo spazio per eventi. @Moreno Maggi La piazza pubblica coperta, oltre che assolvere a un ruolo aggregativo, da un punto di vista urbanistico costituisce una connessione pedonale con le aree limitrofe. I tre nuovi edifici comunicano tra loro grazie alle due piazze e ai collegamenti verticali interni. All’interno la ripartizione degli spazi è netta. Al piano terra e al piano primo si trovano aree dell’accoglienza e delle attività di sportello con il pubblico. Il secondo piano del blocco più alto ospita l’aula Magna e nei piani successivi gli uffici dirigenziali. Gli altri due volumi ospitano gli uffici di segreteria dell’Ateneo. @Moreno Maggi Il giardino sospeso, sul quale si affacciano l’aula Magna e gli uffici, rimarca la separazione tra la parte pubblica aperta alla città, e quella universitaria, oltre a diventare un elemento di distribuzione e di mitigazione visuale. La trasparenza dei tre volumi garantisce un dialogo continuo tra gli spazi esterni e quelli interni. Sostenibilità e design industriale Le tre torri sono avvolte da piccole colonne in acciaio di colore verde e bianco. L’obiettivo di questa scelta, come a voler creare un involucro esterno, è quello di creare un’architettura permeabile, ombreggiata e ben ventilata. @Moreno Maggi “È anche un riferimento al famoso gasometro di 90 metri del quartiere Ostiense” fanno sapere gli architetti. “Una struttura in filigrana d’acciaio risalente al 1937,che occupa un posto di rilievo sulle rive del Tevere vicino a Roma Tre” aggiungono. “Questa struttura un tempo ha dato nuova energia a Roma. Il nuovo Rettorato mira a dare un’energia altrettanto nuova alla città, anche se diversa, attraverso il suo design animato e il suo scopo come sede di ricerca, insegnamento e apprendimento” concludono. Pianta del piano terra di MCA La forma ellittica delle tre torri, che si assottiglia ed est ed ovest, assieme alle colonne in acciaio, riducono il bagliore del sole e il guadagno di calore nei mesi estivi. Gli uffici e le sale riunioni sono progettati attorno al perimetro delle torri, così da massimizzare l’illuminazione e la ventilazione naturale. Al contrario, i giardini, collocati a sud delle torri, forniscono la giusta ombra. La scelta di piante aromatiche, prati e latifoglie donano colore all’intero progetto, oltre che fornire un microclima adeguato in tutte le stagioni. img by Mario Cucinella Architects Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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