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Come può l’architettura contribuire ad invertire la rotta del disboscamento? Termini come grattacielo, paesaggio ed alberi possono coesistere in un unico ecosistema, rivoluzionando il concetto di ecologia urbana? Il grattacielo Carbon Copy è una soluzione ecologica ed innovativa alla piaga della deforestazione. È una struttura modulare, dal profilo ondulato, in grado di ospitare migliaia di alberi, pronti ad assorbire dall’atmosfera l’anidride carbonica in eccesso. a cura di Tommaso Tautonico L’essere umano sta superando la capacità naturale del pianeta di sostenerlo. Disboscamento, agricoltura intensiva, sovra sfruttamento delle risorse naturali causano un depauperamento delle foreste, necessarie per l’assorbimento dell’anidride carbonica. Per cercare di invertire la rotta e contribuire ad una riforestazione su larga scala, Dattner Architects ha presentato il rivoluzionario grattacielo Carbon Copy, premiato con la menzione d’onore nella competizione Skyscraper 2019. Il rilascio di gas serra nell’atmosfera sta avvenendo più velocemente di quanto le nostre foreste, oceani e suoli possano assorbire, sbilanciando il ciclo naturale del carbonio, cruciale per l’equilibrio del nostro pianeta. Attraverso questo progetto gli architetti provano a sfidare le tradizionali convenzioni dell’architettura verticale, proponendo una struttura destinata esclusivamente ad ospitare alberi, animali e uccelli di diverse specie. Un grattacielo per gli alberi: uno skyline completamente naturale L’idea degli architetti è semplice: proporre una nuova ecologia in cui la verticalità dei grattacieli viene introdotta nella distesa orizzontale della foresta. Un paesaggio forestale unico, in grado di risolvere il problema della deforestazione, sfruttando una griglia tridimensionale in legno. Partendo dalla “Jefferson grid” come base per il rilevamento dei terreni, il progetto divide questa griglia in 64 quadrati più piccoli di circa 180 m per lato. Ogni lato di questi quadrati è delimitato da una struttura in legno ad altezza variabile, ispirata al mondo delle montagne russe. La base della struttura è un telaio modulare di 6 metri cubi che ospita un albero, piantato in una sacca di tessuto ad alta resistenza, e il terreno necessario al suo sostentamento. Ogni albero all’interno del grattacielo è posizionato in modo sfalsato, consentendo al sole e alla pioggia di filtrare verso il basso e raggiungere ogni pianta. In questo modo, per ogni chilometro quadrato di grattacielo, vengono assorbite più di tre tonnellate di CO2 all’anno. Il progetto è perfettamente adattabile alla topografia e agli ostacoli naturali come fiumi, laghi, valli e montagne. Ovunque una di queste ostruzioni interrompa il grattacielo per gli alberi, la struttura compensa la perdita aumentando in altezza. Il risultato è un profilo ondulato che si immerge e si eleva a seconda di ciò che incontra alla base. Nonostante l’imponenza, la foresta alla base rimane molto aperta, garantendo la migrazione degli animali, il volo degli uccelli e persino il passaggio veicolare e umano. Gli alberi saranno piantati quando saranno ancora piccoli, mescolando specie diverse per incoraggiare la biodiversità. Man mano che cresceranno, i semi e le foglie cadenti si radicheranno nel suolo sospeso, creando dei piccoli piani forestali che con il passare degli anni ricopriranno l’intera struttura. Quando la struttura cederà a causa del naturale decadimento, verrà costruito un nuovo grattacielo, i sacchi ad alta resistenza verranno riutilizzati e il ciclo ricomincerà da capo. img by Dattner Architects Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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