A Opera il primo centro di raffrescamento solare contro le ondate di calore

A Opera, dalla sinergia tra Edison, Banco dell’energia e Croce Rossa Italiana, nasce il primo centro di raffrescamento contro le ondate di calore in Italia. Alimentato da un impianto fotovoltaico ad alta efficienza, il progetto “Oasi” punta a offrire sollievo e supporto alle persone vulnerabili durante i mesi estivi.

Nasce a Opera il primo centro di raffrescamento solare contro le ondate di calore

Contrastare gli effetti delle ondate di calore nelle aree urbane è una necessità urgente. A Opera, in provincia di Milano, è stato inaugurato lo scorso anno il primo centro di raffrescamento in Italia dedicato alle persone più vulnerabili e alimentato interamente da energia solare.

Il progetto “Oasi” nasce dalla collaborazione tra Edison, Banco dell’energia e Croce Rossa Italiana – Comitato Area Sud Milanese, in risposta ai rischi legati ai cambiamenti climatici.

Di recente sono stati completati i lavori di installazione dell’impianto fotovoltaico ad alta efficienza da 23,14 kW, capace di generare circa 25 MWh all’anno. Questo sistema coprirà il 50% del fabbisogno energetico del centro, offrendo il massimo rendimento durante il giorno e nei mesi estivi.
Grazie a questo apporto, l’intera struttura della Croce Rossa, in cui si trova un dispositivo del freddo per renderla un centro di raffrescamento durante i mesi estivi, è a tutti gli effetti un presidio sicuro per chi non ha alternative nei periodi di caldo estremo.

Progetto Oasi: una rete sociale e ambientale al servizio della comunità

Il progetto “Oasi” non è solo un’infrastruttura, ma una rete di servizi e relazioni. Nell’estate del 2024, oltre 300 persone hanno usufruito delle attività del centro, che ha offerto corsi formativi, supporto psicosociale e trasporto verso l’Officina della Salute di Rozzano.
Tra i beneficiari, 175 persone hanno partecipato alle attività formative all’interno del centro refrigerato, mentre più di 100 utenti hanno utilizzato il servizio navetta, dati che dimostrano l’importanza logistica e sociale dell’intervento.

“Alimentare il centro con energia solare – sottolinea Silvia Pedrotti, Responsabile del Banco dell’energia – significa garantire continuità e sostenibilità a un servizio fondamentale nei mesi più difficili. Un progetto che unisce tecnologia e solidarietà, e che può diventare modello replicabile in altri contesti urbani italiani”.

Anche per Edison, l’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di sostenibilità. “Con l’impianto fotovoltaico supportiamo un progetto ad alto impatto sociale – spiega Barbara Terenghi, EVP Sustainability di Edison – e dimostriamo come le energie rinnovabili possano contribuire a proteggere le persone e i territori”.

Infine, la Croce Rossa Italiana sottolinea il valore umano del progetto: “Questo è il nostro primo centro di raffrescamento – dichiara il presidente Rosario Valastro – e rappresenta un passo decisivo nella cura delle persone fragili. Grazie a Edison e al Banco dell’energia, oggi questa struttura è anche energeticamente sostenibile”.

Il centro “Oasi” di Opera dimostra come sia possibile affrontare le sfide del cambiamento climatico con interventi concreti, inclusivi e sostenibili. Una best practice italiana che coniuga innovazione tecnologica, energia rinnovabile e attenzione alle fasce più deboli della popolazione. Un modello virtuoso che, si auspica, potrà presto essere esteso ad altri territori.

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Tema Tecnico

Architettura sostenibile, Solare fotovoltaico

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