Le soluzioni Settef per la realizzazione di edifici a energia quasi zero

SETTEF

Per soddisfare i nuovi requisiti di prestazioni energetiche degli edifici necessaria massima attenzione alla progettazione dei sistemi a cappotto

Dal 31 dicembre 2018 per gli edifici pubblici e dal 31 dicembre 2020, per gli edifici di nuova costruzione scatterà l’obbligo di essere NZEB (Near Zero Energy Building), rispettando nuovi requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche. Per NZEB la direttiva EPBD intende: “edifici ad altissima prestazione energetica e fabbisogno energetico molto basso, quasi nullo, coperto in larga misura da fonti rinnovabili, compresa l’energia da rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze”.

La normativa

Con il DL 63/2013 e la Legge 90/2013 l’Italia ha recepito la Direttiva Europea 2010/31 sul consumo energetico degli edifici. I nuovi parametri verranno applicati a:

1)    Tutti gli interventi con permesso di costruire presentato dopo il 1 luglio 2015 per le nuove costruzioni;

2)    Tutti i casi di demolizione e ricostruzione;

3)    Ristrutturazioni importanti di primo livello, ossia interventi che interessano più del 50% della superficie disperdente esterna (l’involucro edilizio) e l’eventuale rifacimento dell’impianto termico invernale e/o estivo;

4)    Ristrutturazioni importanti di secondo livello, ossia interventi che interessano dal 25% al 50% della superficie disperdente esterna e l’eventuale rifacimento dell’impianto termico invernale e/o estivo o interventi che interessano più del 50% della superficie disperdente esterna.

Per soddisfare i nuovi requisiti, sarà necessario avere la massima cura nella progettazione ed esecuzione delle pareti esterne degli edifici.

Per quanto concerne le pareti esterne dell’edificio, in tutta Europa si è affermato da diversi decenni il sistema di isolamento termico a cappotto quale soluzione per ottenere delle prestazioni energetiche ottimali a fronte di un investimento congruo. L’Italia è attualmente il quarto mercato più grande in Europa dopo Germania, Turchia e Polonia, con circa 18 – 19 milioni di metri quadri installati ogni anno.

Le soluzioni Settef per gli edifici a energia quasi zero

Settef, brand storico parte del Gruppo Materis, socio fondatore del Consorzio Cortexa, propone le proprie soluzioni in grado di facilitare la risposta ai nuovi requisiti di consumo energetico. L’azienda in particolare ha lanciato tre grandi novità nell’ambito del sistema a cappotto:

La linea di sistema a cappotto Thermophon di Settef, pensata per migliorare le prestazioni energetiche e il comfort di edifici già isolati ma con soluzioni non più adeguate, senza smantellarle.

Le soluzioni Settef per la realizzazione di edifici a energia quasi zero 1

In particolare il sistema THERMPHON K2 nasce per tutti quegli edifici realizzati in passato, e purtroppo anche molti edifici di recente costruzione, dotati di sistemi di isolamento termico a cappotto che non sono adeguati agli standard normativi e hanno un consumo energetico nettamente migliorabile.

Considerato l’elevato numero di edifici con questo tipo di problematica, i ricercatori di Settef, partendo dal dato del costo oneroso di smantellamento del cappotto esistente per realizzarne uno nuovo, hanno sviluppato il sistema THERMOPHON K2 con pannelli isolanti in polistirene espanso, per:

  • Rinnovare le facciate isolate precedentemente con sistemi a cappotto
  • Adeguare ai nuovi valori di isolamento un vecchio sistema a cappotto energeticamente sottodimensionato
  • Applicazioni sopra un vecchio sistema senza dover smaltire l’esistente, con molti vantaggi di natura economica ed ambientale, grazie al suo peso ridotto

 

I colori termoriflettenti Thermocolor

Uno dei principali limiti del sistema a cappotto è dovuto alle limitazioni di carattere progettuale nella scelta dei colori e delle finiture per la facciata isolata con il sistema a cappotto. da questo presupposto i ricercatori Settef hanno sviluppato la linea di COLORI TERMORIFLETTENTI THERMOCOLOR con 85 tinte che, pur essendo intense, piene e sature, sono realizzabili con particolari pigmenti termoriflettenti, ossia in grado di respingere una buona parte dell’irradiazione solare diretta che si trasforma in calore.

Le soluzioni Settef per la realizzazione di edifici a energia quasi zero 2

I rivestimenti innovativi Evocative Tech permettono al progettista la massima libertà creativa anche quando viene applicato il sistema a cappotto. Si tratta di EVOCATIVE TECH: una linea di rivestimenti innovativi, compatibili con il sistema a cappotto, in grado di simulare materiali e soluzioni che, se realizzate nei materiali tradizionali (come travertino, pietra, metallo, marmi) risulterebbero troppo pesanti e incompatibili con il sistema a cappotto. La linea Evocative Tech è disponibile in finiture diverse.

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