Come funziona il fotovoltaico ad uso esclusivo in condominio: come si divide il tetto e permessi necessari 30/04/2025
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Indice degli argomenti Toggle Cos’è il riscaldamento a pavimentoCome funziona il riscaldamento a pavimentoI principali vantaggi del riscaldamento a pavimentoSvantaggi e limiti del riscaldamento a pavimentoIl riscaldamento a pavimento è sempre la scelta migliore?FAQ Riscaldamento a pavimentoQuali sono le alternative al riscaldamento a pavimento?Come sapere se il riscaldamento a pavimento è adatto a casa mia?Il riscaldamento a pavimento è più efficiente dei termosifoni? Nell’edilizia contemporanea il riscaldamento a pavimento si è posizionato sul mercato come una delle migliori soluzioni in ambito domestico per la climatizzazione invernale. Soprattutto nelle nuove costruzioni, infatti, è la prima scelta quando si parla di realizzare impianti per il riscaldamento ad alta efficienza energetica. Ma è davvero sempre la scelta migliore? Oppure ci sono situazioni in cui sarebbe opportuno optare per alternative? I vantaggi assicurati dai pannelli radianti sono molti e indiscutibili, ma a seconda delle caratteristiche dell’edificio e della tipologia di intervento, il progettista potrebbe valutare soluzioni differenti. In ogni caso, per comprendere al meglio la scelta, è importante approfondire vantaggi e svantaggi del riscaldamento a pavimento. Cos’è il riscaldamento a pavimento Il riscaldamento a pavimento, detto anche “a pannelli radianti”, è un sistema che prevede l’installazione di tubazioni a serpentina posizionate al sotto del pavimento. Al loro interno scorre acqua calda, che rilascia energia. Infatti, il calore si diffonde per irraggiamento dal basso verso l’alto, riscaldando gli ambienti in maniera uniforme. Si parla, quindi, di sistemi idronici. In realtà, il termine riscaldamento a pavimento potrebbe essere riferito anche ai sistemi elettrici, laddove al posto delle tubazioni con acqua si installino serpentine con resistenze elettriche. Questa soluzione occupa meno spazio, ma non è efficiente come la prima. In questo articolo, quando si parla di riscaldamento a pavimento, si fa esclusivamente riferimento ai sistemi ad acqua, diffusi in ambito residenziale. Come funziona il riscaldamento a pavimento Il riscaldamento a pavimento prevede la circolazione di acqua riscaldata all’interno delle tubazioni disposte in modo da coprire l’intera superficie degli impianti da climatizzare. L’acqua viene riscaldata da un generatore, come una pompa di calore, e poi fatta circolare in modo forzato. In questo modo, il calore può diffondersi in modo uniforme per l’intero edificio. In alcuni casi si escludono i bagni, per i quali si provvede ad installare altre soluzioni per la distribuzione del calore, come i più tradizionali termosifoni. Il riscaldamento a pavimento, a differenza di altri sistemi, è più lento a riscaldare, ma assicura una temperatura uniforme e costante. Può essere utilizzato anche in estate, in versione raffrescamento, ma è importante prendere le dovute precauzioni, in quanto uno sbalzo di temperatura eccessivo dovuto alla differenza tra l’acqua fredda che circola nei tubi e il calore dell’aria potrebbe provocare condensa superficiale sul pavimento. I principali vantaggi del riscaldamento a pavimento Uno dei motivi principali per cui il riscaldamento a pavimento è così apprezzato è l’elevato comfort termico che è in grado di offrire in modo costante e omogeneo. Il calore si distribuisce in maniera uniforme dal basso verso l’alto, evitando la formazione di zone fredde o picchi di calore in prossimità dei punti di emissione come avviene nei tradizionali radiatori. A ciò si aggiunge un aspetto di fondamentale importanza dal punto di vista energetico. Il sistema di riscaldamento a pavimento lavora a bassa temperatura, in genere intorno ai 30-40°C, rispetto ai 60-70°C richiesti dai termosifoni tradizionali. Questo significa che, per garantire lo stesso livello di comfort, consuma meno energia, con evidenti benefici sulla bolletta e sull’impatto ambientale. L’efficienza energetica del sistema risulta ancora più evidente quando si combina il riscaldamento a pavimento con sistemi efficienti come le pompe di calore e impianti per la produzione di energia rinnovabile, come il fotovoltaico. In aggiunta, l’assenza di convezione forzata riduce notevolmente il sollevamento e la circolazione di polvere, pollini e altri allergeni, migliorando la qualità dell’aria all’interno degli spazi abitativi. Un ulteriore vantaggio, spesso sottovalutato ma estremamente pratico, riguarda la libertà architettonica che il riscaldamento a pavimento consente. Non essendoci termosifoni installati lungo le pareti, queste risultano completamente libere. Anche dal punto di vista estetico, l’assenza di elementi visibili per il riscaldamento contribuisce a un ambiente più pulito, ordinato e minimalista. Svantaggi e limiti del riscaldamento a pavimento Per quanto il riscaldamento a pavimento sia evidentemente molto vantaggioso, come per ogni tecnologia, la valutazione deve essere completa e in relazione al contesto specifico e alle abitudini di chi abita la casa. Prima di tutto, è bene ricordare che l’installazione di un impianto a pavimento è più costosa rispetto ai sistemi tradizionali, soprattutto nel caso in cui si decida di installare il sistema in un contesto di ristrutturazione. Anche se il risparmio sui consumi può ammortizzare la spesa nel tempo, l’investimento iniziale può essere un deterrente in alcune circostanze. Per quanto riguarda l’utilizzo, invece, alcuni vincoli possono essere connessi ai tempi di risposta dell’impianto. Il riscaldamento a pavimento ha un’elevata inerzia termica e, di conseguenza, richiede più tempo per riscaldare o raffreddare l’ambiente. Questo è un vantaggio in termini di stabilità della temperatura, ma è uno svantaggio in situazioni in cui si desidera un riscaldamento rapido o flessibile. Il riscaldamento a pavimento è sempre la scelta migliore? Il riscaldamento a pavimento può essere la scelta migliore in diverse circostanze, ma è necessario rivolgersi sempre a tecnici e progettisti competenti per una valutazione specifica per le proprie esigenze. In generale, però, è possibile dire che il riscaldamento a pavimento sia una delle migliori scelte quando si costruisce un nuovo edificio, progettato secondo i criteri della bioedilizia e del risparmio energetico. L’isolamento termico, l’uso di fonti rinnovabili e di impianti quali le pompe di calore, infatti, massimizzano l’efficienza del sistema. Nel caso di edifici esistenti oggetto di ristrutturazione, invece, l’installazione di un sistema a pavimento potrebbe non essere sempre la scelta più indicata. Non si tratta tanto del funzionamento dell’impianto, quanto delle opere richieste per la sua realizzazione e il suo inserimento in un ecosistema impiantistico esistente. Prima di tutto, la posa richiede di demolire il pavimento e il massetto esistente, con costi e impatti (anche in tempo) di una certa natura. Se non si sta effettuando una ristrutturazione completa, queste attività possono risultare eccessivamente invasive. Inoltre, vanno fatte alcune riflessioni sugli altri componenti dell’impianto, soprattutto rispetto all’eventuale sostituzione della caldaia esistente, valutando la compatibilità e i benefici della combinazione del pavimento radiante con il generatore in uso. Infine, il riscaldamento a pavimento non è sempre adatto in contesti in cui è necessario riscaldare l’edificio velocemente e per brevi periodi, come nelle case vacanze. FAQ Riscaldamento a pavimento Quali sono le alternative al riscaldamento a pavimento? Tra le alternative al riscaldamento a pavimento c’è sicuramente il più tradizionale radiatore dotato di termovalvole che aiutano il risparmio energetico, soprattutto oggi, con lo sviluppo di nuovi e moderni modelli, più efficienti e spesso caratterizzati da un design accattivante. Si possono valutare anche degli impianti ad aria, capaci di riscaldare e raffrescare rapidamente gli ambienti. Come sapere se il riscaldamento a pavimento è adatto a casa mia? Il riscaldamento a pavimento può essere la scelta giusta per la propria casa, ma prima di decidere è bene valutare fattori quali il tipo di edificio (nuova costruzione vs ristrutturazione), le modalità d’uso degli ambienti, il budget disponibile, le caratteristiche climatiche locali. Una progettazione integrata, che tenga conto anche del sistema di raffrescamento estivo, delle fonti energetiche e dell’efficienza complessiva, è fondamentale per fare la scelta giusta. Il riscaldamento a pavimento è più efficiente dei termosifoni? Nella maggior parte dei casi il riscaldamento a pavimento è più efficiente. Funziona a basse temperature, permettendo un consumo energetico inferiore se abbinato a caldaie a condensazione o pompe di calore. Tuttavia, l’efficienza dipende anche dall’isolamento della casa e dalla corretta progettazione dell’impianto. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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