Microgenerazione: cos’è e quando conviene

Grazie alla microgenerazione è possibile produrre con un solo generatore e contemporaneamente sia energia elettrica che calore. Si tratta di una soluzione ancora poco diffusa in ambito domestico, ma che offre interessanti opportunità.

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Che cos’è la microgenerazione e come funziona

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Che cos’è la microgenerazione e come funziona

Con microgenerazione, in inglese micro combined heating and power (MCHP), si intende un processo attraverso cui, con un unico generatore, si riesce a produrre sia energia elettrica che calore contemporaneamente. Il prefisso micro lascia intendere che la taglia dell’impianto è chiaramente contenuta, tanto che la normativa definisce tali gli impianti che non superano i 50 kW per la produzione di energia elettrica.

A parte ciò, a livello di funzionamento, non si discosta da impianti di dimensioni maggiori di cogenerazione, che si basano generalmente sul recupero di calore, altrimenti inutilizzato. Banalmente, un motore che produce energia elettrica emana calore, che può essere recuperato ed utilizzato. In questo caso, l’energia meccanica si trasforma in energia elettrica, dissipando calore, recuperato da un apposito scambiatore che lo sfrutta per produrre l’energia termica necessaria in casa.

L’energia elettrica può essere poi immessa anche nella rete di distribuzione, con evidenti vantaggi in termini di risparmio, mentre l’energia termica può essere usata per riscaldare la casa o per produrre acqua calda sanitaria. Nel caso in cui un unico generatore produca anche energia frigorifera per l’impianto di condizionamento, si parla allora di trigenerazione.

Il combustibile utilizzato per alimentare il generatore è, nella maggior parte dei casi, gas metano, anche se sono sempre più interessanti le soluzioni alternative come l’energia solare, il biogas e le biomasse. In questo caso, cresce anche la sostenibilità dell’intero sistema. Infine, tra le tecnologie tra cui scegliere oltre ai motori ci sono anche soluzioni avanzate come le celle a combustibile o i generatori a idrogeno.

Quando conviene un impianto di microgenerazione e che vantaggi offre

Come per ogni tipologia di impianto, è possibile valutare sia la fattibilità che il vantaggio economico imputabile ad un impianto di microgenerazione. Una valutazione appurata e affidabile, però, deve essere redatta da un tecnico specializzato e competente, in grado di considerare la complessità dell’intervento e tutti i fattori che possono incidere sul progetto.

Quando conviene un impianto di microgenerazione e che vantaggi offre

Al di la di ciò, è importante almeno sapere che per far sì che il sistema sia efficiente è necessario sfruttarlo sempre in modo completo, utilizzando tutta l’energia prodotta. Se così non è e i consumi non sono costanti, ha poco senso ricorrere a un microgeneratore.

La trigenerazione, infatti, è spesso vista come una soluzione per sopperire alle criticità del periodo estivo, quando la quantità di calore necessaria cala drasticamente. In ogni caso, è sempre più problematica la gestione del calore, in quanto l’energia elettrica può, come detto, essere venduta tramite lo scambio sul posto. Il calore può essere immagazzinato in serbatoi isolati per l’ACS, ma questa soluzione non è sempre efficace e sufficiente.

Una volta verificata la convenienza e la fattibilità, installando un impianto di microgenerazione si gode poi di una serie di vantaggi, tra cui risparmio energetico ed economico, stabilità nella produzione di energia elettrica, maggior autonomia e riduzione dell’inquinamento. 

Quanto costa un impianto di microgenerazione e le detrazioni disponibili

Il costo un impianto di microgenerazione dipende chiaramente da differenti fattori, tra cui il tipo di generatore installato, le sue caratteristiche e performance e la potenza. In generale, comunque, l’investimento richiesto per installare un generatore è abbastanza significativo, raggiungendo diverse migliaia di euro. Un impianto domestico, tra acquisto del generatore e installazione, può costare anche 15/20 mila euro.

Quanto costa un impianto di microgenerazione e le detrazioni disponibili

Va detto, però, che grazie agli incentivi fiscali è possibile ridurre l’investimento, soprattutto in considerazione del fatto che la microgenerazione è ammessa anche nel Superbonus, nel caso in cui un impianto di questo tipo sostituisca quello esistente meno efficiente e sussistano tutti i requisiti previsti dalla maxi detrazione. In alternativa, si può comunque ricorrere all’Ecobonus 65%.

In entrambi i casi è possibile ridurre la spesa iniziale, optando per la cessione del credito o lo sconto in fattura in sostituzione delle detrazioni fiscali. Inoltre, per dimostrare che l’impianto soddisfa tutti i requisiti richiesti per l’accesso ai bonus, un professionista dovrà asseverare quanto installato, a cui si aggiunge la necessità di presentare una dichiarazione energetica del produttore.

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