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Premesso che un edificio che voglia dirsi raffrescato passivamente al 100% deve avere un orientamento ben preciso studiato in fase di progettazione, esistono comunque piccoli interventi che si possono realizzare su tutti gli edifici per avere un ambiente meno umido e più fresco in estate e quindi anche meno energivoro se il suo clima è regolato da impianti elettrici. Gli interventi devono essere ipotizzati soprattutto per gli edifici costruiti prima del 2006, quelli successivi rispettano la normativa sul contenimento dei consumi energetici (D.Lgs. n. 192/2005) e quindi hanno caratteristiche più orientate alla sostenibilità ambientale. Quanto si risparmia Secondo Enea, riducendo le dispersioni termiche si può risparmiare fino al 40% dei costi per la climatizzazione della casa. Inoltre è possibile detrarre dall’IRPEF le spese effettuate per il risanamento dell’edificio e la sua conseguente riqualificazione energetica. Vetri e infissi La sostituzione degli infissi è uno degli interventi più richiesti nell’ottica dell’efficientamento energetico, aumenta l’isolamento termico e ridimensiona notevolmente la formazione dell’umidità. Può ridurre del 20% i consumi per condizionatori e climatizzatori. Il costo è di circa 2.600 euro, per un’abitazione con 4/6 finestre, ma naturalmente è una cifra molto approssimativa che varia in base al tipo di finestra e di vetro. (Dati Osservatorio Pronto Pro) In merito ai vetri, esistono prodotti specifici a controllo solare che garantiscono un apporto di luce fino al 70%, bloccando al contempo 2/3 del calore solare. Sono soluzioni ideali per realizzare grandi vetrate anche in ambienti con clima molto caldo. Vetri a controllo solare Cool Lite Xtreme 70/33 di Saint-Gobain Glass, con alta trasmissione luminosa e basso fattore solare che contribuisce a ridurre i costi di raffrescamento. Lo stesso vale per la struttura dell’infisso che gioca un ruolo altrettanto importante. Secondo il rapporto di Enea, nel settore del residenziale (in ambito “Bonus Energetici”) quasi il 60% delle sostituzioni viene realizzato con serramenti in PVC che garantiscono una tenuta e un isolamento termico molto alti con un buon rapporto costi – benefici. DXW di Fakro è un serramento per tetti piani antiscivolo e calpestabile che si caratterizza per l’ampia superficie vetrata, realizzato con un telaio con profili multicamera in PVC. Isolamento tetto/pareti/pavimento Altro elemento determinante per guadagnare un alto fattore di raffrescamento passivo degli ambienti e quindi ridurre l’utilizzo dei climatizzatori è assicurare tetto, pareti e pavimento con un buon isolamento. Isotec di Brianza Plastica è il sistema di isolamento termico per tetti a falda, formato da un’anima isolante in schiuma di poliuretano espanso rigido autoestinguente, ricoperta da una lamina in alluminio goffrato con funzione impermeabilizzante e di barriera al vapore, preassemblato con un profilo metallico forato che garantisce la ventilazione. E’ indicato sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di riqualificazione. Per quanto riguarda l’isolamento delle facciate tra le soluzioni più complete ci sono i sistemi cappotto nelle loro diverse varianti di tecnologie e materiali. Questo rivestimento termico applicato sulle pareti (dall’esterno o dall’interno) garantisce l’isolamento dal caldo e dal freddo. I pannelli con cui si realizza il cappotto possono essere in diversi materiali: sughero, fibra di legno, lana di roccia, EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato). I costi oscillano da 4 a 50 euro/mq. REDArt™, è il sistema completo di isolamento termico a cappotto di Rockwool che unisce le caratteristiche tecniche e le ottime proprietà isolanti della lana di roccia con l’estetica. Altresì possono essere isolati separatamente e in momenti diversi pareti e tetto, con diverse soluzioni, dall’interno e dall’esterno (nel primo caso, si dovrà tener presente che si intaccano leggermente i volumi interni). Mapetherm System di Mapei è un sistema a cappotto caratterizzato dall’efficacia degli adesivi che intervengono tra le due facce del pannello isolante. Agevolazioni fiscali Anche per il 2019 la detrazione fiscale “ecobonus” prevista per le ristrutturazioni edili, come la sostituzione delle finestre e il potenziamento dell’isolamento termico è rispettivamente del 50% e del 65%, con un tetto massimo che varia (60.000 euro o 100.000 euro), a seconda che siano classificati come interventi sull’involucro dell’edificio o interventi di riqualificazione energetica; dal 2020, salvo ulteriori proroghe, la detrazione dell’Irpef sul costo di ristrutturazione dell’immobile, passerà al 36% su un importo massimo di 48.000 euro. Per le finestre, beneficiano dell’incentivo solo i nuovi infissi che assicurano un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale al valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010 (www.enea.it). Facciate ventilate Un altro particolare tipo di rivestimento esterno che si annovera tra gli interventi più importanti per la “respirazione naturale” degli edifici è la realizzazione delle facciate ventilate. In questo caso, i pannelli di rivestimento applicati a secco, sono posizionati leggermente distanti dalla superficie dell’edificio e questo permette la circolazione naturale dell’aria e la prevenzione dell’umidità. In base al carattere delle lastre con cui vengono realizzate (dal poliestere stampato al marmo o gres porcellanato), il costo per questo tipo di intervento oscilla tra 18 e 150 euro/mq. Nel residenziale si tende ad utilizzare il sistema a scomparsa (senza ganci a vista) e con fughe minime. Sogimi propone i pannelli ALUCOBOND per facciate ventilate, che garantiscono risparmio energetico, un involucro edilizio efficiente e un grande effetto estetico. Giardini verticali indoor e outdoor Infine, tra i piccoli interventi per donare freschezza ai propri ambienti interni, soprattutto nei mesi più caldi, ci sono le cosiddette “pareti verticali“, veri e propri angoli di verde, realizzati con specie diverse che necessitano di scarsa manutenzione. All’interno, grazie al processo di fotosintesi migliorano la qualità dell’aria e l’acustica. All’esterno fungono da isolanti naturali. Trai più utilizzati, proprio per le sue caratteristiche e la poca manutenzione di cui necessita, c’è il lichene stabilizzato, una pianta di origine nord europea che viene “stabilizzata”, ovvero sottoposta a un processo che sostituisce la linfa con una miscela di acqua e glicerina. Il costo si aggira intorno ai 400 euro/mq. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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