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Indice degli argomenti Toggle Bonus 50% per stufe e caminettiBonus per stufe e caminetti per chi migliora le prestazioni energeticheDetrazione stufe e caminetti con il Superbonus Per chi volesse ristrutturare il vecchio caminetto o sostituire la stufa a legna o a pellet sono ancora in vigore alcune importanti detrazioni fiscali che permettono di recuperare buona parte di quanto speso. Bonus che, congiuntamente ad altri interventi, consentono di rendere la propria casa più moderna ed efficiente dal punto di vista energetico. Camini e stufe sono soluzioni ideali per riscaldare la propria casa e in molti casi aiutano ad abbattere le spese destinate al riscaldamento, aumentando il comfort abitativo. Per il 2023, e in alcuni casi per tutto il 2024, si possono ancora richiedere alcune importanti agevolazioni fiscali eseguendo lavori di ristrutturazione, di efficientamento energetico o tramite il Superbonus 90%. Ecco una panoramica delle spese ammesse e delle scadenze da rispettare per ottenere gli incentivi fiscali per l’installazione di generatori di calore a biomassa, legna o pellet. Bonus 50% per stufe e caminetti Per il biennio 2023 e 2024 si potrà ancora usufruire del bonus al 50%, l’agevolazione fiscale che aiuta i contribuenti a ristrutturare e restaurare la propria casa. L’installazione delle stufe a pellet o legna e caminetti, rientra a pieno nel bonus Ristrutturazioni e, di conseguenza, le spese di acquisto e installazione si possono portare in detrazione nella Dichiarazione dei redditi. Si può accedere al bonus Ristrutturazioni al 50% in questi casi: se vengono eseguiti lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sulle parti comuni di edifici residenziali e condomini; se vengono eseguiti lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari (quindi sono esclusi i lavori di manutenzione ordinaria). Nel rispetto delle condizioni indicate, chi desidera installare stufe e restaurare vecchi caminetti in casa può farlo contestualmente ad altri lavori di portata straordinaria o restauro conservativo. Sono incluse nella detrazione fiscale al 50% le spese di acquisto dei materiali, l’esecuzione dei lavori, le spese di perizia e sopralluoghi, le varie imposte previste dalla legge (ad esempio bollo e diritti di concessioni e autorizzazioni), nonché gli oneri di urbanizzazione. Grazie al bonus Ristrutturazioni, anche nel 2023 si può detrarre il 50% della spesa fino al tetto massimo di 96.000 euro (limite confermato anche per il 2024), significa che la detrazione massima ammonta a 48.000 euro, cioè il 50% di 96.000 euro). Bonus per stufe e caminetti per chi migliora le prestazioni energetiche Oltre al bonus Ristrutturazioni al 50%, c’è un’altra via per migliorare l’impianto di riscaldamento domestico in maniera agevolata. Stiamo parlando dell’Ecobonus, la maxi detrazione confermata fino al 31 dicembre 2024 finalizzata all’efficientamento energetico di edifici esistenti. Chi accede all’Ecobonus può detrarre il 65% della spesa fino al tetto massimo di 30.000 euro. Il bonus si estende alle spese per l’acquisto e l’installazione di stufe e caminetti a patto che: vengano rispettati i limiti di emissione stabiliti nel D.Lgs. 52/2006 e dalle delibere regionali; siano usati combustibili da biomasse ammissibili; in casa sia già presente un impianto di riscaldamento (quindi non deve trattarsi di nuova installazione); il rendimento utile nominale sia superiore all’85%. Detrazione stufe e caminetti con il Superbonus Tra i diversi bonus fiscali confermati per il 2023, il Superbonus è quello che ha subito le modifiche più importanti. Il governo ha deciso di restringere le maglie dei beneficiari per contenere la spesa pubblica. Nei casi in cui la maxi agevolazione è ancora in vigore, stufe e caminetti si possono portare in detrazione? Per rispondere a questo dubbio bisogna citare la definizione di “impianto termico” come specificato nel D.Lgs. 48/2020: impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate. Nella nuova definizione di “impianto termico” rientrano stufe a legna o a pellet e caminetti, di conseguenza gli interventi di rifacimento, restauro e sostituzione danno diritto al Superbonus. Attenzione però, tra le condizioni da soddisfare per ottenere il bonus occorre dimostrare il salto di almeno due classi energetiche. Lo scopo della detrazione, infatti, è incentivare l’efficientamento energetico su scala nazionale. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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