La decarbonizzazione del sistema elettrico è troppo lenta

L’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano ha presentato l’Electricity Market Report 2021: nonostante uno scenario ottimistico, nel nostro paese le installazioni di rinnovabili e l’elettrificazione dei consumi procedono a un ritmo troppo lento considerando gli obiettivi al 2030

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La decarbonizzazione del sistema elettrico è troppo lenta

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Per rispettare gli obiettivi climatici al 2030 è necessario decarbonizzare il sistema elettrico, attraverso una maggiore diffusione delle energie rinnovabili e l’elettrificazione dei consumi. Ma in Italia siamo troppo lontani dal traguardo. Questo il dato principale che emerge nella 5a edizione dell’Electricity Market Report 2021 presentato dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano.
Lo scenario però è ottimistico e fa ben sperare, anche considerando le risorse finanziarie e le politiche comunitarie a supporto della transizione, dal Green Deal, al Next Generation EU, al Fit for 55. Attenzione però, sottolinea Simone Franzò direttore dell’Osservatorio sull’Electricity Market dell’E&S Group , “alle dinamiche di mercato asfittiche, come l’andamento delle installazioni di impianti a fonti rinnovabili, ed elementi perturbativi come l’impennata dei prezzi dell’energia”.

Rinnovabili ed elettrificazione dei consumi

Tra le buone notizie si segnala che da gennaio a settembre 2021 sono state immatricolate 100.000 auto elettriche in Italia, un numero ancora basso rispetto al settore nel suo complesso, che rappresenta il 4% delle vendite totali, ma la crescita rispetto all’1% del 2019 è sicuramente importante, il parco circolante è infatti raddoppiato rispetto alla fine del 2020.

Rinnovabili ed elettrificazione dei consumi per la decarbonizzazione

Come dicevamo crescono, ma non abbastanza, le installazioni di rinnovabili, soprattutto di fotovoltaico ed eolico: la capacità installata supera oggi i 56 GW, mentre continua a ridursi quella termoelettrica, passata dai 77 GW del 2012 ai 60 GW attuali.

Potenza complessiva installata da rinnovabili nel periodo 2008-2021

Il tasso di elettrificazione dei consumi è rimasto praticamente invariato, a circa il 20%, anche se si nota che nella copertura della domanda di energia elettrica diminuisce il ruolo degli impianti termoelettrici, dal 74% del 2005 al 54% del 2020, e aumenta quello delle rinnovabili, passate dal 14% al 38%. Come sappiamo una delle emergenze dell’anno in corso è legata all’aumento del prezzo dell’energia (+ 121,3% rispetto al 2020 e +64,6% su 2019) dovuto al forte rincaro del gas da cui, purtroppo, il mix di generazione italiano dipende molto.

Il ruolo del sistema elettrico per la decarbonizzazione

L’Europa si è posta ambiziosi obiettivi climatici verso la neutralità al 2050, tra cui la diminuzione delle emissioni di gas serra del 55% al 2030. La decarbonizzazione del sistema elettrico avrà un ruolo da protagonista, ma è necessario velocizzare la transizione per garantire che le fonti rinnovabili al 2030 coprano il 40% del mix energetico europeo, che l’efficienza energetica sul consumo di energia finale passi al 36%,  che ogni anno sia riqualificato almeno il 3% della superficie complessiva degli edifici pubblici e che le emissioni delle nuove auto diminuiscano del 55% rispetto ai livelli del 2021, per arrivare al 100% entro il 2035, con il divieto di vendita di nuove auto termiche.

Le prospettive per il settore sono più che positive, grazie anche all’apertura del Mercato dei Servizi di Dispacciamento e alle nuove configurazioni per la condivisione dell’energia, a partire dalle Comunità energetiche. Ma è indispensabile che tutti gli attori del sistema sappiano fare rete, “per sperimentare nuove soluzioni in un settore che giocherà un ruolo da protagonista nella lotta ai cambiamenti climatici”.

Nel Rapporto viene approfondito sia il processo di apertura del Mercato dei servizi di dispacciamento che il ruolo delle Energy Community, in particolare sono state analizzate 33 iniziative – 21 comunità energetiche rinnovabili e 12 gruppi di autoconsumo collettivo da cui sono emersi spunti interessanti. “Oltre a consumare, accumulare e vendere l’energia autoprodotta, questi nuovi soggetti possono offrire servizi ancillari e di flessibilità, sfruttare altre forme di energia da fonti rinnovabili finalizzate all’utilizzo da parte dei membri, promuovere interventi integrati di domotica ed efficienza energetica, offrire la ricarica dei veicoli elettrici, assumere il ruolo di società di vendita al dettaglio, ed infine, solo per le Comunità Energetiche di Cittadini, distribuire e fornire energia elettrica ed essere aggregatore”.

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