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A cura di: Andrea Ballocchi Indice degli argomenti: Rinnovabili al 2050: solare ed eolico trainano la green energy Energia e scenari: il declino del petrolio è unanime anche se varia Emobility: quale ruolo avranno i veicoli elettrici da qui al 2050 Transizione energetica: il ruolo dell’idrogeno e delle bioenergie Rinnovabili in forte crescita, petrolio (e fossili) al tramonto. È la sintesi dell’analisi contenuta nel nuovo report della BP Energy Outlook 2020, che traccia il panorama dell’energia da qui al 2050. “È probabile che il sistema energetico globale subisca una ristrutturazione fondamentale per la decarbonizzazione, creando sfide e opportunità per l’industria”, inizia l’analisi, strutturata secondo tre scenari, da quello di una transizione energetica rapida a una invece che segue i trend attuali o del recente passato. La prima evidenza è che la domanda di petrolio è prevista in calo nei prossimi 30 anni. Modi e ritmi di questo il declino sono guidati dalla crescita delle rinnovabili, da un mix energetico sempre più green e quanto più povero di carbonio, ma anche dall’aumento dell’efficienza e dell’elettrificazione del trasporto stradale. Cala il sipario su benzina, diesel & C.? di certo non ci si può e si deve aspettare la loro repentina scomparsa. Tuttavia, come sottolinea BP, la domanda di combustibili liquidi, quanto meno nei due scenari più avanzati, non si riprenderà mai completamente dal calo causato da Covid-19. La domanda di petrolio ha raggiunto il picco nel 2019 in entrambi gli scenari più ottimistici. Ciò è ben diverso, come sottolineato da Electrek, da quanto aveva previsto lo stesso colosso petrolifero nel suo report del 2019, quando lo scenario di base prevedeva che il consumo di petrolio sarebbe cresciuto solo nel prossimo decennio, raggiungendo un picco nel 2030. La transizione energetica procede quindi rapida. Rinnovabili al 2050: solare ed eolico trainano la green energy Prima di addentrarci nelle conclusioni del report, occorre segnalare che l’analisi tiene conto di tre scenari: uno di transizione energetica rapida (Rapid); uno (Net Zero) basato sul presupposto che le misure politiche incarnate in Rapid si aggiungano e siano rafforzate da cambiamenti significativi nel comportamento e nelle preferenze della società, in grado di accelerare ulteriormente la riduzione delle emissioni di CO2. Infine, uno (Business-As-Usual – BAU) presuppone che le politiche di governo, le tecnologie e le preferenze sociali continuino a evolversi secondo modi e tempi del recente passato. Quanto emerge è che le rinnovabili, guidate dal fotovoltaico e dall’eolico, sono stimate come le fonti energetiche in più rapida crescita da qui al 2050, sostenute da un significativo aumento sia nello sviluppo infrastrutturale che in investimenti. Altro fattore importante: l’importanza dell’elettricità nel consumo finale di energia aumenta sensibilmente nei prossimi 30 anni. Non solo: la percentuale di CO2 nella produzione di energia elettrica diminuirà notevolmente, trainata proprio dalle energie rinnovabili che guadagnano quota rispetto al carbone. Gli analisti BP prevedono anche a un incremento delle soluzioni di energy storage: “l’intermittenza associata al crescente utilizzo dell’energia eolica e solare rende necessaria una varietà di diverse tecnologie e soluzioni per bilanciare il sistema energetico e garantire la disponibilità di energia solida”. Energia e scenari: il declino del petrolio è unanime anche se varia L’Energy Outlook 2020 espone diversi punti chiave da considerare: la domanda globale di energia continuerà a crescere nei prossimi 30 anni. La struttura di questa domanda energetica “è probabile” che cambi nel tempo, con un ruolo in declino dei combustibili fossili e una quota crescente di rinnovabili e un ruolo crescente per l’elettricità. È certamente significativo che il calo della quota di idrocarburi (carbone, petrolio e gas naturale) nel sistema energetico globale sia previsto in tutti e tre gli scenari del report, cui corrisponde l’aumento del ruolo delle energie rinnovabili e una sempre maggiore elettrificazione. La scala di questo spostamento varia in modo significativo nei tre scenari, con la quota di idrocarburi nell’energia primaria che diminuisce da circa l’85% nel 2018 a circa il 70-20% entro il 2050 e la quota di energia rinnovabile che aumenta fino al 20-60%. Emobility: quale ruolo avranno i veicoli elettrici da qui al 2050 L’elettrificazione del parco veicoli è una costante, anche se risulta più pronunciata nei due scenari Rapid e Net Zero, concentrata nei veicoli a due e tre ruote, autovetture e autocarri leggeri e medi. I veicoli elettrici negli stessi due scenari rappresentano circa il 30% del numero di chilometri complessivi dei veicoli a quattro ruote percorsi su strada nel 2035 e tra il 70 e l’80% nel 2050, rispetto a meno dell’1% nel 2018. Anche nello scenario più Le quote corrispondenti nello scenario Business-As-Usual sono poco più del 10% nel 2035 e circa il 30% nel 2050. Entro il 2050, i veicoli elettrici rappresentano tra l’80-85% dello stock di autovetture in Rapid e Net Zero e il 35% nel BAU. Le cifre corrispondenti per gli autocarri leggeri e medi sono del 70-80% e del 20%. Transizione energetica: il ruolo dell’idrogeno e delle bioenergie Posto questo scenario, secondo l’Energy Outlook 2020 i mercati avranno bisogno di una maggiore integrazione per accogliere un’offerta più diversificata e diventeranno più localizzati man mano che il mondo si elettrifica e il ruolo dell’idrogeno si espande. L’impiego dell’idrogeno aumenterà con la progressiva decarbonizzazione del sistema energetico. La sua produzione sarà dominata dal mix di idrogeno blu e verde. In questo mix caratterizzato da una sempre più rapida transizione energetica, l’importanza della bioenergia (biocarburanti, biometano e biomassa) crescerà man mano che i consumi si slegheranno sempre più dai combustibili fossili. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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