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Selectra ha calcolato che abbassando le temperature del termostato di 3°C in tutta Europa, le importazioni di gas naturale provenienti dalla Russia si ridurrebbero del 16,5% generando notevoli benefici non solo in termini economici ma anche a livello ambientale, con una riduzione delle emissioni di CO2 di 61,9 milioni di tonnellate all’anno. Nonostante l’emissione di pacchetti di sanzioni rivolte a Mosca, nel tentativo di scongiurare la fine del conflitto, l’Europa continua ad acquistare enormi quantità di gas dalla Russia, finanziando lo stato russo e, indirettamente, la guerra in atto. Per quale motivo non possiamo interrompere le forniture provenienti da uno Stato guerrafondaio? Il motivo è che l’Europa, purtroppo, ha bisogno di quel gas per funzionare. Solo nel 2021 la Russia ha fornito il 40% del gas consumato e, se analizziamo la situazione entrando nel merito della situazione italiana, la percentuale di import risulta essere pari a circa il 44%. L’iniziativa lanciata da Selectra per ridurre l’import di gas Selectra, azienda che studia e confronta le offerte di luce, gas e internet in Italia e in Europa, ha deciso di lanciare l’iniziativa “Indossa un maglione per l’Ucraina” considerando l’enorme differenza che gli sforzi di ogni consumatore potrebbero fare. Il quesito avanzato da Selectra è il seguente: “se ogni europeo indossasse un maglione per l’Ucraina (e per il pianeta) e riducesse la temperatura all’interno degli edifici di 3°C, l’Europa sarebbe in grado di fermare le importazioni di gas naturale russo?” Si consideri che in Italia, in media, la temperatura interna agli edifici è mantenuta tra i 21° e i 22,5° durante i mesi più freddi, ma l’ambiente potrebbe essere ugualmente vivibile e confortevole con una temperatura compresa tra i 18° e i 19,5°, semplicemente indossando un maglione in più o una maglia più pesante. Selectra ha stimato che se in tutte le abitazioni riscaldate a gas in Europa la temperatura fosse ridotta di 3°C sarebbe possibile fare a meno dell’11,6% delle importazioni di gas russo, considerando che il consumo di gas naturale è pari a 121,6 miliardi smc e il 75% di questo gas è utilizzato per riscaldare le abitazioni. Per quanto riguarda il settore terziario, il consumo di gas in Europa da parte di negozi e uffici è di 51 miliardi smc e l’abbassamento di 3°C della temperatura garantirebbe un ulteriore -4,9% di importazioni dalla Russia. Di fatto, abbassando le temperature del termostato di 3°C in tutta Europa, sia nel settore residenziale che in quello terziario, si rinuncerebbe ad almeno il 16,5% delle importazioni russe di gas naturale. Uno sforzo utile anche per l’ambiente Oltre a ridurre la dipendenza dalle importazioni del gas, questo sforzo collettivo contribuirebbe in maniera significativa all’accelerazione della transizione energetica e la raggiungimento degli obiettivi climatici. Un abbassamento delle temperature di 3°C nelle abitazioni, negli uffici e nei negozi in tutta Europa ridurrebbe le emissioni di CO2 di 61,9 milioni di tonnellate all’anno. “La riduzione dei consumi energetici può contribuire in modo significativo ad allentare la dipendenza dell’Europa dal gas russo, insieme ad altre soluzioni, come – a breve termine – l’aumento delle importazioni da altri paesi tra cui Stati Uniti, Algeria o Qatar e – nel medio e lungo periodo – lo sviluppo delle energie rinnovabili e delle tecnologie di efficienza energetica”, spiega Antoine Arel, co-fondatore di Selectra.“Abbassare la temperatura di 3°C comporterebbe senza dubbio un piccolo disagio per tutta la popolazione europea e richiederebbe un coordinamento difficile da realizzare su scala continentale. Ma in fondo, il messaggio è semplice e chiaro: ciascuno può fare la propria parte, iniziando con l’indossare un maglione in più”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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