Nel 2022 in Europa +39% di occupati nel fotovoltaico

Il rapporto “Solar Jobs Report 2023” pubblicato da SolarPower Europe segnala che nel 2022 in Europa la forza lavoro nel settore fotovoltaico è aumentata del 39%, passando dai 466.000 lavoratori del 2021 ai 648.000. Continuando così si potrebbe raggiungere il milione di posti di lavoro entro il 2025 e non il 2030 come precedentemente previsto.

Nel 2022 in Europa +39% di occupati nel fotovoltaico

Pubblicata da SolarPower Europe la terza edizione del Rapporto annuale EU Solar Jobs Report che segnala la rapida crescita degli impiegati nel settore fotovoltaico in Europa, destinata a consolidarsi ulteriormente.
Ciò comporta però che aumentino anche le competenze e che gli Stati membri dell’UE sostengano programmi di formazione qualificata.

+39% di forza lavoro nel 2022

Il rapporto rivela che in Europa la forza lavoro nel settore fotovoltaico è cresciuta del 39% passando dalle 466.000 unità del 2021 alle 648.000 alla fine del 2022. Si tratta di quasi 200.000 impiegati in più, che in qualche modo riflettono la crescita dello stesso mercato fotovoltaico.

Nel 2022 in Europa +39% di occupati nel fotovoltaico
Forza lavoro impiegata nel fotovoltaico in Europa, tra lavoratori diretti e indiretti e nei diversi segmenti

Secondo i dati questo trend  continuerà, il settore dovrebbe infatti raggiungere gli 800.000 addetti nel 2023 e 1,2 milioni entro il 2027.

Per quanto riguarda i Paesi, la Polonia è in testa per numero di lavoratori, con quasi 150.000 impiegati nel settore. Seguono Spagna e Germania, con circa 100.000 addetti. In Italia siamo poco meno di 42.000 persone.

Impiegati nel fotovoltaico nel 2022 nei paesi dell'Europa

Sebbene questi dati siano molto positivi, le sfide da affrontare sono diverse.

Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe spiega che è ora necessario investire sulla qualità della forza lavoro per garantire la transizione energetica: “I cittadini e le imprese devono sentirsi sicuri che il loro progetto solare sia prodotto, installato e mantenuto da professionisti adeguatamente formati e affidabili“.

In particolare il Rapporto propone 7 raccomandazioni ai Paesi dell’UE:

  • Ogni Paese deve analizzare le carenze di competenze e investire per colmare queste lacune
  •  Vanno fatte campagne di comunicazione a livello nazionale sui green jobs
  • Formazione specializzata per i professionisti del settore
  • Programmi di riqualificazione in base alle esigenze della transizione energetica, attraverso le Net-Zero Industry
  • Le politiche energetiche devono essere sostenute da precise competenze
  • Facilitare la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’UE con il riconoscimento transfrontaliero delle competenze
  • Integrare le esigenze del settore solare nelle politiche di immigrazione esistenti.

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