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Parte il programma 2023 di accelerazione di Zero, che prevede di investire fino a 80 mila euro in un massimo di 12 startup cleantech, ovvero operative nel campo delle “tecnologie pulite” con soluzioni e prodotti che riducono (o eliminano) l’impatto ambientale di un determinato processo produttivo. Il partner principale di questa edizione del programma di accelerazione è Eni, mentre gli investitori sono CDP Venture Capital, LVenture Group ed Elis. A chi si rivolge Le startup che verranno selezionate dovranno proporre innovazioni, hardware o software, che permettano di accelerare la decarbonizzazione in alcuni ambiti specifici. In particolare, potranno operare nel campo delle fonti di energia alternative, con soluzioni per decarbonizzare la produzione, il trasporto e lo stoccaggio dell’energia. Essere attive nel settore dell’economia circolare e della gestione dei rifiuti, con soluzioni per valorizzare e riciclare gli scarti. Sono invitate a partecipare anche le startup che hanno sviluppato sistemi operativi sostenibili: soluzioni per digitalizzare sistemi energetici, industriali e produttivi riducendo l’impatto ambientale. Oppure, soluzioni per comunità sostenibili e interconnesse, mirate allo sviluppo sostenibile delle città, delle infrastrutture e del territorio. Le candidature si chiudono il 3 aprile, dal sito: zeroacceleratorcleantech.com. Dopo l’appuntamento del 24 febbraio anche il 21 marzo è previsto un momento di approfondimento in cui gli interessanti potranno confrontarsi direttamente con i partner dell’acceleratore. I vantaggi per le startup selezionate Chi entrerà nel programma di accelerazione riceverà un investimento “pre-seed” fino a un massimo di 80 mila euro da parte di CDP Venture Capital, LVenture Group ed ELIS, che accompagneranno le startup in un percorso di 5 mesi finalizzato a farle crescere per arrivare sul mercato. Le startup selezionate potranno sviluppare progetti di co-innovazione con le aziende partner del progetto: Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone. Potranno anche avvalersi della collaborazione dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR (CNR-IIA), partner scientifico dell’acceleratore, e sviluppare progetti presso il polo del Gazometro Eni di Roma Ostiense. Accederanno inoltre a un ampio network di investitori attivi nel campo della sostenibilità. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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