Stufa a pellet, come smaltirla correttamente: ecco dove si butta

Pratiche ed ecologiche, le stufe a pellet stanno avendo grande diffusione: ma dove si buttano i modelli vecchi? Le regole per smaltire in modo corretto e legale questo elettrodomestico.

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Stufa a pellet, come smaltirla correttamente: ecco dove si butta

La richiesta di stufe a pellet è cresciuta notevolmente negli ultimi anni per diverse ragioni, sia economiche che pratiche. Questi apparecchi scaldano gli ambienti domestici utilizzando come combustibile materiale organico, cioè il pellet, un combustibile naturale al 100% prodotto dagli scarti del legno non trattato. Tali scarti vengono prima lavorati finemente e poi pressati in un macchinario che gli conferiscono la caratteristica forma cilindrica.

Essendo un combustibile naturale, gli scarti prodotti dalla combustione si considerano rifiuti organici.

E invece dove si buttano le vecchie stufe a pellet? Quanto costa smaltirle e come procedere?

Di seguito le informazioni da conoscere per liberarsi di questo apparecchio quando non funziona più, senza rischiare multe o danneggiare l’ambiente.

Che tipo di rifiuto è la stufa a pellet?

Per capire dove e come smaltire questi apparecchi ad uso domestico bisogna prima individuare di che tipo di rifiuto si tratta. Le norme sullo smaltimento dipendono dalla classificazione dei rifiuti, quindi è fondamentale individuare la tipologia corretta, come succede per gli imballaggi, per i grandi elettrodomestici, per gli oli esausti e così via.

Che tipo di rifiuto è la stufa a pellet?

Le vecchie stufe a pellet, ai sensi dell’articolo 3 del Dlgs 151/2005, fanno parte dei “Raee”, cioè Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche:

le apparecchiature che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o da campi elettromagnetici (…)

Di conseguenza non si possono in alcun caso gettare nell’indifferenziato poiché potenzialmente pericolose per l’ambiente e inquinanti. Ciò vuol dire che chi abbandona le vecchie stufe a pellet in strada o in corrispondenza dei bidoni della spazzatura rischia pesanti sanzioni amministrative.

Le sanzioni per chi smaltisce le stufe a pellet in modo scorretto

La legge ha inasprito le conseguenze legali per chi abbandona i rifiuti in strada, specialmente se si tratta dei Raee, elettrodomestici che potrebbero essere pericolosi le cui componenti si possono facilmente recuperare e riciclare.

L’abbandono dei Raee, di cui le stufe a pellet fanno parte, è severamente proibito sia in superficie
sia nelle acque superficiali e sotterranee (si rischia l’arresto fino a un anno).

Il semplice abbandono dei rifiuti è punito con la multa compresa tra 300 euro e 3.000 euro, in base alla gravità del fatto. Se i rifiuti in questione sono classificati come “pericolosi”, la multa può essere raddoppiata.

Dove si butta la stufa a pellet?

In base alle necessità di ciascuno, ci sono due modi per liberarsi della vecchia stufa. Il primo è consegnarla al negoziante al momento dell’acquisto di un nuovo modello.

Come accade per i pc datati o rotti, anche le stufe a pellet si possono consegnare ai rivenditori che provvedono al loro smaltimento e al recupero delle parti ancora utilizzabili. Infatti dal 18 giugno 2010 i rifiuti appartenenti ai Raee (come le stufe a pellet) devono essere ritirati gratuitamente al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica, ciò vale anche per televisori, decoder, lavastoviglie e così via.

In alternativa la stufa a pellet si può buttare in una delle isole ecologiche presenti nella zona in cui si abita. Per individuare la più vicina si può cercare direttamente sul sito del Comune o degli enti che gestiscono il servizio di raccolta di rifiuti urbani. Qualora fosse difficile trasportare la vecchia stufa si può richiedere il ritiro al domicilio (che in alcuni Comuni è gratuito).

Dove si butta la cenere della stufa a pellet

Alcuni dubbi possono nascere anche in merito allo smaltimento della cenere prodotta dalla combustione. Che si tratti di una  stufa o di un camino a pellet la cenere, essendo un composto organico, si dovrà buttare nel contenitore dell’umido o nel compost.

Prima di procedere allo smaltimento si raccomanda di verificare che non vi siano residui ancora incandescenti, ciò per evitare infortuni e incendi.

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Normativa, Sostenibilità e Ambiente

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