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Immaginate di trasformare una cittadina dai connotati rurali in una città del futuro, che combina fibra ottica, veicoli autonomi e aeroporti per droni, senza perdere la connessione con l’ambiente naturale. a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: La smart city intelligente che tutela i dati The Orbit: la fusione della vita urbana e agricola Innisfil, Canada, 60 chilometri a nord di Toronto. È qui che lo studio di architettura Partisans intende realizzare “The Orbit”, la prima smart city intelligente partendo da una cittadina prevalentemente agricola. Il progetto, che si estende per circa 182 ettari, sarebbe solo un ulteriore passo in avanti per Innisfil, rinomata per essere una città che “pensa in grande”. “Attualmente – dichiarano gli architetti – in città vengono accettati pagamenti in criptovaluta per tasse e commissioni municipali, ed è stata tra le prime a sperimentare Uber per la condivisione degli spostamenti”. Lo studio di architettura intende trasformare la città canadese in una comunità intelligente combinando fibre ottiche, veicoli autonomi e porti per droni senza rinunciare all’ambiente lussureggiante e alla ruralità della zona. “The Orbit è la nostra visione per una comunità completa e all’avanguardia in cui lo stile di vita delle piccole città e delle zone rurali è potenziato dai benefici e dagli attributi della vita urbana” dichiarano i progettisti di Partisans. La smart city intelligente che tutela i dati Il progetto prevede l’introduzione di una rete in fibra ottica in grado di trasferire rapidamente una grande quantità di informazioni, connettendo strade, edifici e marciapiedi. “Abbiamo anche discusso delle possibilità di realizzare un campus all’avanguardia per la salute e il benessere dei cittadini collegato a grandi ospedali della regione, porti per droni per la consegna dell’ultimo miglio e infrastrutture per la guida autonoma”, ha affermato Alex Josephson, uno dei fondatori dello studio Partisans. Il tutto supportato da un serio piano di negoziazione e politiche adeguate sulla tutela dei dati raccolti e sul rispetto della privacy. Secondo lo studio, The Orbit sarà una delle migliori realtà al mondo in grado di gestire i rischi derivanti dalla raccolta dei dati dalle smart city. The Orbit: la fusione della vita urbana e agricola La smart city si svilupperà attorno al nuovo hub di transito Metrolinx, l’agenzia che gestisce e integra trasporti stradali e pubblici nella regione canadese a cavallo tra le città di Toronto e Hamilton. Qui sorgeranno due torri ad uso misto che ospiteranno uffici, spazi commerciali e residenze. Le strade circoleranno attorno a questo punto centrale e si espanderanno gradualmente di dimensioni. I progettisti descrivono la forma delle strade come “squircles” un mix tra cerchi e quadrati. “La città, ispirata all’idea di un’orbita, si incresperà verso l’esterno da questo hub in uno schema circolare, abbracciando le radici agricole di Innisfil. In sostanza, i residenti, saranno in grado di bilanciare i benefici della vita in una comunità urbana e rurale“. Le strade si fonderanno con la griglia stradale esistente della città creando tante particelle contraddistinte da ampi spazi verdi con alberi. I render del progetto mostrano edifici curvilinei, coperti dalla vegetazione. È come se i progettisti si fossero fatti influenzare dal movimento Garden City degli inizi del 20° secolo, sostenendo la fusione della vita urbana con quella agricola. “Immaginiamo che il nostro squircle sia una versione moderna di un vecchio layout di città europea, che combina un modello prevedibile di strade con un livello irregolare dedicato ai pedoni”. In periferia, ci saranno spazi per le attività agricole, così come prevede il piano generale della città. Il sistema della mobilità includerà veicoli senza conducente e un sistema integrato e diffuso di bike sharing, necessario per connettere le varie zone della città. Secondo le stime The Orbit è progettata per ospitare una popolazione che crescerà da 30.000 a 150.000 persone ed è in grado di fornire un modello alternativo allo sviluppo suburbano. “Attraverso una progettazione architettonica intelligente – affermano i progettisti – è possibile condensare, per la stessa popolazione, l’area occupata da 50 chilometri quadrati in un modello più efficiente e sostenibile di soli due chilometri quadrati”. img by https://innisfil.ca/orbit/ Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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