Da loro dipende l’80% delle emissioni di gas serra, le città di fronte alla sfida del clima 05/03/2021
A Treviso, di fronte al fiume Sile, dove un tempo sorgeva una struttura industriale in abbandono, lo studio Stefano Boeri Architetti ha realizzato un piccolo “bosco urbano” a misura della città a cura di Claudia Capperucci Stefano Boeri Architetti firma un’altra straordinaria foresta urbana, una struttura architettonica composta da tre edifici. Sorge su un’ex fabbrica, di fronte al fiume Sile ed è perfettamente integrata con la natura: sulle facciate 120 alberi e 400 arbusti, che riescono a produrre 2,7 tonnelate di ossigeno all’anno. Siamo a due passi dalle antiche mura di Treviso e questo progetto contribuisce a far riconciliare la periferia con il centro storico. Gli edifici sono tutti di sette piani e disposi l’uno accanto all’altro. Ma sono orientati in maniera leggermente differente per avere, tutti, una disposizione ottimale e di conseguenza un eccellente comfort energetico. Ogni piano si compone di due o tre appartamenti, ognuno con due o tre camere. Tutte le zone a giorno sono rivolte a sud, verso il fiume e quelle a notte a nord. Il prospetto sud è definito da una serie di terrazze continue profonde tre metri e intervallate da elementi verticali, studiate per ospitare le alberature. Gli appartamenti hanno tutti la terrazza e possono beneficiare dell’ombra della chioma di almeno un albero. La facciata nord presenta, invece, lungo tutto lo sviluppo una serie di vasi lineari in aggetto per arbusti di piccole e medie dimensioni, interrotti puntualmente da contenitori verticali, analoghi a quelli presenti sulla facciata sud, per arbusti di medie e grandi dimensioni. “Complessivamente il fronte che si compone è discontinuo ma permette ad ogni singolo edificio di beneficiare appieno del rapporto con il paesaggio; anche i parcheggi e i posti auto sono situati ad un livello semi-interrato ricoperti con terreno di riporto che permette di non interrompere la continuità dello spazio verde di pertinenza che si congiunge al verde pubblico del lungofiume”, ha spiegato Marco Giorgio, Project Director di StefanoBoeriArchitetti. Ca’ delle Alzaie integra la componente vegetale nella struttura architettonica dei tre edifici: le alberature e i grandi arbusti sono inseriti in maniera differente nei prospetti nord e sud. Grazie al percorso ciclo-pedonale collegato a via IV Novembre (una delle strade principali di Treviso), la riqualificazione ambientale di questa parte della città si riflette anche sul centro storico. Il progetto si pone espressamente come obiettivo quello di massimizzare la superficie destinata a verde sia esso pubblico o privato. La superficie verde condominiale si articola in giardini privati delle abitazioni al primo livello e anche in orti condominiali che seguono il dolce declivio del terrapieno fino allo sponda del Sile. Il progetto si allinea con il Piano di Recupero noto come “Quattro Novembre” che prevede la riqualificazione di tutta l’area. Scheda Progetto Progettista: Stefano Boeri Architetti Luogo: Treviso Committente: Cazzaro Costruzioni Superficie di intervento: 10.700 mq Cronologia realizzazione: 2016 – 2018 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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