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Il Politecnico di Torino realizza “Il Parco Dora di Shougang” una delle sedi che ospiteranno le olimpiadi invernali del 2022 in Cina, progetto sostenibile e a “zero consumo di suolo”. Nasce dalla riqualificazione sostenibile della ex Fabbrica di Ossigeno il progetto “Il Parco Dora di Shougang” realizzato dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Strutturale (DISEG) e di Energia (DENERG), che diventerà una delle sedi olimpiadi invernali del 2022 in Cina. Tsinghua University, che è responsabile dell’intero Masterplan dell’area, ha coinvolto il Politecnico, con cui collabora da oltre 10 anni, nella progettazione del Centro Spettatori dell’area di Shougang, sede della disciplina del Big Air. I committenti si sono affidati alla competenza del Politecnico negli interventi di riqualificazione industriale, tanto che il nome attribuito al progetto “il Parco Dora di Shougang” fa riferimento alle similitudini con la realizzazione di un grande parco al posto delle fabbriche lungo le sponde della Dora, realizzato appunto dal Politecnico. Progetto della Fabbrica di Ossigeno La struttura sorge in una zona oggetto di un importante intervento di riqualificazione a ovest della capitale cinese, vicino alle montagne, nell’area dell’ex Acciaieria di Stato di Shougang, un impianto che si sviluppa su un’area molto estesa di circa 9 milioni di metri quadrati (tre volte l’intera area di FIAT Mirafiori). E’ stata dismessa prima delle Olimpiadi del 2008, a causa dell’eccessivo inquinamento e congestione. Il progetto di recupero si sviluppa su 9000 metri quadrati di nuova superficie, il Politecnico ha previsto di realizzare una struttura che rispettasse la connotazione originaria della Fabbrica, considerando la sua nuova funzione sia per i giochi olimpionici che per un successivo utilizzo. Coerentemente con la filosofia alla base dei Giochi olimpici cinesi, centrata sul riuso e lo “zero consumo di suolo”, molta attenzione è stata posta a tutti gli aspetti di sostenibilità ed efficienza energetica. Al piano terra la struttura che è introdotta da un grande parco, ospita uno spazio pubblico coperto, che si può percorrere in ogni direzione e che ha l’obiettivo di coinvolgere il pubblico nel piacere delle esperienze sportive e competitive in maniera sana. Il primo piano, in cui si trovano gli uffici e il centro di ricerca, è architettonicamente caratterizzato dai due grandi volumi di vetro che “galleggiano” sopra il playground, dentro lo scheletro strutturale della fabbrica. Sul tetto sorgono alcune piccole club-house che regalano un’esperienza unica agli ospiti che potranno godere di un meraviglioso paesaggio da una posizione privilegiata, verso l’area di gara e il panorama del fiume e delle montagne. La costruzione partirà dalla primavera 2019 e dovrebbe concludersi a fine 2020 in occasione del “test-event”. In collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e la Camera di Commercio Italiana in Cina, il Politecnico promuove per la realizzazione del progetto l’uso di materiali e tecnologie italiane. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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