Per raggiungere l’obiettivo della COP28 di triplicare le rinnovabili, necessario un cambiamento di rotta

Nonostante la crescita record delle rinnovabili nel 2023, i continui ostacoli strutturali e burocratici e la forte carenza di investimenti allontanano l’obiettivo fissato dalla COP28 di triplicare le rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030

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Rinnovabili: capacità installata tra il 2003 e il 2023 a livello globale

Secondo l’Outlook pubblicato da IRENA “Tracking COP28 outcomes: Tripling renewable power capacity by 2030“, raggiungere l’obiettivo fissato alla COP28 di triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030 non è affatto scontato: se da una parte infatti è tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile, dall’altra la sua realizzazione richiede snellimento della burocrazia, sostegno politico e investimenti su larga scala.

Il documento dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili – che monitora ogni anno i progressi attraverso indicatori chiave – conferma il record stabilito nel 2023 nella diffusione delle rinnovabili, con l’aggiunta di 473 gigawatt (GW) al mix energetico globale, ma segnala anche che permangono troppi ostacoli strutturali per raggiungere l’obiettivo fissato dalla COP28.

Rinnovabili: capacità installata tra il 2003 e il 2023 a livello globale
Fonte: IRENA

La strada per triplicare le rinnovabili al 2030

Più nel dettaglio, l’evoluzione delle politiche, i cambiamenti geopolitici e il calo dei costi hanno contribuito alla rapida espansione delle energie rinnovabili nei mercati di tutto il mondo. Tuttavia, per triplicare la capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili, sono necessari maggiori sforzi per migliorare le infrastrutture, le politiche e la formazione della forza lavoro, sostenuti da maggiori finanziamenti e da una più stretta cooperazione internazionale.

Entro il 2030 dovranno essere installati in media quasi 1.100 GW di capacità rinnovabile all’anno – più del doppio del record stabilito nel 2023. Gli investimenti annuali nella generazione di energia rinnovabile dovranno passare da 570 miliardi di dollari nel 2023 a 1550 miliardi di dollari in media tra il 2024 e il 2030.

Per raggiungere l'obiettivo della COP28 entro il 2030 dovranno essere installati in media quasi 1.100 GW di capacità rinnovabile all'anno

Si tratta di numeri – sottolinea il Direttore Generale dell’IRENA Francesco La Camera – che “indicano chiaramente che il raggiungimento dell’obiettivo è tutt’altro che garantito”. I dati raccolti da IRENA confermano dunque che i progressi continuano ad essere insufficienti e la transizione energetica è, al momento, fuori strada rispetto all’obiettivo fissato. “Per correggere la rotta e sperare di triplicare le rinnovabili al 2030 è prima di tutto necessario un allontanamento sistematico dai combustibili fossili”.

Accelerare gli sforzi è un imperativo

Per raggiungere entro il 2030 gli 11 TW richiesti dall’obiettivo fissato dalla COP28, sarebbero necessari ulteriori 7,2 terawatt (TW) di potenza rinnovabile. Obiettivo “fuori portata” secondo le attuali proiezioni senza un intervento politico urgente.

I Paesi del G20, ad esempio, devono aumentare la propria capacità rinnovabile da meno di 3 TW nel 2022 a 9,4 TW entro il 2030, pari a oltre l’80% del totale globale.

È indispensabile accelerare gli investimenti nelle infrastrutture e nelle operazioni di sistema (quali, per esempio, le reti elettriche e i sistemi di stoccaggio), rivedere le politiche e le normative (semplificando le procedure autorizzative), adottare misure per rafforzare le catene di approvvigionamento e investire nella formazione, nonché aumentare in modo sostanziale gli investimenti, compresi i fondi pubblici.

Nonostante il grande potenziale a livello di rinnovabili, gli investimenti nei paesi in via di sviluppo continuano a essere molto bassi: nel 2023 gli investimenti legati alla transizione energetica hanno toccato un nuovo record superando i 2.000 miliardi di dollari, eppure i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo hanno rappresentato poco più della metà degli investimenti globali.
120 Paesi in via di sviluppo hanno attratto solo il 15% degli investimenti globali nelle energie rinnovabili, con l’Africa subsahariana che ha ricevuto meno dell’1,5%, nonostante ospiti la più alta percentuale di popolazioni prive di energia.

Al contrario i combustibili fossili hanno ricevuto sussidi per 1.300 miliardi di dollari nel 2022, equivalenti all’investimento annuale necessario per triplicare le rinnovabili al 2030. Solo i membri del G20 hanno erogato la cifra record di 1.400 miliardi di dollari di fondi pubblici per sostenere i combustibili fossili nel 2022.

Si tratta di due facce della medesima medaglia: raggiungere l’obiettivo di 1,5°C richiede da una parte di triplicare le energie rinnovabili e dall’altra di diminuire la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Su entrambi i fronti il mondo è in grave ritardo.

 

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